Il Samurai e la Maga(?)

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  1. poorunfortunatesoul.
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    «Sospetto?». La reazione dell'essere alle sue accuse, per quanto vaghe e infondate potessero risultare, le parve stupita. O era un bravo attore e sapeva mentire bene – e in quel caso probabilmente avrebbe cominciato a sciorinare un elenco infinito di motivi per cui non poteva assolutamente essere un Heartless e per cui, di conseguenza, le sue parole non erano altro che infamanti – o era effettivamente innocente e, semplicemente, non si aspettava di essere scambiato per uno di quei mostri neri dagli occhi gialli. Non sapeva cosa augurarsi: se avesse avuto ragione sarebbe stata in guai grossi, se si fosse sbagliata, bé, avrebbe fatto una figuraccia che non si sarebbe dimenticata tanto facilmente. «Tu credi... che io sia un Heartless?» insistette. Più parlava, più le già fragili convinzioni della ragazza sembravano vacillare, cadere e finire in pezzi sotto i suoi occhi, una alla volta. Era pronta a scommettere che di lì a poco si sarebbe ritrovata ad arrampicarsi penosamente sugli specchi. E non era neanche una cosa che le riusciva bene. Sarebbe stato davvero imbarazzante, oltre che ridicolo.
    Cercò come possibile di non darlo a vedere – non troppo, almeno – per non risultare meno credibile di quanto già non fosse e annuì con un cenno della testa. Non che fosse più sicura al cento per cento della cosa, ma non se la sentiva di rischiare così tanto dando per scontato di aver preso un granchio. «Sei sospetto» ripeté, dando un'ulteriore conferma, come se il gesto di per sé non fosse stato sufficiente.
    La creatura sembrò esasperata. La vide portare le dita a stringere quello che supponeva fosse il setto nasale – qualunque fosse la realtà dei fatti, era anatomicamente bizzarro. «E cosa dovrei fare per farti capire che non sono un Heartless?» le chiese. Quella era davvero una bella domanda, una a cui non era in grado di dare risposta. Avrebbe dovuto chiedere più informazioni al riguardo, in effetti.
    Lo vide aprire le braccia e, nel farlo, il mantello si spostò e mostrò chiaramente la spada che teneva al fianco. Indietreggiò di un passo in un riflesso istintivo, mettendo tra di loro una distanza ragionevole, quanto sufficiente perché potesse darle la possibilità di evitare un possibile fendente e reagire. Normalmente la gente non se ne andava in giro armata a meno che non avesse cattive intenzioni, almeno nel suo mondo.
    «Se tu conoscessi tali creature non avrei bisogno di identificarmi per uno di loro. Si capisce benissimo che non hai mai visto un Heartless». La indispettì sentirsi dire qualcosa del genere. Aveva ragione, non ne aveva mai visto uno, e allora? Erano pericolosi e questo bastava a giustificare il suo essere guardinga e sospettosa. Non le andava a genio essere trattata come... come una stupida, o un'isterica. Stava soltanto reagendo a quello che, ai suoi occhi, era un possibile pericoloso. Anzi, era stata fin troppo educata, evitando di attaccarlo a vista, contrariamente a quanto le era stato suggerito. «Sentiamo, cosa sai di loro?».
    «Che sono piccoli, neri e molto pericolosi» disse, in un modo più brusco di quello che era solita utilizzare. Era spaventata, tesa e irritata. L'adrenalina non andava di pari passo con la sua buona educazione. «E, non per offendere, ma sembri corrispondere perfettamente alla descrizione». E anche se si fosse offeso, non le importava.

     
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6 replies since 18/7/2017, 18:37   156 views
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