Il sentiero della redenzione

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    Il tempo era passato dall'ultima volta che il nostro Ronin vide la sua maestra. Il tempo era orribile, pioveva a dirotto, con tanto di vento, tuoni e lampi. Quest'ultimi illuminavano una figura solitaria in balia della pioggia e del vento. Non era un umano, o meglio dire che non apparteneva alla razza degli umani nonostante sia un Completo. Era molto piccolo, intorno ai 100 metri di altezza. Il corpo era coperto da un mantello vecchio e logoro, tenendo le estremità dell'appertura con entrambe le mani, in modo da riparare l'intero corpo dalla pioggia, afferrandole per bene all'interno di esse e stringere il mantello con le dita, saldando la presa in due pugni. L' unica parte del corpo visibile era la testa. Assomigliava ad un riccio antropomorfo, dalla pelliccia nera, a parte il muso che era di colore beige scuro, un naso nero, sei aculei dietro la testa con tanto di striscia nera sopra di esse, ed anche sopra gli occhi, dove viene mostrano uno sguardo cupo e serio, con tanto di iridi cremisi. Avanza con fatica il viaggiatore, cercando di resistere dal vento per non essere trasportato via con facilità. Era da diverse ore che camminava prima che arrivasse la tempesta. Non sapeva neanche in quale mondo si trovata, volevo solo trovare un riparo per la notte. Si trovava sulle montagne, stava seguendo l'unico sentiero che gli si mostrava dinanzi a se. Compieva dei respiri pesanti per la fatica, cercando di non pensarci troppo ad essa. Mentre i metri venivano percossi, notò qualcosa verso la propria destra grazie al lampo di un fulmine.
    Mh?
    Vide l'entrata di una grotta. La osservò in silenzio per alcuni secondi, indeciso, ma alla fine cambiò direzione ed avanzò verso di essa.
    Spero solo di non trovare qualche orso o qualcos'altro!
    Esclamò nella propria mente, cercando di varcare la soglia dell'entrata e finalmente trovarsi al riparo. Emise un paio di sospiri di sollievo, mentre cercò di dare una scrollata al proprio mantello, afferando l'interno dell'indumento ed agitarlo con strattoni forti e decisi, volendo scrollarsi di dosso più acqua possibile. Scosse anche la testa, come se fosse un cane che scuote la propria pelliccia, cercando di gettare via le gocce d'acqua dal muso e dai propri aculei. Dopo essersi assicurato di essere asciutto(?), volse lo sguardo verso le mura della grotta, si avvicinò ad esse, rivolse le spalle e le poggiò, scivolando lentamente verso il basso mentre piegò le ginocchia. La mancina afferrava l'arma che era conservata nel fodero, nascosta sotto il mantello, accarezzando il fodero con il pollice, gli portava sollievo quando lo faceva. Rimase in quella posizione per alcuni minuti, mentre le palpebre diventavano sempre più pesanti. Cercò di resistere al sonno, ma alla fine si lasciò sconfiggere. Socchiuse gli occhi, scivolò lungo la parete per poggiare il fianco destro al suolo, con la mano destra sotto il lato destro della testa per poter trovare una posizione comoda, ed infine raggiunse il mondo onirico.

    *CAMBIO SCENARIO*

    La luce del sole lo svegliò. Lentamente apri le palpebre.
    Mmmh...
    Si accigliò un poco, voleva dormire un'altro po', ma sapeva che il viaggio era lungo. Doveva raggiungere la città più vicina se voleva riposarsi per bene. Lentamente si alzò dal suolo, poggiando prima il braccio destro. Sentiva la mano addormentata, probabilmente per la pressione tra la propria testa ed il suolo, il sangue non gli circolava bene nell'arto. Fortuna che poteva ancora muovere i bicipiti e la spalla, poggiando il gomito sul suolo, mentre sollevava il busto e la testa dal terreno, ed infine portare il peso del corpo sui glutei e darsi una spinta con i fianchi, drizzando le gambe e tornare in posizione eretta. Mantenne gli occhi un po' socchiusi, sbuffo una volta, mentre agitava il braccio destro per far circolare il sangue. Adesso riusciva ad avvertire l'arto, la mano la muoveva bene, segno che il braccio si è risvegliato. Stiracchiò le braccia verso l'esterno ed in alto, in modo da stiracchiare anche la schiena. Apri il mantello e mostrò l'intero corpo. Aveva la pelliccia nera, tranne il petto che era bianco, alcune strisce rosse sulle braccia e gambe, un paio di guanti bianchi con i polsi rossi e neri, un paio di scarpe bianche, con i talloni neri, i lati delle suole e la linguetta di colore rosso, quattro anelli dorati, uno per ogni polso e caviglia, ed infine una fascia rossa intorno alla vita, usata per reggere una katana, o meglio dire una wakizashi, dalla lunghezza massima di 80 centimetri, ancora conservata nel fodero nero con alcuni motivi dorati, l'elsa avvolta da una corda viola e la guardia dorata, dalla forma semi-rettangolare. Dopo essersi stiracchiato, abbasso le braccia ed il mantello nascose l'intero corpo, a parte le scarpe e il davanti del lato destro. Riapri le palpebre, aspettandosi di vedere le pareti della grotta, ma ciò che vide gli vede sgranare gli occhi per lo stupore.
    Ma che diavolo... !?
    Non si trovò più nella grotta, ma in uno spazio aperto, una prateria con tanto di erba verde. Portò la gamba destra indietro, mentre si guardò nei dintorni, non vedendo altro che spazio aperto oltre l'orizzonte.
    Che ci faccio quì? Ero dentro una grotta! Come diavolo ci sono arrivato in questo posto?
    Si chiederebbe tra se e se. Sollevò il muso verso il cielo, notando il cielo. Sembrava turbato, nuvoloso, come se stesse sul punto di piovere. Abbassò lo sguardo, scoprendo un'altra novità. Il punto in cui si trovava, era una zolla di terreno senza erba, che continuava di fronte a se, creando un unico sentiero, dalla larghezza di almeno 2 metri, ma sembrava non avere una fine. Inarcò il sopracciglio destro.
    Sembra che mi stia invitando a proseguire!
    Mostrò un'espressione pensierosa. Passarono pochi secondi, socchiuse gli occhi e sbottò.
    Mpf!
    Riaprì le palpebre.
    Stando fermo in questo posto non risolvo nulla.
    Perciò riprese a camminare, compiendo delle falcate costanti e decise, in modo da poter proseguire lungo il sentiero.

    Avanzò lungo quel sentiero per almeno mezz'ora. Lo scenario sembrava non cambiare. L'odore dell'erba si era insinuato nelle proprie narici grazie al proprio olfatto sovraffino. Il sentiero sembrava non avere una meta, fin quando in lontananza non scorse qualcosa.
    Mh?
    Socchiuse leggermente gli occhi, come a voler osservare meglio da lontano.
    Alberi?
    Aveva indovinato, di fronte a se vedeva degli alberi, uno scenario diverso dalla solita prateria senza fine. Accellerò un po' il passo, volendo raggiungere quell'area boschiva senza stancarsi troppo. Dopo pochi minuti raggiunse il boschetto. Il sentiero era rimasto invariato, ma intorno a lui vi erano gli alberi, alti dai 5 ai 10 metri. Avverti l'odore degli alberi, eppure vi era qualcosa che non quadrava.
    Non sento il verso e l'odore degli animali.
    In effetti non sentiva il cinguettio degli uccelli, cosa alquanto strana non trovarne dentro un bosco. Per quanto possa avere l'olfatto sviluppato, di certo l'animale doveva essere abbastanza vicino per poterlo avvertire, eppure gli animali lasciano sempre un'impronta di odore per delimitare il loro territorio, non avvertiva neanche quello, come se quella natura incontaminata fosse disabitata da qualsiasi essere vivente. Dopo alcuni minuti di cammino, il sentiero sembrò finire. Con suo stupore raggiunse un piccolo laghetto. Circondato dagli alberi. Spalanco gli occhi per la sorpresa, rimanendo a bocca leggermente aperta.
    Questo posto!
    Roteò le iridi a destra ed a sinistra, come a voler studiare la forma del lago, gli alberi e tutto ciò che lo circondava.
    E' identico alla prima volta che incontrai la mia maestra.
    Deglutì un po' di saliva. Una forte nostalgia prese il suo sopravvento. Avanzò con passo lento verso le acque del lago, limpide e chiare, rimanendo alla deriva. Abbassò le iridi per fissare il proprio riflesso, come a volerlo studiare, senza che la propria mente potesse formulare qualche pensiero logico a tutto ciò che stava succedendo.

    Se volete chiarimenti per il paesaggio, contattatemi pure ^^
     
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    Ricordi e Sogni

    Come infiniti guerrieri prima di lui, come infinite esistenze, anche Shadow era stato condotto nel regno della Voce dal sonno. Come tutti gli ospiti del Deep Dice prima di lui, non si era reso conto di nulla, non si era reso conto di aver lasciato il proprio corpo nel Regno della Luce. Pochi istanti e il guerriero si risvegliò, aprì gli occhi su quel mondo nuovo, eppure così antico e vicino a lui.
    Senza ancora intervenire, la Voce osservò l'esaminando cercare una risposta al luogo in cui si trovava, cercare di capire cosa fosse la prateria creata dal suo cuore, dove conducesse quel sentiero apparentemente infinito che si stendeva di fronte ai suoi piedi.
    Attese. Paziente, attese che si mettesse in cammino, che giungesse al fulcro di quel sogno, all'origine di quel luogo, a dove si celava il ricordo del periodo più bello della sua vita e del tradimento da lui compiuto per averla salva.
    Solo quando Shadow entrò nel boschetto, solo quando l'acqua del lago lambì le sue caviglie e la nostalgia attanagliò il suo cuore, la Voce decise che era giunto il momento di rivelarsi.

    Così tanto da fare…


    Il suono venne trasportato dal vento, sibilando tra le foglie, giungendo da ovunque e da nessuna parte. Era ovunque, lo circondava, si insinuava nella sua testa senza incontrare resistenza.

    ...Così poco tempo. Fai con calma.

    L'acqua del lago, prima piatta come la superficie di uno specchio, si increspò leggermente, sciabordando contro la riva.

    La porta è ancora chiusa.

    Il mondo ondeggiò, il sogno tremolò un istante e si distorse, perdendo consistenza. Subito tutto tornò normale, la maschera riprese il suo posto.

    Ma parlami di te, Nazo racconta.
    Cosa è questo luogo per te?
    Cosa era lei per te?
    Non avere fretta, la porta è ancora chiusa…


    Solo allora l'eco smise di vagare per la foresta e il silenzio tornò come un velo a coprire il mondo.
    Solo allora, la Voce tornò ad attendere una risposta.


    Allora, come avrai notato, sarò io a dirigere il tuo Deep Dive, quindi benvenuto! Mi raccomando, rileggi e stai attento alla scrittura prima di postare!
    Hai la completa libertà di influenzare l'ambiente come più desideri! E, tutto qua, spero che questa Quest sia un'esperienza positiva e divertente per entrambi! :>

     
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    Immerse le scarpe in acqua fino alle caviglie. Non sa perché lo fece, forse perché voleva sentirsi vivo? O voleva capire se era sveglio? Tutto ciò che gli stava intorno gli sembrava surreale, eppure passarono pochi secondi prima che questo posto potesse prenderlo di sorpresa e rendersi ancora pià surreale. Una voce venne portata dal vento. Senti i propri aculei e pelliccia venire accarezzata dal vento, mentre la voce si insinuava nella propria testa. Sollevò lo sguardo con fare sorpreso, per poi controllare i dintorni. Non vide anima viva nei pressi del lago.
    Chi è?
    Chiese, come ad attendere che qualcuno apparisse, ma non apparì nessuno. La voce continuò a parlare. Non capì dai torni se essa era gentile o neutrale, come se fosse apatica, ma forse era la sua impressione. Volge lo sguardo verso il lago, notando che l'acqua iniziò a muoversi. Cercò di compiere un paio di passi veloci indietro, cercando di uscire dal lago per sicurezza, mentre teneva le braccia leggermente allargate. Si guardo nei dintorni, il mondo sembrava deformarsi e sbriciolarsi, prima di tornare normale.
    Che posto è questo?
    Si chiese alla propria persona, cercando di compiere altri due passi all'indietro, come a volersi allontanare con fare guardingo. Sarebbe corso per fuggire, se non fosse che la "voce" lo chiamò con un nome da lui non più utilizzato di sua spontanea volontà, per non parlare che sapeva di "lei", la persona a lui importante. Sussultò, sorpreso da tale conoscenza di quella voce. Assottigliò le palpebre e si guardò nei dintorni.
    Chiunque sia, sa tutto di me! In più mi ha in pugno! Forse sono intrappolato in questo mondo.
    Rilassò le braccia, come a voler abbandonare la guardia.
    Sembra che voglia... esaminarmi, o qualcosa del genere.
    Socchiude gli occhi, incrociò le braccia al petto, con fare pensieroso.
    Non posso difendermi da qualcuno che non posso vedere, in più ha parlato di una porta, forse un modo per poter uscire da qui. Non ho alternativa che assecondarlo.
    Dopo aver riflettuto per bene, riaprì le palpebre. Fisso i dintorni, iniziando a ricordare il primo incontro avuto con "lei" in quel luogo. Meditò per alcuni secondi, ed infine parlò con la sua voce profonda.
    Non saprei dire con certezza.
    Abbassò lo sguardo, iniziando ad avere nostalgia di quel ricordo.
    Ma immagino che sia il luogo in cui io sono nato una seconda volta.
    Socchiuse gli occhi.
    A causa della mia arroganza e del mio modo di vivere senza rispetto del prossimo, pensando solo a me stesso, scoprii la vergogna dell'umiliazione, ma allo stesso tempo l'opportunità di farmi una nuova vita, per questo considero questo posto la mia seconda rinascita.
    Parole sincere le sue. Adesso doveva rispondere alla seconda domanda, cosa era "lei" per la propria figura. L'espressione si fece malinconica, sciolse le braccia dal petto, esitò, ed infine riprese a parlare.
    Lei... era la mia maestra.
    Socchiude gli occhi e poggiò la mano destra sul proprio petto, avvertendo il proprio battito cardiaco.
    Era la mia sorella, la mia migliore amica, la mia guida, la mia luce. Lei... era tutto per me!
    Strinse il pugno destro dopo averlo allontanato dal petto, mostrando un'espressione disgustata, mantenendo gli occhi chiusi.
    Ed io la tradii!
    Esclamo, rancoroso verso la propria figura, disgustato dall'azione compiuta in passato.
    Per questo ho deciso di abbandonare la persona che ero. Io sono solo "l'ombra" di quella persona. Io non sono più Nazo. Sono Shadow, Shadow The Hedgehog!
    Riaprì le palpebre, tornando a mostrare quello sguardo cupo e serio, ma determinato a far capire alla "voce" che Nazo non è più il nome utilizzato da lui.
     
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    Capisco.

    La Voce ruppe il silenzio, l'eco tornò a vibrare tra le foglie e gli alberi. Una scintilla, una luce non visibile a Shadow richiamò la sua attenzione, facendola ritirare per un istante dal sogno. Un giudice stava chiedendo di poter partecipare, di poter esaminare il nuovo arrivato. Incuriosita dall'insolita richiesta, la Voce ponderò sul da farsi.
    Sarebbe stata una prova di spirito e di determinazione, oltre che di forza e abilità.
    Il silenzio si prolungò, nessuna risposta giunse, né a Shadow né alla paladina dai capelli d'oro.

    E sia.

    L'aria del sogno tremolò un istante, il vento soffiò tra le fronde di smeraldo, frusciando. Una sagoma bianca, perlacea iniziò a delinearsi a lato di uno dei tronchi alle spalle dell'esaminando.

    «Dici che questo è il luogo in cui è iniziata la tua seconda vita, che questo è il luogo dove hai incontrato lei, la tua maestra, eppure, nonostante questo, l'hai comunque tradita, l'hai lasciata morire per salvarti.»

    La sagoma prese velocemente consistenza e forma. Il corpo di una donna vestita in armatura affiorò da sotto la luce, le dita rovinate e rese ruvide da mille battaglie che sfioravano la corteccia dell'albero, premendo con forza contro di essa.
    Per un effimero istante lo osservò, giudicando la sua postura e le sue armi, osservando le sue possibili reazioni di fronte alla sua comparsa. Aveva insistito, aveva eccezionalmente chiesto di poter intervenire in quel giudizio, di poter essere lei l'incaricata di quel guerriero.
    Era interessata, ma allo stesso tempo arrabbiata da quella slealtà che l'altro aveva dimostrato, dall'azione da lui compiuta. Si trattava di un'onta, di una macchia che per sempre avrebbe macchiato il suo nome e la sua persona e che non sarebbe mai scomparsa.
    Incapace di riuscire a nascondere la propria ira, proseguì.

    «Dici che hai abbandonato il tuo nome, in quanto l'ombra di te stesso, come se quell'azione non fosse stata la tua, ma quella di un altro, di qualcuno che ti ha sostituito.»

    Gli occhi, grandi smeraldi incastonati in un volto dai lineamenti delicati, fissavano severi Shadow, carichi di rimprovero e sdegno.

    «Quello che io vedo, invece, è solo un folle incapace di affrontare i propri peccati, incapace di sostenere il peso delle proprie colpe.»

    Parole dure, ma sincere, parole che dovevano far riflettere. Con passo fermo, la donna avanzò di pochi metri verso il suo esaminando, continuando a osservarlo dall'alto. Con un gesto fluido e un suono metallico, Durlindan venne estratta dal proprio fodero e piantata in verticale nel terreno, le mani della guerriera appoggiate sopra il pomolo dell'elsa.

    «Rispondimi, quindi!» Esclamò Joan con tono di comando. «Davvero sei così sciocco da pensare che basti cambiare un nome per espiare i propri peccati? Io, Joan, giudice del Deep Dive, valuterò se la tua risoluzione è sincera o solo la maschera di un codardo.»

    In silenzio, attese.

    Allora, eccoci qua. Il giudice che ho scelto per te è Joan, la puoi trovare nella discussione giudici nella sezione PNG. Se servono chiarimenti contatta pure in privato via MP. Per ora a te la tastiera! ^^

     
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    Dopo aver rivelato la sua linea di pensiero, il Ronin attese. Si guardo nei dintorni, sperando che "la voce" parlasse. Infine parlò, ma non sembrava la stessa voce di prima. Sembrava un'altra persona, o meglio dire un'altra entità. Avvertì quel vento giungere dagli alberi, mentre la voce parlo alle proprie spalle.
    Mh?
    Volse lo sguardo dietrò di se. Notò quella strana figura bianca. Rimase sorpreso. Roteò ad almeno 180 gradi per osservare quella figura, portando la gamba destra indietro, come a volersi mettere in guardia. Infine notò che la figura prese forma, rivelando una guerriera dai capelli biondi e dallo sguardo fiero. Assottigliò le palpebre, cercando di osservare ogni particolare di lei, mentre con il proprio fiuto tentò di annusare l'aria, volendo memorizzare l'odore di quella donna. Non si sa se la distanza tra loro era vasta per osservare ogni particolare della guerriera, ma se il nostro Ronin fosse stato attento, dovrebbe notare le dita della donna, rovinata dal passere del tempo nell'utilizzare la spada.
    Questa donna sembra una guerriera esperta.
    Commenterebbe nella propria mente. Le iridi cremisi tornerebbero ad osservare la donna, cercando di reggere lo sguardo severo e sdegnato della donna. Udì ogni parola che la donna pronunciò, osservò l'arma sguainata, cosa che lo portò, per istinto, a spostare la mano destra sotto il mantello, in modo da poter raggiungere l'elsa della sua Wakizashi, pronta ad impugnarla, ma rimase stupito nel vedere che piantò l'arma sul suolo come appoggio. Udi la sua richiesta, o meglio dire ordine.
    ...
    Rimane in silenzio, meditò sulla parole della donna. Infine rilassò la propria postura, socchiuse gli occhi ed emise un sospiro. Quelle parole lo hanno colpito al cuore, nonostante la sua espressione cupa e seria.
    Parole dure mi avete rivolto, giudice Joan.
    Commentò verso il giudice.
    Però ha ragione a guardarmi con quello sguardo disgustato e pieno di rimprovero. Chiunque lo farebbe.
    Riaprì le palpebre, cercando di sostenere lo sguardo smeraldino della donna.
    No, so bene che non basta cambiare nome per redimermi dai miei peccati, ma su una cosa la voglio correggere, se permette.
    Cerca di mostrarsi educato. Sfilò la mano destra da sotto il mantello, allungandola verso il mantello e saldare la presa del lembo, vicino al collo, nel proprio pugno.
    Io porterò sempre nel mio cuore l'orrore che ho compiuto nei confronti della mia maestra, la mia sensei.
    Cercò di sollevare il braccio destro e sfilarsi il mantello dal collo, e con uno scatto del braccio verso la propria destra gettarlo a pochi metri di distanza, facendolo afflosciare sul suolo. Se avesse sfilato il mantello dal proprio corpo, Joan potrebbe notare il fisico del riccio. Esile e piccolo, con una pelliccia bianca sul petto e delle strisce rosse sulle braccia e gambe, mentre il resto del corpo è tutto nero. Un paio di guanti bianchi con polsini neri e rosse. Le scarpe bianche, con talloni neri, suole rosse e linguetta dello stesso colore. Quattro anelli dorati, indossati uno per ogni polso e caviglia, ed infine una fascia rossa intorno alla vita, che sorregge la wakizashi sul fianco sinistro, dal fodero nero con alcuni motivi dorati, l'elsa avvolta da una corda viola, ed una guardia dorata semirettangolare, o meglio dire dalla forma di un rettangolo, ma senza gli spigoli, essendo arrotondati. Rilasso il braccio destro lungo il proprio fianco e riprese a parlare.
    Non dimenticherò mai il tradimento che ho compiuto e della sua ultima lezione che mi ha impartito indirettamente.
    Poggia la destra sul proprio petto.
    Avevamo trovato un gruppo di persone assalite da degli Heartless. Lei mi ordinò di fuggire, ed io stupidamente e codardia ubbidii.
    Commentò, mostrando un'espressione disgustata nei propri confronti, tanto che strinse la pelliccia bianca in un pugno, come a volersi strappare i peli per punizione, ma non lo fece. Abbassò lo sguardo.
    Quando mi allontanai abbastanza, capii dopo quello che ho fatto, ma quando tornai nei miei passi fu troppo tardi. Trovai solo questa.
    Ed afferrò il fodero della wakizashi.
    Per la disperazione ero disposto a compiere il Seppuku, ma qualcosa mi fermò.
    Riaprì la mano destra e rilassò il braccio.
    Io non posso farlo il Seppuku, perché non ho un onore da difendere e la mia sensei mi ha mostrato la via del vero samurai. Non aveva la forza necessaria per sconfiggere quei mostri, ma nonostante ciò si è sacrificata per salvare la mia vita e quella degli innocenti. Da quel giorno in poi seguii i suoi insegnamenti e se devo morire lo farò proteggendo degli innocenti piuttosto che suicidarmi senza onore.
    Detto ciò, cercò di portare la gamba destra indietro ed afferrare per bene il fodero dell'arma, vicino alla guardia, con la mancina, mentre allungò la destrorsa verso l'elsa e l'afferrò, stringendo per bene la presa, con le nocche rivolte verso l'alto ed il polso nel lato opposto.
    Forse per lei saranno delle stupide scuse, ma io voglio redimermi, e se questa strada sarà lunga e tortuosa la percorrerò senza nessuna lamentela. Nazo è morto dopo aver abbandonato la sua sensei. Io sono Shadow, colui che porta i suoi peccati, ma che non compierà i stessi errori che Nazo ha compiuto in passato. Spero di essermi spiegato bene.
    Detto ciò, cercò di estrarre la Wakizashi con movimento fluido e veloce, portando il braccio destro in avanti e verso la propria destra per sfilare l'arma dal fodero. Fatto ciò, portò il braccio leggermente piegato in avanti, roteò con il polso in modo da far roteare l'arma e rivolgere la lama verso la prorpia destra, avendo utilizzato la guardia inversa, con la guardia, per l'appunto, vicino al mignolo, mentre Shadow mostra il proprio pugno e la lama, non una normale lama color acciaio, ma una nera, affilata abbastanza e ben curata che potrebbero esserci dei riflessi di luce sul filo tagliente rivolto in avanti e la punta a destra.
    E se le mie parole non le sono bastate per potermi valutare, mi permetta di incrociare le nostre armi.
    E' pronto a combattere, tanto che il nostro guerriero cercherebbe di concentrarsi in modo da pompare la maggior parte del sangue verso le gambe, cercando di usare la circolazione sanguigna per accumularla sui muscoli e ricevere più adrenalina possibile, tanto che le gambe inizierebbero a tonificarsi, dando al riccio la possibilità di poter compiere dei movimenti scattanti durante il combattimento.

    Stato Fisico: Ottimale
    Stato Mentale: Determinato a mostrarsi risoluto nella propria scelta
    MP: 100 [-16 +5] = 89

    Olfattofino
    Il personaggio, grazie alla propria natura da riccio, è in grado di avvertire odori che un semplice comune mortale non può avvertire, avendo un olfatto sovrasviluppato. Sarà in grado di identificare l'odore di ogni singolo essere vivente che si aggira nei suoi dintorni e memorizzarlo nella propria mente, ma non potrà capire se la persona che gli si parà di fronte a se sia un Completo, Heartless in forma umana, Nessuno in forma umana, Soldato dell'Oscurità o Nesciens in forma umana tramite l'odore.
    Passiva Inferiore

    Speedmaster
    Il personaggio potenzia la propria velocità per spostamenti rapidi.

    Il personaggio è in grado di aumentare la propria adrenalina negli arti inferiori per potenziare la propria velocità di spostamento, in grado di compiere scatti veloci e distanze più lunghe per poter attaccare e schivare.
    Abilità Attiva.
    Categoria Potenziamento.
    Costo Base. Medio per 2 Turni
    Costo Mantenimento. Basso per 2 Turni
    Statistica: +45 Velocità.
    Turni 1/2


    Equipaggiamento:
    -Kuro no Shokan: Arma Ravvicinata. Si tratta di una wakizashi lunga complessivamente 80 centimetri, con 60 centimetri di lama. Il manico è avvolto da corde viola, la lama è leggermente ricurva e nera (considera l'arma un ricordo inseparabile).

    -Shoes: Accessorio (x1). Sono un paio di scarpe bianche con talloni neri, la linguetta è rossa, i bordi delle suole sono rosse, con la vernice graffiata per via dell'utilizzo e della longevità, divisa in due parti, tra tallone ed il resto della pianta del piede, e cinque fori giallo scuro sotto la pianta del piede.

    -Gloves: Accessorio (x1). Un paio di guanti bianchi con polsini rossi e neri.

    -Gold Ring: Accessorio (x4). Si tratta di anelli dorati usati come bracciali e cavigliere. Usati per puro stile decorativo.


    Penso che questo tema per il combattimento sia appropriato *^* www.youtube.com/watch?v=1Mi11pfUUrk


    Edited by FrankCastle1987 - 15/6/2017, 21:20
     
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    «Mi permetta di incrociare le nostre armi.»
    Joan non replicò subito: per un istante chiuse gli occhi e rifletté, soppesò nella sua mente le parole di quell'esaminando così particolare.
    «La linea che separa coraggio e follia è spesso sottile.» Lentamente, la giudice sollevò le palpebre. La voce era bassa, appena poco più di un sussurro, ma nonostante ciò le parole erano cariche di potere e di forza, perfettamente udibili. «Fin troppi l'hanno oltrepassata senza nemmeno rendersene conto, fin troppi hanno perso di vista la realtà, accecati da illusioni nate dal loro cuore.»
    Lentamente, la donna estrasse la spada dal terreno, la mano destra stretta saldamente sull'impugnatura.
    «Ciò non di meno, la tua determinazione non è falsa, il tuo desiderio di redimerti non è una bugia.»
    L'ombra di un sorriso piegò per un singolo, effimero istante le labbra della paladina, mentre pronunciava quelle parole.
    «Prendi comunque nota delle mie parole, incidile nel tuo cuore e non dimenticarle: laddove i ricordi e il dolore continuino ad attanagliare un cuore e impedirgli di proseguire in avanti, mai vi sarà speranza di un futuro felice. Il rimorso non può essere il tuo unico compagno, Shadow.» Concluse, scegliendo di utilizzare, in segno di rispetto per i valori che aveva appena dimostrato a voce, il nome che l'essere si era dato.
    Lentamente, inspirò. Per la prima volta da quando era giunta, assaporò a pieni polmoni gli odori che impregnavano quel sogno, si beò della vita e dei raggi del sole che scaldavano la sua pelle, della vista dell'acqua e dei fiori. Per un istante si concesse pace e tranquillità, calmò il suo cuore e la sua mente di fronte a quello scontro.
    Con uno scatto mosse Durlindan, menando un fendente a vuoto di fronte a lei.
    «Preparati.»
    Il filo della lama rifletté per un istante la luce del sole, un sottile filo argentato che fece sibilare l'aria. Tra lei e Shadow c'erano appena quattro metri di distanza. Decisa, impugnò l'elsa della spada anche con la mancina, voltando la punta della lama verso il basso. Un colpo veloce e un suono acuto accompagnarono il movimento delle braccia e dell'arma, mentre la lama disegnava una scia argentata dietro di se. Rapida, più veloce di quanto un occhio umano potesse percepire, la luce si condensò e si espanse di fronte a lei, puntando verso il lato sinistro del torace suo avversario. Un muro si erse alla sua destra, alto e invalicabile, con infinite esplosioni che lo percorrevano per tutta la sua lunghezza. Se tutto fosse andato come aveva previsto, allora Joan avrebbe eliminato qualunque possibile via di fuga a Shadow oltre a ferirlo. Eppure, sapeva che se quell'essere era stato convocato dalla Voce per sottostare al giudizio della sua schiera, doveva essere più forte di quanto si potesse intuire dalle sembianze minute; sarebbe stato sciocco sottovalutarlo e terminare la sua offensiva in quel modo. Con uno scatto si mosse in avanti, dirigendosi questa volta alla destra di Shadow. Arrivata a poterlo quasi sfiorare con le dita, quindi, la spada ancora stretta con entrambe le mani, la punta questa volta diretta verso l'alto, si preparò a colpire, puntando alla spalla con cui l'avversario teneva la sua arma. Avrebbe tentato, così, di rendere inutile quel braccio, di rendergli più difficile reagire ai suoi colpi e attaccarla. Stava a lui difendersi da quegli attacchi e soddisfare le aspettative della Voce, stava a lui dimostrarle di cosa era capace.

    Allora, iniziamo il combattimento. Prima di tutto, ti prego di ricordarti di segnare a ogni turno le tecniche utilizzate e di sottrarre gli MP consumati. Per verificare la quantità di MP consumati utilizzando una determinata tecnica, devi vedere il regolamento energie. Ricordati che nel regolamento parametri primari è stato scritto che si recuperano 5 MP ogni turno, quindi verifica i consumi di conseguenza. Oltre a ciò, una piccola nota: hai iniziato tu il combattimento, utilizzando una tecnica senza però compiere alcuna azione dopo aver speso MP per potenziare la tua velocità, rinunciando in tal modo a un turno del potenziamento. Fai attenzione a queste cose, in quanto vanno a influire sul tuo voto nel campo della strategia. Oltre a questo, influisce sul voto in Strategia anche il fatto che tu abbia lasciato un'importante mancanza nel tuo post, non scrivendo le distanze tra Joan il tuo personaggio, lasciandomi carta bianca al riguardo. Fossi stato io a iniziare il combattimento, allora le avrei dovute stabilire io, ma essendo stato tu è sciocco non approfittare della situazione per creare una distanza che sia favorevole a te e al tuo personaggio.
    Ultima nota, se ti serve capire come strutturare il riassunto battaglia del tuo personaggio, prendi esempio da quello di Joan che metterò qua sotto nel secondo spoiler.
    Ora, parlando del mio post, la strategia è semplice: Joan utilizza Saint Rise puntando la tecnica verso la parte sinistra del torace di Shadow, includendo all'interno del raggio della tecnica torace e una parte della spalla del tuo personaggio, se questi non riesce a schivare o parare l'abilità in alcun modo. Ricordati che la tecnica ha un raggio di sei metri e che i due personaggi ne distano quattro, quindi hai un “muro” di luce che prosegue per due metri dietro di te alla tua sinistra. Subito dopo aver compiuto la tecnica, Joan scatta in avanti, leggermente spostata alla destra di Shadow e mena un colpo di spada dall'alto verso il basso con l'intento di colpire la spalla del tuo personaggio. Stai attento alle statistiche, a come gli attacchi si seguono l'un l'altro e al tuo comparto abilità.


    Cor.80 |Ess.90 |Men.40 |Conc.50 |Vel.60 |Des. 80

    Stato fisico: ottimale
    Stato mentale: determinata a scoprire le capacità di Shadow
    MP: 100-[12]+[5]=93

    Equipaggiamento:
    Durlindan: La potente spada che la giovane usò anche in vita. Si tratta di una lama della lunghezza complessiva di 80cm (la lama ne occupa 65) nella quale sono incastonati alcuni zaffiri sul piatto e un grosso rubino ovale al termine dell'elsa, a forma di croce. L'impugnatura è in cristallo eccezionalmente resistente, molto maneggevole e non così pesante da risultare un problema per l'esperta guerriera, il suo ferrò splende come argento alla luce del sole. La leggenda vuole che tale spada, benedetta dagli dei, abbia estirpato decine di migliaia di Heartless nel corso dei pochi anni durante i quali è stata impugnata dalla paladina.

    Armatura leggera: Semplicemente i pezzi di armatura in ferro precedentemente descritti che proteggono alcune parti cruciali del suo corpo. Privi di qualsiasi incantamento, si limitano ad innalzare le sue difese contro gli attacchi fisici in nella zona del torace, dello stomaco e delle spalle.

    Abilità utilizzate:
    Saint Rise: Tecnica magica molto usata da Joan in particolare contro nemici volanti o per disturbare l'avversario. La attiva incanalando la luce nella sua arma che, stretta con entrambe le mani, viene utilizzata per mulinare un possente colpo dal basso verso l'alto, prestando attenzione a far partire il movimento con la lama che come minimo sfiori il terreno. In questo modo l'energia del colpo viene trasferita al pavimento e una scia luminosa si genera a terra, dalla forma tipicamente arcuata, lunga fino ad un massimo di 6 metri. Lungo tale linea avverranno potenti esplosioni di luce che si innalzeranno fino ad un massimo di 4 metri e che causeranno danni magici da esplosione, oltre a prendere la forma di una sottospecie di barriera. Tale barriera permanerà per due turni, impedendo al nemico di oltrepassarla senza subire danni (sia il danno da esplosione, sia quello derivante dalla barriera, sono di entità bassa come base).
    [Tecnica Magica – Consumo Medio – Mantenimento][Turni: 1/2]

     
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    Avrebbe potuto attaccare per primo, chiunque lo farebbe, ma non lui. Che sia stupido o sicuro delle proprie capacità? Nessuno dei due(?). Sa bene che la donna di fronte a lui gli darà del filo da torcere, ma attaccarla mentre aveva la guardia abbassata per lui è un atto deplorevole, soprattutto verso una donna. Mantiene la posizione di guardia, il pugno destro che regge la wakizashi nella presa inversa, mentre il braccio sinistro è portato leggermente all'indietro e piegato, pronto in caso debba utilizzare l'arto non armato. Attende con pazienza, mentre il sangue pompato scorre nei propri muscoli delle gambe tonificate, pronte a scattare. Ad un certo punto il silenzio venne interrotto da Joan con quel sussurro.
    Mh?
    Ascoltò attentamente le parole di lei, soprattutto il suo ultimo consiglio, cosa che lo lasciò un po' sorpreso.
    Il suo tono di voce sembra cambiato, anche il suo sguardo! In più mi ha chiamato con il nome che ho scelto! Che mi stia rispettando?
    Rimane in silenzio per pochi secondi, 3 o 4, ed infine decide di rompare anche lui il proprio silenzio con la voce profonda che si ritrova per un piccoletto.
    Farò rammenda delle sue parole.
    Non le dimenticherà, ricambiando il rispetto. Ed ecco che la donna si tiene pronta a combattere. Lo avverte. Rimane all'ertà. Se il riccio fosse stato abbastanza attento, noterebbe il movimento della spada, che sembra sfiorare il suolo, e da li si innalza una barriera di luce con tanto di esplosioni, diretto verso la propria figura, come se volesse raggiungerlo al torace, un po' alla sua sinistra, per non parlare che la donna gli corre incontro, più alla sua destra, forse a metà fra le "ore 1 e 2", intento a ferirlo alla spalla destra. Un attacco su entrambi i lati. Digrigna i denti. Il suo istinto gli dice di non rotolare in avanti, potrebbe schivare l'attacco di spada, ma non le esplosioni, e quelle faranno parecchio male(?). Perciò non gli rimane che un'ultima alternativa. Cercherebbe di concentrarsi, cercando di far pompare di nuovo il sangue lungo i vasi sanguigni stessi, ma stavolta non indirizzerebbe verso le gambe, già potenziate dall'adrenalina, bensì verso gli arti superiori, le braccia, bicipiti, tricipiti e tutto il resto, in modo da avere le braccia scattanti come le gambe e poter tonificare i muscoli per muovere l'arma con movimenti più fluidi e veloci. Non si limiterebbe solo a questo. Nel frattempo cercherebbe di piegare le ginocchia, postare il peso del corpo verso la propria destra e compiere un balzo laterale in quella direzione, di almeno 2 metri di distanza, ed un'altezza massima di almeno 30 centimetri dal suolo, ed al contempo muovere il braccio destro verso l'alto, roteando il polso per poter rivolgere la punta della lama nel lato opposto in cui era prima, da destra verso sinistra, compiendo quel montante verso l'alto, fin sopra la testa. Fatto ciò, mentre si trova in aria, farebbe collidere la propria lama contro quella della donna, cercando di intercettare l'attacco, creando scintille al contatto delle lame ed al forte strofinamento tra loro, ed infine deviare l'attacco, inclinando la lama, con la punta rivolta a sinistra, verso il basso, facendo scivolare la lama per poter far perdere l'equilibrio alla donna nel caso il suo corpo seguisse l'attacco che ha appena compiuto con il fendente, mentre il busto del riccio roteerebbe, mentre si trova in aria, in senso anti-orario, con tanto di torsione del bacino che segue l'intero corpo. In poche parole, il riccio, dopo essersi potenziato le braccia, cercherebbe in un'unico movimento fluido di saltare alla propria destra per schivare le esplosioni, deviare l'attacca verso l'interno, rivolto alla barriera di luce, e nel frattempo girare con il corpo a 90 gradi in senso anti-orario per aumentare la probabilità di schivata della spada per non ferirsi la parte sinistra del corpo. Se fosse riuscito a schivare, porterebbe la gamba sinistra indietro, mentre la destra in avanti, poggiando i piedi al suolo al momento dell'atterraggio per ammortizzare la discesa del salto e trovare il baricentro per non cadere, mentre solleverebbe il braccio sinistro all'altezza della spalla e distenderlo verso l'esterno, con il braccio destro portato verso l'addome e la Wakizashi vicino al fianco sinistro, con il filo della lama rivolto verso l'esterno del fianco, la punta che indica dietro la schiena, il pugno che rivolge il pollice verso l'alto e le nocche il lato opposto per mantenere la presa inversa, ossia con la guardia vicino al mignolo. Fatto ciò non arresterebbe i propri movimenti, anzi cercherebbe di ricambiare l'attacco. Piegherebbe le ginocchia e cercherebbe di postare il peso del corpo in po' in avanti, con il busto, per poi tentare di compiere un salto verso l'alto, cercando di raggiungere almeno l'altezza della donna, che sembra raggiungere i 190 centimetri o giù di lì, compiendo un balzo in avanti di almeno 1 metro. Fatto ciò, nel caso fosse riuscito nell'impresa, cercherebbe di torcere il busto in senso orario, insieme al bacino per seguire il movimento, con tanto di distensione del braccio da sinistra verso destra, mantenendo le nocche rivolte verso il basso, in modo da poter compiere un fendente da sinistra a destra ad altezza del collo della donna, compiendo una rotazione con il corpo di almeno 360 gradi, come a volerla decapitare, sfruttando il fatto che, se la deviata di prima fosse andato a buon fine, egli si troverebbe alla sinistra della donna, chiundendola in trappola grazie alla barriera di luce che lei stessa a creato. Nonostante ciò, se la donna non avesse avuto i riflessi pronti per difendersi, la lama non toccherebbe il collo della donna, non vuole ucciderla, sarebbe distanza da lei di almeno 3 centimetri di distanza, facendole affertire lo spostamento d'aria creato dalla spada sulla propria pelle. Se fosse riuscito a compiere tale gesto, atterebbe sui propri piedi, poggiando prima le punte e poi i talloni, piegare le ginocchia per ammortizzare la caduta, con la gamba destra dietro e la sinistra in avanti, mentre il braccio destro lo tiene disteso verso la propria destra, ad altezza della spalla, con il filo tagliente rivolto verso la destra e la punta della lama davanti, mentre il braccio sinistro lo tiene piegato vicino al petto, con il busto leggermente ruotato in senso orario.

    Corpo (40) / Essenza (40) / Mente (40) / Concentrazione (60) / Destrezza (60+45=105) / Velocità (60+45=105)

    Salute Fisica: Ottimale(?)
    Salute Mentale: Concentrato nella schivata e attacco
    MP: 89 [-16 +5] = 78


    Trickmaster
    Esso si basa sull'agilità del personaggio. Essando piccolo ed esile, il personaggio si è allenato per essere un ottimo acrobata. Quindi è in grado di spostarsi, schivare e attaccare compiendo piroette, ruote, capriole e acrobazie di vario genere sia terrene che aeree senza giramenti di testa e con un perfetto controllo del baricentro del corpo, potendo stare benissimo su un semplice arto, indifferentemente tra un braccio o una gamba, su una superfice piccola, ma che possa reggere il proprio corpo e che possa poggiare una buona porzione della mano o del piede, se non addirittura su nemici particolarmente grossi e robusti che possano reggere il suo peso.
    Passiva Inferiore

    Quick Sword
    Il personaggio potenzia la propria agilità e abilità nell'utilizzare armi leggere.

    Il personaggio è in grado di aumentare la propria adrenalina negli arti superiori per potenziare la velocità di esecuzioni negli attacchi e parate con le armi leggere.
    Abilità Attiva.
    Categoria Potenziamento.
    Costo Base. Medio per 2 Turni
    Costo Mantenimento. Basso per 2 Turni
    Statistica: +45 Destrezza.
    Turni 1/2

    Speedmaster
    Il personaggio potenzia la propria velocità per spostamenti rapidi.

    Il personaggio è in grado di aumentare la propria adrenalina negli arti inferiori per potenziare la propria velocità di spostamento, in grado di compiere scatti veloci e distanze più lunghe per poter attaccare e schivare.
    Abilità Attiva.
    Categoria Potenziamento.
    Costo Base. Medio per 2 Turni
    Costo Mantenimento. Basso per 2 Turni
    Statistica: +45 Velocità.
    Turni 2/2


    Equipaggiamento:
    -Kuro no Shokan: Arma Ravvicinata. Si tratta di una wakizashi lunga complessivamente 80 centimetri, con 60 centimetri di lama. Il manico è avvolto da corde viola, la lama è leggermente ricurva e nera (considera l'arma un ricordo inseparabile).

    -Shoes: Accessorio (x1). Sono un paio di scarpe bianche con talloni neri, la linguetta è rossa, i bordi delle suole sono rosse, con la vernice graffiata per via dell'utilizzo e della longevità, divisa in due parti, tra tallone ed il resto della pianta del piede, e cinque fori giallo scuro sotto la pianta del piede.

    -Gloves: Accessorio (x1). Un paio di guanti bianchi con polsini rossi e neri.

    -Gold Ring: Accessorio (x4). Si tratta di anelli dorati usati come bracciali e cavigliere. Usati per puro stile decorativo.


    Dunque, se ho scritto bene, con il mio pg dovrei compiere un salto laterale a sinistra, parare il colpo di spada per spostarlo verso la barriera di luce mentre roteo in aria a 90 gradi in senso anti-orario, atterrare in piedi e ricambare l'attacco con un salto in alto e rotazione del corpo a 360 gradi in senso orario, con fendente da sinistra a destra all'altezza della gola di Joan, ma senza sfiorare il collo, perché il mio pg non vuole ucciderla, non sapendo se in quel mondo si può morire.
     
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    Come sospettava, Shadow aveva schivato la sua prima offensiva, spostandosi alla propria destra. Non gli avrebbe dato il tempo di riprendersi o rilassarsi, tuttavia: Durlindan calò rapida, simile a un serpente, ma venne prontamente intercettata dall'arma dell'avversario che, agile, era riuscito a seguire i suoi movimenti. Compiaciuta, soddisfatta da quella prova di forza, Joan strinse meglio l'elsa della spada, resistendo al debole tentativo dell'altro di deviarne la traiettoria. Per quanto riguardava uno scontro diretto di potenza fisica, Joan era ancora più forte e un simile tentativo non sarebbe mia stato abbastanza per crearle problemi. Tesa, lo osservò saltare di nuovo in aria, ben più in alto di quanto un normale essere umano sarebbe stato capace. La spada corta dell'altro sibilò nell'aria, rapida, ma non abbastanza: una rotazione del polso, uno sforzo dei muscoli della spalla e Durlindan aveva intercettato il colpo. Colpo che, si rese conto solo in quell'istante, non sarebbe mai giunto a destinazione nemmeno se avesse deciso di incassare. La punta affilata dell'arma di Shadow non era stava rivolta verso di lei con l'intenzione di squarciarle la gola, né con quella di farle del male: non c'era intento omicida in quell'attacco, non c'era desiderio di vincere. C'erano condiscendenza e superiorità.
    Gli occhi della paladina si oscurarono, mentre un'ombra calava sul volto della donna.
    Onore.
    L'onore era importante, certo. L'onore era ciò che dava uno scopo e speranza a molte vite, eppure, un eccesso di onore poteva tramutarsi in stoltezza. Lei stessa lo stava osservando, lei stessa stava vedendo come Shadow l'avesse sottovalutata in quanto donna, avesse evitato di farle del male a causa di quel suo onore. Si trattava di un errore stupido, un errore che nel mondo reale gli sarebbe potuto costare la vita.
    «Non va bene.» Sussurrò impercettibile, differentemente da prima. Non importava se l'altro non l'avrebbe sentita: non era quello il suo scopo, adesso. Shadow si trovava ancora tra lei e la barriera che aveva evocato, a poco o niente era servito il tentativo di spostarsi alla sua destra: Joan era troppo forte fisicamente, la differenza tra i due troppo grande. Rigida strinse di nuovo la spada tra entrambe le mani, puntandola verso il terreno. Subito fendette di nuovo l'aria, dall'alto verso il basso in un colpo che se fosse andato a segno, avrebbe di sicuro inflitto gravi danni all'arto superiore destro di Shadow. Per la seconda volta, una barriera sarebbe emersa dall'arco del movimento, tagliando le vie di fuga alla destra e dietro il suo avversario, incrociando diagonalmente l'altra barriera da lei precedentemente creata. Era una trappola, un triangolo da cui sarebbe stato difficile uscire senza subire danni: due lati erano presidiati dalla luce, il terzo da lei.
    Severa, una sola parola uscì dalle sue labbra, una preghiera antica, una magia che le era stata donata molti anni prima, quando era ancora umana.
    Un cerchio di perle circondò la sua vita, impreziosendo l'armatura, riflettendosi splendente contro la lama e il metallo che adornavano la sua figura. Passò un istante in cui sembrò che l'intero mondo si fosse fermato e stesse attendendo trepidante in attesa e poi la luce si sprigionò tutt'attorno a lei, esplodendo con forza, spingendo gli steli d'erba ai suoi piedi, premendoli contro la terra umida. Se Shadow fosse stato investito dalla potenza dell'incantesimo, sarebbe stato quasi sicuramente sbalzato all'indietro dall'impatto, verso una delle due barriere di luce da lei create in precedenza.
    Sperava che allora avrebbe capito, sperava che avrebbe finalmente compreso che, anche se quella non era la realtà, il combattimento era vero, la battaglia che stava avendo luogo non era un qualcosa che Shadow poteva permettersi di sottovalutare, non se voleva sopravvivere nel mondo esterno, non se voleva compiere i suoi propositi.

    Allora, una nota veloce: non fosse stato per il riassunto delle azioni che hai messo in fondo al post avrei avuto serie difficoltà a capire quello che hai fatto in questo turno. Ti raccomando di rileggere sempre quello che scrivi e di assicurarti che non vi siano errori grammaticali o frasi che possano rendere il contenuto di difficile comprensione al lettore. Stai attento nelle descrizioni, controlla e rileggi sempre quello che hai scritto, mi raccomando.
    Detto ciò, passiamo al riassunto delle mie azioni. Il divario tra le velocità di Shadow e Joan è a tutti gli effetti abbastanza alto, tuttavia i movimenti esagerati del tuo personaggio assieme alla rotazione in aria di 360° le permettono di parare il colpo. Tenendo in conto questo e della sua forza, la ragazza riesce a restare alla destra di Shadow e a mantenerlo incastrato tra lei e la barriera. Detto ciò è il suo turno di attaccare. Essendo ancora vicini a causa del combattimento corpo a corpo, Joan utilizza una seconda volta l'abilità “Saint Rise” e col movimento d'attivazione della tecnica tenta di ferire il braccio destro di Shadow. Nel frattempo una seconda barriera si erge alla destra del tuo personaggio il quale, almeno in teoria, dovrebbe trovarsi al centro di un “triangolo” avente come “lati” due barriere e il Png (allego un disegno sotto in modo da far comprendere meglio quello che intendo). Fatto ciò, utilizza una seconda tecnica “Light Barrage” la quale ha un raggio estremamente breve, un metro e mezzo, e una potenza bassa. L'intento della paladina è quello di ferire Shadow tramite l'utilizzo di questa tecnica e sbalzarlo all'indietro in modo da farlo scontrare con una delle due barriere e infliggergli in tal modo ulteriori danni.
    Ah, lo schema serve solo a far capire le posizioni generali, non le distanze precise.
    E questo è quanto, a te la tastiera ^^

    IVsCKev


    Cor.80 |Ess.90 |Men.40 |Conc.50 |Vel.60 |Des. 80

    Stato fisico: ottimale
    Stato mentale: decisa e irritata dal precedente comportamento di Shadow
    MP: 100-[7]-[(12)+(6)-(5)]=80

    Equipaggiamento:
    Durlindan: La potente spada che la giovane usò anche in vita. Si tratta di una lama della lunghezza complessiva di 80cm (la lama ne occupa 65) nella quale sono incastonati alcuni zaffiri sul piatto e un grosso rubino ovale al termine dell'elsa, a forma di croce. L'impugnatura è in cristallo eccezionalmente resistente, molto maneggevole e non così pesante da risultare un problema per l'esperta guerriera, il suo ferrò splende come argento alla luce del sole. La leggenda vuole che tale spada, benedetta dagli dei, abbia estirpato decine di migliaia di Heartless nel corso dei pochi anni durante i quali è stata impugnata dalla paladina.

    Armatura leggera: Semplicemente i pezzi di armatura in ferro precedentemente descritti che proteggono alcune parti cruciali del suo corpo. Privi di qualsiasi incantamento, si limitano ad innalzare le sue difese contro gli attacchi fisici in nella zona del torace, dello stomaco e delle spalle.

    Abilità utilizzate:
    Saint Rise: Tecnica magica molto usata da Joan in particolare contro nemici volanti o per disturbare l'avversario. La attiva incanalando la luce nella sua arma che, stretta con entrambe le mani, viene utilizzata per mulinare un possente colpo dal basso verso l'alto, prestando attenzione a far partire il movimento con la lama che come minimo sfiori il terreno. In questo modo l'energia del colpo viene trasferita al pavimento e una scia luminosa si genera a terra, dalla forma tipicamente arcuata, lunga fino ad un massimo di 6 metri. Lungo tale linea avverranno potenti esplosioni di luce che si innalzeranno fino ad un massimo di 4 metri e che causeranno danni magici da esplosione, oltre a prendere la forma di una sottospecie di barriera. Tale barriera permanerà per due turni, impedendo al nemico di oltrepassarla senza subire danni (sia il danno da esplosione, sia quello derivante dalla barriera, sono di entità bassa come base).
    [Tecnica Magica – Consumo Medio – Mantenimento][Turni: 1/2][Turni: 2/2]

    Light Barrage: Tecnica magica efficace nel combattimento ravvicinato. Non è necessario alcun movimento per la sua attivazione, è sufficiente che Joan concentri il suo potere magico e lo plasmi in sfere di energia, che la circonderanno. Numerose piccole sfere di luce si formeranno intorno a lei, sospese all'altezza dei suoi fianchi. Nel giro di pochi attimi dalla loro formazione, esse esploderanno, provocando danni da ustione di elemento luce a tutti i nemici nelle prossimità. L'energia dell'attacco è concentrata e mantenuta, il che significa che, pur avendo una gittata infima (il nemico non deve distare oltre un metro e mezzo da lei perché venga coinvolto dall'esplosione), la sua potenza non viene ridotta per permetterne un utilizzo a 360 gradi. L'attacco non influenza in alcun modo l'utilizzatrice.
    [Tecnica Magica – Consumo Basso – Istantanea]

     
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    Il riccio riuscì nella propria impresa, o meglio dire non del tutto. Schivò il primo attacco e parò il secondo, ma non riuscì ad andare oltre la donna, quest'ultimo lo aveva bloccato tra lei e la barriera. Provò ad attaccarla con quel fendente, ma venne parato. Atterrò in piedi, con la guardia ancora alzata di fronte a se, mostrando il pugno destro che regge l'arma impugnata alla roveglia, con la punta rivolta alla destra, parallelo al suolo. Se il porcospino nero fosse stato attento all'attacco di Joan verso la propria spalla destra, avvertendo anche l'adrenalina alle gambe che inizia a scomparire del tutto tornando alla propria velocità, cercherebbe di piegare le ginocchia, spostare il peso del corpo verso la propria sinistra, alle proprie ore 10, mettere più forza possibile sui propri muscoli degli arti inferiori, ed infine cercare di compiere uno scatto nella direzione in cui è piegato con il corpo, cercando di superare la velocità umana e provare a scappare per schivare l'attacco, correndo parallelo alla prima barriera, passando vicino alla donna, sul fianco destro, cercando di compiere uno scatto di almeno 5 metri, mantendo le braccia distese all'indietro, con tanto di arma puntata nella stessa direzione, come se volesse compiere uno scatto alla stile ninja. Se fosse riuscito nel proprio intento, il riccio dovrebbe notare, nel fosse stato abbastanza all'erta, le labbra della donna, che sembrano sussurrare qualcosa, con tanto di armatura che inizia ad illuminarsi di una luce particolare. Ciò lo renderebbe sorpreso.
    Merda!
    Sgrana gli occhi ed in un attimo viene investito da quella esplosione magica, iniziando ad ustionare tutta la parte destra del corpo, bruciando la propria pelliccia, ritrovandosi con ustioni di gravità media sulla gamba destra, braccio, fianco e la guancia. Ciò lo sposterebbe dalla traiettoria che stava compiendo, in avanti e verso sinistra, facendogli urtare la spalla sinistra contro la barriera di luce e trovarsi a terra. Se la donna non avesse attaccato subito, il riccio cercherebbe di alzarsi poggiando il pugno destro a terra e sollevarsi dal suolo, tornando in posizione eretta e rivolgersi verso la donna. Tra i due dovrebbe esserci una distanza di almeno 3 metri. la gamba destra è portata indietro, le braccia rilassate, avvertendo il bruciare su tutto il lato destro del corpo, mentre la spalla sinistra gli duole per la botta ricevuto. Respisa un po' con affanno, mentre digrigna i denti per il dolore, le iridi fisse su quelle della donna, mostrando uno sguardo ancora determinato a combattere.

    Corpo (40) / Essenza (40) / Mente (40) / Concentrazione (60) / Destrezza (60+45=105) / Velocità (60)

    Salute Fisica: La parte destro del corpo, braccio, gamba, fianco e guancia, ha ricevuto danni da ustione di grado medio e mezzo, mentre la spalla sinistra ha ricevuto danni da botta di grado medio. Si trova un po' affatticato per il lungo combattimento e l'utilizzo di tecniche.
    Salute Mentale: Teso per gli attacchi di Jean e per il dolore
    MP: 78 [-8 +5] = 73


    Abilità:

    Trickmaster
    Esso si basa sull'agilità del personaggio. Essando piccolo ed esile, il personaggio si è allenato per essere un ottimo acrobata. Quindi è in grado di spostarsi, schivare e attaccare compiendo piroette, ruote, capriole e acrobazie di vario genere sia terrene che aeree senza giramenti di testa e con un perfetto controllo del baricentro del corpo, potendo stare benissimo su un semplice arto, indifferentemente tra un braccio o una gamba, su una superfice piccola, ma che possa reggere il proprio corpo e che possa poggiare una buona porzione della mano o del piede, se non addirittura su nemici particolarmente grossi e robusti che possano reggere il suo peso.
    Passiva Inferiore

    Tagliavento
    Il personaggio compie un unico velocissimo scatto, cogliendo l'avversario di sorpresa.

    La tecnica ha natura Fisica. Il corpo del personaggio sembra trascendere i limiti della velocità umana per qualche attimo, riuscendo a generare uno scatto di velocità impressionante. Con questo guizzo un individuo non dotato di particolari capacità fisiche potrà coprire la distanza massima di 5 metri senza alcuna rincorsa, abilità molto utile per schivare offese o per azioni che richiedono un'elevata velocità (la distanza è aumentabile a discrezione del giocatore se si possiede un alto valore di Destrezza, mentre la velocità dello scatto aumenterà con l'aumentare del parametro corrispettivo del personaggio).
    Costo. Basso

    Quick Sword
    Il personaggio potenzia la propria agilità e abilità nell'utilizzare armi leggere.

    Il personaggio è in grado di aumentare la propria adrenalina negli arti superiori per potenziare la velocità di esecuzioni negli attacchi e parate con le armi leggere.
    Abilità Attiva.
    Categoria Potenziamento.
    Costo Base. Medio per 2 Turni
    Costo Mantenimento. Basso per 2 Turni
    Statistica: +45 Destrezza.
    2/2 Turni


    Equipaggiamento:

    -Kuro no Shokan: Arma Ravvicinata. Si tratta di una wakizashi lunga complessivamente 80 centimetri, con 60 centimetri di lama. Il manico è avvolto da corde viola, la lama è leggermente ricurva e nera (considera l'arma un ricordo inseparabile).

    -Shoes: Accessorio (x1). Sono un paio di scarpe bianche con talloni neri, la linguetta è rossa, i bordi delle suole sono rosse, con la vernice graffiata per via dell'utilizzo e della longevità, divisa in due parti, tra tallone ed il resto della pianta del piede, e cinque fori giallo scuro sotto la pianta del piede.

    -Gloves: Accessorio (x1). Un paio di guanti bianchi con polsini rossi e neri.

    -Gold Ring: Accessorio (x4). Si tratta di anelli dorati usati come bracciali e cavigliere. Usati per puro stile decorativo.


    Dunque, io sto cercando di essere abbastanza leale, o almeno credo, devi capire che ancora non sono abituato a questo tipo di scontro, avendo fatto solo Play By Chat. Quindi spero di non esagerare con le azioni ed ho voluto solo attivare due tecniche perché non sapevo se mantenere le altre mi avrebbe fatto stancare troppo o perdere tempo.
    Tornando all'azione, Shadow cerca di usare Tagliavento per compiere uno scatto di almeno 5 metri ad ore 10, correndo parallelo alla prima barriera per passare vicino al fianco destro di Jean. Durante la corsa viene investito dall'esplosione di luce e si ritrova contro la barriera. Dopo essere caduto a terra cerca di rialzarsi e fissare la donna, ad almeno 3 metri di distanza tra loro.


    Edited by FrankCastle1987 - 17/6/2017, 17:28
     
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    Non sorpresa, la Paladina osservò la sua seconda offensiva andare a segno: Shadow venne colpito dalla luce e l'esplosione lo sbilanciò, mandandolo a scontrarsi contro la parete d'energia che aveva creato in precedenza. Senza farsi udire, lasciò scivolare un sospiro stanco tra le labbra tra le labbra. Era vero che non si sarebbe aspettata nessun altro risultato, ma allo stesso tempo quasi le dispiaceva per il suo esaminando, per la strada che avrebbe percorso. Il sentiero che vedeva di fronte a lui era uno sentiero tortuoso, costellato di pericoli e fatiche. Nonostante ciò, la determinazione del riccio era forte e salda, più di molti altri candidati che aveva testato.
    Sicura, strinse meglio l'elsa di Durlindain. Lo scontro non era ancora finito, a nulla sarebbe servito perdersi in quei pensieri e nelle sue idee. Doveva andare avanti, doveva vedere ancora di cosa l'altro fosse veramente capace. Aveva visto la fermezza del suo spirito, ma ancora non aveva assistito alla fermezza della sua lama. Nuovamente incanalò l'energia di cui il suo spirito era composto rinnovando la vita della barriera alla destra di Shadow.
    «Se questa è la forza della tua lama, Shadow,» Iniziò scandendo ogni singola parola, seria e severa. «Allora non riuscirai mai a percorrere il sentiero su cui vuoi dirigere la tua esistenza.»
    Doveva testarlo ancora per un po', doveva continuare a verificare che la forza del suo corpo corrispondesse a quella dei suoi ideali, a quella del suo spirito.
    «Combatti, dunque! Alzati e dimostrami che mi sbaglio!» Un sibilo nell'aria accompagnò lo scatto del braccio di Joan, mentre la donna tendeva la spada in avanti, verso il suo avversario.
    «Non sono una donzella indifesa, né una principessa da salvare!»
    Lenta, riportò la spada verso il suo corpo, frapponendo la lama tra lei e il suo avversario, in diagonale di fronte al busto, in una posizione di difesa.
    «Sono una guerriera e, in questo momento, un nemico, un ostacolo da superare.»
    Le serviva solo quell'ultima conferma, solo quello e poi il suo ruolo si sarebbe concluso.
    «Dimostrami che non è solo il tuo spirito a essere potente, ma anche il tuo corpo. Affrontami, Shadow!» Era un ordine, un comando e il riccio avrebbe fatto bene a comprenderlo. Di nuovo la donna espirò. Nel silenzio del bosco pregò un'altra volta. Un'aura dorata avvolse le sue membra in un abbraccio tenue, rafforzandole e riempiendola di forza. Così come era nata, simile alla fiamma di una candela la luce si fece velocemente più debole fino a scomparire del tutto. Determinata rinsaldò la presa su Durlindan. Era pronta.

    Poco da dire, credo sia tutto chiaro: Joan usa il mantenimento per far sì che la barriera contro cui Shadow si è scontrato non scompaia e dopo il dialogo usa l'attiva Holy Faith per pitenziare il corpo di 30 punti e rendersi immune al dolore e basta, tutto qui.


    Cor.110 |Ess.90 |Men.40 |Conc.50 |Vel.60 |Des. 80

    Stato fisico: ottimale
    Stato mentale: determinata a comprendere il vero potenziale di shadow
    MP: 100-[7]-[13]-[(6)+(12)-(5)]=67

    Equipaggiamento:
    Durlindan: La potente spada che la giovane usò anche in vita. Si tratta di una lama della lunghezza complessiva di 80cm (la lama ne occupa 65) nella quale sono incastonati alcuni zaffiri sul piatto e un grosso rubino ovale al termine dell'elsa, a forma di croce. L'impugnatura è in cristallo eccezionalmente resistente, molto maneggevole e non così pesante da risultare un problema per l'esperta guerriera, il suo ferrò splende come argento alla luce del sole. La leggenda vuole che tale spada, benedetta dagli dei, abbia estirpato decine di migliaia di Heartless nel corso dei pochi anni durante i quali è stata impugnata dalla paladina.

    Armatura leggera: Semplicemente i pezzi di armatura in ferro precedentemente descritti che proteggono alcune parti cruciali del suo corpo. Privi di qualsiasi incantamento, si limitano ad innalzare le sue difese contro gli attacchi fisici in nella zona del torace, dello stomaco e delle spalle.

    Abilità utilizzate:
    Saint Rise: Tecnica magica molto usata da Joan in particolare contro nemici volanti o per disturbare l'avversario. La attiva incanalando la luce nella sua arma che, stretta con entrambe le mani, viene utilizzata per mulinare un possente colpo dal basso verso l'alto, prestando attenzione a far partire il movimento con la lama che come minimo sfiori il terreno. In questo modo l'energia del colpo viene trasferita al pavimento e una scia luminosa si genera a terra, dalla forma tipicamente arcuata, lunga fino ad un massimo di 6 metri. Lungo tale linea avverranno potenti esplosioni di luce che si innalzeranno fino ad un massimo di 4 metri e che causeranno danni magici da esplosione, oltre a prendere la forma di una sottospecie di barriera. Tale barriera permanerà per due turni, impedendo al nemico di oltrepassarla senza subire danni (sia il danno da esplosione, sia quello derivante dalla barriera, sono di entità bassa come base).
    [Tecnica Magica – Consumo Medio – Mantenimento][Turni: 3/2 (mantenuta)][Turni: 2/2]

    Holy Faith: Tecnica che Joan sfruttava in guerra per ottenere il potere divino e continuare a combattere anche in situazione di difficoltà. Mormorando una breve litania, una preghiera al suo dio, il suo corpo verrà avvolto da una luce sacra, che non solo le donerà un potenziamento al parametro corpo (+30), ma la renderà anche momentaneamente insensibile al dolore.
    [Tecnica Fisica – Consumo Medio – Mantenibile][Turni 1/2]

     
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    Riesce a rialzarsi e girare verso la donna, continuando ad osservarla senza battere ciglio. Il respiro si è fatto più pesante, la spalla sinistra gli duole, per non parlare tutta la parte destra del corpo coperta di ustioni. Infine la donna parlò. Rimase stupito dalle parole di quest'ultima, che sembra volerlo incoraggiare, ma facendogli capire che non andrà lontano con il suo modo di pensare. Per un attimo sgrana gli occhi man mano che ascolta quelle parole, ed infine si acciglia, mostrando un'espressione cupa e seria, la solita, ma stavolta digrigna i denti per la rabbia.
    E sia! Eliminerò ogni ostacolo che mi si para davanti!
    Esclamò infine, approfittando del fatto che la donna non attaccò, anzi evocò una strana magia, si concentrò a sua volta, sollevando il pugno sinistro di fronte a se e stringerlo, facendo tremare il braccio per lo sforzo, mentre il sangue dovrebbe iniziare a fluire lungo tutti e quattro gli arti, facendo scorrere l'adrenalina per poter tonificare i propri muscoli e rendersi più veloce e agile nei propri movimenti di spostamento e attacco. Se fosse riuscito a potenziare tutti i suoi arti, rivolgerebbe il braccio destro, con l'arma in pugno, all'indietro verso il basso, torcendo il busto in senso orario e piegarlo un poco verso il basso, concentrando il proprio attacco per poterlo caricare, ed infine torcere il busto in senso anti-orario, mentre il braccio compierebbe un movimento rotatorio dal basso verso l'alto ed in avanti, cercando di compiere con la spada, ancora afferrata alla rovescia, un fendente dal basso verso l'alto. Il fendente, anche se semprerebbe innocuo, in realtà dovrebbe riservare una sorpresa, infatti il Ronin con gli aculeri sfrutterebbe il filo della lama e la propria velocità di esecuzione per poter tagliare l'aria stessa che si trova di fronte a se, creando un vuoto a forma di mezzaluna trasparente, dalla lunghezza di almeno 1 metro e lo spessore di 10 centimetri, perpendicolare al suolo. Esso non si limiterebbe solo a creare la mezzaluna, anzi la lancerebbe con una traiettoria rettilinea verso la donna, dritto sul seno destro di quest'ultima, cercando di sfruttare la trappola delle barriere per torcela contro di lei, in modo che la donna si possa spostare alla sua sinistra, a meno che non lo voglia parare. In entrambi i casi, dopo aver lanciato la mezzaluna, cercherebbe di piegare le ginocchia, portare il manico della lama vicino al petto, poggiando il palmo della mancina sulla base di essa, mentre tiene il braccio destro piegato con il gomito ad altezza della spalla e rivolto verso l'esterno. Ed infine cercherebbe di compiere un balzo in avanti distendendo le gambe, ad un'altezza che con la testa raggiunge almeno i 190 centimetri dal suolo, cercando di raggiungere la donna e allungare le braccia in avanti per poter compiere un affondo, tentando di centrare tra la spalla sinistra ed il torace della donna nel caso non si fosse spostata, ma se ella si dovrebbe spostare per schivare la mezzaluna, allora dovrebbe colpire la parte più interna del torace di lei, al di sopra dei seni, sfruttando lo spazio minimo che la donna abbia creato con le barriere, cercando di limitarle i movimenti, usando la stessa tattica di lei che ha utilizzato all'inizio, tentando di affondare la punta della lama nelle sue carni. Se fosse riuscito a colpirla, probabilmente la spalla sinistra gli farebbe male per lo sforzo, ma vuole metterci tutta la forza per affondare il più possibile la lama.

    Corpo (40) / Essenza (40) / Mente (40) / Concentrazione (60) / Destrezza (60+45=105) / Velocità (60+45=105)

    Salute Fisica: La parte destro del corpo, braccio, gamba, fianco e guancia, ha ricevuto danni da ustione di grado medio e mezzo, mentre la spalla sinistra ha ricevuto danni da botta di grado medio. Si trova un po' affatticato per il lungo combattimento e l'utilizzo di tecniche.
    Salute Mentale: Arrabbiato e determinato a fare sul serio per ferire Joan e concludere lo scontro il prima possibile
    MP: 73 [-16 -8 -8 +5] = 46

    Abilità:

    Trickmaster
    Esso si basa sull'agilità del personaggio. Essando piccolo ed esile, il personaggio si è allenato per essere un ottimo acrobata. Quindi è in grado di spostarsi, schivare e attaccare compiendo piroette, ruote, capriole e acrobazie di vario genere sia terrene che aeree senza giramenti di testa e con un perfetto controllo del baricentro del corpo, potendo stare benissimo su un semplice arto, indifferentemente tra un braccio o una gamba, su una superfice piccola, ma che possa reggere il proprio corpo e che possa poggiare una buona porzione della mano o del piede, se non addirittura su nemici particolarmente grossi e robusti che possano reggere il suo peso.
    Passiva Inferiore

    Quick Sword
    Il personaggio potenzia la propria agilità e abilità nell'utilizzare armi leggere.

    Il personaggio è in grado di aumentare la propria adrenalina negli arti superiori per potenziare la velocità di esecuzioni negli attacchi e parate con le armi leggere.
    Abilità Attiva.
    Categoria Potenziamento.
    Costo Base. Medio per 2 Turni
    Costo Mantenimento. Basso per 2 Turni
    Statistica: +45 Destrezza.
    1/2 Turni

    Speedmaster
    Il personaggio potenzia la propria velocità per spostamenti rapidi.

    Il personaggio è in grado di aumentare la propria adrenalina negli arti inferiori per potenziare la propria velocità di spostamento, in grado di compiere scatti veloci e distanze più lunghe per poter attaccare e schivare.
    Abilità Attiva.
    Categoria Potenziamento.
    Costo Base. Medio per 2 Turni
    Costo Mantenimento. Basso per 2 Turni
    Statistica: +45 Velocità.
    1/2 Turni

    Vuotofendente
    Il personaggio crea un vuoto d'aria che può colpire un avversario ad una certa distanza.

    Il personaggio è in grado di sfruttare perfettamente il filo della lama tagliente ed anche la propria maestria nell'utilizzarla tale da poter menare un fendente e tagliare l'aria creando un vuoto dalla forma di una mezzaluna trasparente, per via della deformazione dell'aria, lunga 1 metro e spessa 10 centimetri, in grado di colpire l'avversario entro una distanza massima di almeno 8 metri, creando danni da taglio. Se il colpo non andrà a segno o non impatterà contro nessuna superfice, esso si dissolverà.
    Abilità Attiva.
    Categoria Fisica.
    Costo. Basso
    Statistica: Destrezza VS Corpo



    Equipaggiamento:

    -Kuro no Shokan: Arma Ravvicinata. Si tratta di una wakizashi lunga complessivamente 80 centimetri, con 60 centimetri di lama. Il manico è avvolto da corde viola, la lama è leggermente ricurva e nera (considera l'arma un ricordo inseparabile).

    -Shoes: Accessorio (x1). Sono un paio di scarpe bianche con talloni neri, la linguetta è rossa, i bordi delle suole sono rosse, con la vernice graffiata per via dell'utilizzo e della longevità, divisa in due parti, tra tallone ed il resto della pianta del piede, e cinque fori giallo scuro sotto la pianta del piede.

    -Gloves: Accessorio (x1). Un paio di guanti bianchi con polsini rossi e neri.

    -Gold Ring: Accessorio (x4). Si tratta di anelli dorati usati come bracciali e cavigliere. Usati per puro stile decorativo.


    Il mio pg vuole sfruttare le barriere per ritorcere la trappola contro Joan, utilizzando al sua stessa tattica. Quindi cerca di potenziarsi gambe e braccia, per queste ultime cerca di mantenere il potenziamento attivato precedentemente, ed usare il Vuotofendente per cercare di colpire la parte destra del torace di Joan. Dopo aver usato l'ultima tecnica, cercherebbe di balzare addosso a Joan, intento a trafiggerla, nel caso non si spostasse dal primo attacco, tra la spalla sinistra ed il busto, altrimenti al centro del busto, la parte superiore dello sterno, nel caso la donna tenti di schivare, sfruttando i movimenti limitati della donna a causa delle barriere. Non ho voluto mettere la fine del balzo perché non so se l'attacco andrà a segno o no.


    Edited by FrankCastle1987 - 19/6/2017, 21:55
     
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    «E sia! Eliminerò ogni ostacolo che mi si para davanti!»
    Soddisfatta, Joan rinsaldò la presa sull'arma, preparandosi allo scontro. Un lungo e complesso movimento del braccio fu subito seguito da uno scatto, da un fendente dal basso verso l'alto. Per un istante la paladina non capì cosa fosse, ma presto la verità si fece chiara: l'aria era deformata, compressa in una forma innaturale, in una sorta di mezzaluna, di falce trasparente. Joan si spostò leggermente di lato, tentò di evitare il colpo, ma a una distanza così minuscola le fu impossibile schivare. L'attacco scalfì l'armatura che indossava, spaccandola, disegnando una sottile linea verticale su di essa. Caldo, un leggero rivolo di sangue scese dal petto, scivolando lungo i fianchi e bagnando il corpetto che indossava sotto la pettorina. Nessun dolore raggiunse la sua mente, nessuna fitta, solo fastidio, solo la sensazione della carne e della pelle squarciate, del taglio sottile che aveva scalfito il suo corpo. In un istante, Shadow si mosse in avanti, saltò, puntando al suo petto. Istintivamente Joan mosse Durlindan nel tentativo di deviare il colpo, già conscia del fatto che non ci sarebbe riuscita. Il clangore del metallo contro il metallo le fece tendere i muscoli di tutto il corpo, mentre l'armatura si deformava sotto la forza della spada di Shadow, piegandosi verso l'interno e premendo contro la carne, mozzandole momentaneamente il fiato. Veloce così com'era iniziata, l'offensiva del suo avversario terminò e il ricco posò di nuovo i piedi per terra esattamente di fronte a lei.
    Per un secondo accigliò lo sguardo, sorpresa da quel gesto, da quella follia. Non importava comunque. Rapida si ricompose e riprese fiato, mentre canalizzava l'energia.
    «Mi hai mostrato abbastanza.»
    Rapida abbassò Durlindan. La magia le rispose, scintille di luce iniziarono ad avvolgere la lama, stringendosi attorno a essa e avvolgendola in una membrana sottile, più preziosa e magnifica di qualunque gioiello esistesse nei mondi.
    Rapida, scattò. In meno di un istante aveva distrutto quel metro di distanza che la separava dal suo esaminando. La spada saettò verso l'alto, uno squarcio si sarebbe aperto nel petto del riccio se questi non avesse avuto la prontezza di riflessi per scansarsi immediatamente. Joan saltò, si elevò alta nel bosco, la spada stretta in pugno, la luce sacra che comandava splendente come un raggio di sole. Di nuovo attaccò. La lama calò simile ad un fulmine, accompagnata dal suo corpo. Avrebbe puntato a Shadow, a dove lo spadaccino si trovasse in quel momento, cercando di impalarlo dall'alto. Vi fosse riuscita o meno, la spada sarebbe comunque affondata con forza nel terreno, incuneandosi in esso in profondità. Meno di un secondo dopo la luce sarebbe finalmente esplosa, una colonna bianca che si sarebbe innalzata da sotto Shadow, ferendolo ed ustionandolo, ponendo, se tutto fosse andato bene, fine a quel duello.
    «Sei promosso.» Con un tono basso, la voce leggermente affaticata dalla tecnica, solo allora avrebbe ripreso a parlare. Lentamente, estrasse Durlindan dal terreno. Sentiva il sangue che continuava a colare viscido contro la pelle. «Sei pronto per affrontare i pericoli che ti attendono, per proseguire lungo la tua strada. Il Deep Dive e il mio Signore hanno riconosciuto il valore delle tue parole e della tua arma. Sii orgoglioso, in quanto pochi nel vasto universo possono vantarsene.»
    Con una sincera nota di orgoglio, concluse il discorso. Frammenti di luce iniziarono a disperdersi dalla sua figura, mentre il suo spirito iniziava a perdere corporeità e consistenza. Serena con se stessa, in pace, accettò di ritornare all'entità che l'aveva accolta dopo la morte. Per un ultimo istante gettò un'occhiata soddisfatta a Shadow.
    «Ti auguro di avere successo, Shadow e che le tenebre che si annidano nel tuo passato non possano mai avere la meglio su di te.»
    Silenziosamente, la sua figura scomparve del tutto, dissolvendosi in lucciole infinite. Solo l'eco della sua voce rimase per qualche istante, solo l'eco del suo augurio.

    Allora, non molto da dire. Joan non schiva nessuno dei tuoi attacchi, la distanza è troppo poca perché ci riesca e subisce il danno del primo, un basso, e una parte del danno del secondo, in quanto il tuo attacco viene bloccato dalla sua armatura. Detto ciò passa al contrattacco. Della tua scelta di non includere la fine del salto ne parleremo in sede di valutazione, ma come hai visto mi ha lasciato molte (troppe) libertà nel dire a che distanza ti fermi. Ricordati che le azioni del tuo personaggio sei sempre tu a gestirle. Il massimo che gli altri utenti possono fare è reagire ad esse, ma non controllarlo direttamente, di solito.
    Comunque, fai un ultimo post e poi passiamo alle valutazioni ^^


    Cor.110 |Ess.90 |Men.40 |Conc.50 |Vel.60 |Des.80

    Stato fisico: Danno basso da taglio dalla parte destra del petto fino al fianco destro. Danno basso da impatto al petto.
    Stato mentale: Soddisfatta del suo giudizio.
    MP: 100-[7]-[13]-[13]-[24-5]=48

    Equipaggiamento:
    Durlindan: La potente spada che la giovane usò anche in vita. Si tratta di una lama della lunghezza complessiva di 80cm (la lama ne occupa 65) nella quale sono incastonati alcuni zaffiri sul piatto e un grosso rubino ovale al termine dell'elsa, a forma di croce. L'impugnatura è in cristallo eccezionalmente resistente, molto maneggevole e non così pesante da risultare un problema per l'esperta guerriera, il suo ferrò splende come argento alla luce del sole. La leggenda vuole che tale spada, benedetta dagli dei, abbia estirpato decine di migliaia di Heartless nel corso dei pochi anni durante i quali è stata impugnata dalla paladina.

    Armatura leggera: Semplicemente i pezzi di armatura in ferro precedentemente descritti che proteggono alcune parti cruciali del suo corpo. Privi di qualsiasi incantamento, si limitano ad innalzare le sue difese contro gli attacchi fisici in nella zona del torace, dello stomaco e delle spalle.

    Abilità utilizzate:
    Saint Rise: Tecnica magica molto usata da Joan in particolare contro nemici volanti o per disturbare l'avversario. La attiva incanalando la luce nella sua arma che, stretta con entrambe le mani, viene utilizzata per mulinare un possente colpo dal basso verso l'alto, prestando attenzione a far partire il movimento con la lama che come minimo sfiori il terreno. In questo modo l'energia del colpo viene trasferita al pavimento e una scia luminosa si genera a terra, dalla forma tipicamente arcuata, lunga fino ad un massimo di 6 metri. Lungo tale linea avverranno potenti esplosioni di luce che si innalzeranno fino ad un massimo di 4 metri e che causeranno danni magici da esplosione, oltre a prendere la forma di una sottospecie di barriera. Tale barriera permanerà per due turni, impedendo al nemico di oltrepassarla senza subire danni (sia il danno da esplosione, sia quello derivante dalla barriera, sono di entità bassa come base).
    [Tecnica Magica – Consumo Medio – Mantenimento][Turni: 4/2(mantenuta)]

    Holy Faith: Tecnica che Joan sfruttava in guerra per ottenere il potere divino e continuare a combattere anche in situazione di difficoltà. Mormorando una breve litania, una preghiera al suo dio, il suo corpo verrà avvolto da una luce sacra, che non solo le donerà un potenziamento al parametro corpo (+30), ma la renderà anche momentaneamente insensibile al dolore.
    [Tecnica Fisica – Consumo Medio – Mantenibile][Turni 2/2]

    Purge: La più potente tecnica di Joan, picco della sua abilità di schermidore, consiste in una sequenza di tre colpi, di cui i primi due di natura fisica, l'ultimo di natura magica. Si prepara spostando tutto il peso e la forza sulle gambe e abbassando la spada. Da quella posizione, può eseguire uno scatto estremamente rapido (se il nemico si trova ad una distanza fino ad un massimo di 5 metri) al quale segue un potente fendente dal basso verso l'alto, portato insieme ad un salto che le permette di raggiungere circa i 3/4 metri di altezza. Da quella posizione, cala di nuovo con la spada perpendicolare al terreno, come se dovesse impalare il suo nemico dall'alto. In questo modo, anche qualora mancasse il bersaglio, conficcherebbe la sua spada nel terreno e, attraverso di essa, farebbe fluire il suo potere sacro nel suolo. Se il nemico si trova quindi entro un raggio di 5 metri, da sotto i suoi piedi si formerà, nel tempo di un secondo, una lama di luce alta 3 metri e larga 2, del tutto inconsistente come se fosse vera luce, che non provoca danni da taglio ma solo ustioni magiche di elemento luce. La potenza complessiva della tecnica è alta, ma ogni singolo colpo può provocare danni di entità solo bassa. Dopo l'utilizzo, inoltre, sono necessari alcuni secondi alla paladina per riprendersi dallo sforzo ed estrarre la spada dal terreno.
    [Tecnica Fisico/magica – Consumo Alto - Istantanea]

     
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    Il riccio riuscì a fendere l'aria, creando quella specie di mezzaluna, che prese alla sprovvista la donna, tanto che non riuscì a schivare l'attacco. In più il riccio colpì la donna con quell'affondo. Avvertì le due lame scontrarsi, le scintille apparire per lo sfreghio del metallo, ed anche la spalla sinistra dolergli per la pressione dell'affondo che ha compiuto. Atterrò in piedi di fronte alla donna, con la spada di fronte a se, mostrando il pugno, con la lama parallela al suolo e la punta rivolta verso la propria destra. La donna reagisce, mollando un fendente dal basso verso l'alto dopo aver utilizzato una strana magia. Cercherebbe di schivare l'attacco, tentando di compiere un salto all'indietro, di almeno 1 metro di distanza, arretrando per non essere colpito. Che fosse riuscito nel proprio intento o no, solleverebbe le iridi per osservare la donna compiere il balzo, intenta a trafiggerlo con la spada. Tenterebbe di compiere un'altro balzo all'indietro, sempre di 1 metro, cercando di schivare l'attacco, ma anche stavolta, se fosse stato colpito o no, il duello finirebbe, infatti non sapeva dell'attacco a sorpresa in quell'affondo. Sotto i suoi piedi apparirebbe una luce. Abbasserebbe lo sguardo sorpreso, ma non avrà il tempo di schivare, infatti viene investito e sbalzato verso l'alto da quella luce calda.
    AAAAAH!
    Urla per il dolore, compie un volo di almeno 3 metri, ed infine si accascia al suolo, sbattendo il petto e la guancia sinistra.
    URGH!
    Geme per altro dolore, la wakizashi gli sfugge dalla mano, mentre tutta la pelliccia e la pelle si trova ustionata. Digrigna i denti, lentamente cerca di sollevare lo sguardo verso Joan, risentito per il dolore ricevuto e la sconfitta. Ode i commenti di lei, rimanendo perplesso ed arrabbiato, ed infine osservare la donna svanire come era apparsa prima. Rimane da solo, rivolge lo sguardo verso la propria wakizashi, ed infine cercherebbe di allungare la destrorsa, come a volerla recuperare.
    I... Io... devo... diventare... più forte!
    La vista gli si appanna.
    D-Devo...
    Non finisce la frase, perde conoscenza. Lentamente gli occhi si socchiudono, il braccio destro si rilassa, accasciandosi a terra, insieme alla testa. Nonostante sia stato promosso dalla donna, ha perso. Ciò rimarrà impresso nella propria mente e nel proprio cuore. Lentamente intorno a lui tutto si deforma, iniziando ad oscurarsi, mentre il corpo del riccio brilla e svanisce in particelle di luce, insieme alla spada ed al mantello lasciato a terra. Quale sarà il destino del Ronin? Solo il tempo lo saprà dire.
     
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    »Il sentiero della redenzione

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    »Scrittura: Togliamoci subito il dente: la scrittura è in assoluto il tuo campo peggiore: errori ortografici, di sintassi e concordanza praticamente ovunque. Non rispetti la consecutio, usi i congiuntivi e i condizionali a sproposito, ci sono diverse frasi che ho dovuto rileggere più di due volte per capirne vagamente il senso. Mi dispiace, ma è oggettivamente un campo in cui non posso proprio darti la sufficienza. Non demoralizzarti, comunque: ho notato che più o meno il tuoi tempi di risposta si aggiravano al di sotto della giornata. Si tratta di tempi che potrebbero andare bene, se non commettessi errori, ma che in questo caso mi fanno pensare a una sorta di superficialità nello scrivere e correggere i tuoi post. Per tale motivo penso che, dedicando il giusto tempo a ogni post, leggendo e rileggendo come ti ho detto anche nel corso della quest e facendo attenzione agli errori, potresti mirare a voti ben più alti. Hai modo e possibilità di migliorare e hai la buona volontà di farlo, si vede anche da come mi contattavi in privato per chiedere consigli e avere delucidazioni riguardo la tua quest, non è dunque impossibile per te pensare di arrivare a punteggi ben più elevati di quello che troverai qui sotto. Basta solo del tempo in più. Non si tratta di un gdr play by chat come quelli a cui sei abituato, ma di un play by forum: i tempi sono più lenti, tutto scorre con velocità bassa, ma appunto per questi motivi ci si aspetta una cura e una bellezza dello scritto che, mi dispiace, non sono riuscito a trovare nel tuo lavoro. Tralasciando questo, vorrei farti notare alcune cose più in particolare che vanno a toccare il campo della strategia. Ho letto le descrizioni dei tuoi movimenti e ho capito, o almeno credo, che volessi tentare di essere più minuzioso e scrupoloso possibile nello scriverli; tuttavia, questa enorme quantità di particolari e movimenti non fa altro che rendere inutilmente più difficile la comprensione del testo e causare perplessità in chi legge e, spesso, anche piccoli fraintendimenti ed errori momentanei. E questo sfortunatamente è qualcosa che non è accettabile. Per il resto, leggi quello che ho scritto prima: rivedi la grammatica, scrivi con un vocabolario o internet accanto per vedere le coniugazioni dei verbi, rileggi, rileggi e rileggi. Se possibile trova un'altra persona che legga i tuoi testi e li corregga per te. Oltre a ciò, sempre se possibile, leggi anche dei libri, letteratura italiana o meno, quello che vuoi, amplia il tuo vocabolario, analizza come si destreggiano gli scrittori e i traduttori tra sintassi e lessico. Se hai la buona volontà e la voglia di impegnarti vedrai che i miglioramenti arriveranno.
    Sulla caratterizzazione, invece, non ho molto da dire: di sicuro è meglio della scrittura, ma è ancora lontana da poter essere definita eccellente. Il personaggio è buono, ha dei chiari obbiettivi in mente e si vede che hai già in mente un percorso per Shadow. Tenta solo di non farlo cadere nel banale e nel riutilizzato. Se vuoi ampliare la sua storia e la sua personalità puoi fare una quest autoconclusiva o libera con altri personaggi, se vuoi, a te la scelta.
    Ultima nota, questa volta personale, evita quando puoi di utilizzare nomi giapponesi o chiari riferimenti ad anime e manga: i personaggi del forum sono “persone reali”, non cartoni animati per quanto l'ambientazione e il setting siano tratti da un videgioco.


    »Voto: 5.0

    »Strategia: Probabilmente i campo migliore, ma non per questo privo di errori, ma andiamo con ordine. Come ho già scritto prima il fatto che le tue descrizioni sono TROPPO dettagliate, piene di particolari che confondono e tutto sommato non utili, influisce anche su questo campo. Andando più nel dettaglio c'è l'utilizzo del potenziamento nel primo turno in assoluto del combattimento in cui non hai fatto niente che mi ha fatto storcere un po' il naso, in quanto hai in poche parole sprecato metà della durata della tecnica. Nel secondo turno ti sei ripreso, niente di estremamente originale, movimenti forse un po' esagerati che mi hanno permesso di contrastare i tuoi attacchi, ma hai comunque tentato un'offensiva, per quanto non eccezionale. Nel terzo… non posso dire molto. Subisci e basta, in pratica. Ho letteralmente dovuto far sì che Joan stesse ferma e ti offrisse l'opportunità di attaccare. Nel quarto dimostri una parvenza di originalità -carina l'idea di utilizzare le barriere contro chi le ha evocate- che viene subito fatta evaporare dal tuo tentativo di andare a colpire con una spada una parte del corpo coperta di armatura. Nel senso, capisco quello che intendi fare, ma fossi stato un utente normale con un equipaggiamento comprato, l'armatura non si sarebbe ammaccata e il danno non sarebbe comunque passato. Non hai sfruttato al meglio le possibilità di Shadow. Capisco che il tuo personaggio è un personaggio improntato sulla velocità e destrezza, ma non ha abilità di attacco vere e proprie e quelle di supporto come i potenziamenti e tagliavento sarebbero potute essere utilizzate molto meglio. Non sottovalutare la potenza di tagliavento, in quanto lo puoi usare per compiere attacchi a sorpresa e chiudere velocemente le distanze con un possibile avversario, non dandogli il tempo di reagire. Non posso in tutta onestà darti una sufficienza piena in questo campo. Sebbene Joan sia un giudice abbastanza forte non hai sfruttato le tue possibilità e sei caduto in errori dovuti alla fretta, essendoti scordato del fatto che lei indossasse la sua armatura. Altra pessima cosa è l'avermi sempre lasciato la possibilità di decidere le distanze, questa mancanza è senza dubbio pesante e molto pericolosa per il tuo personaggio. Leggiti qualche quest, qualche combattimento con sotto valutazioni alte e impara da quelle. Anche qui con costanza e impegno non vedo perché non potresti migliorare. Nessuno, in fondo, è nato già bravo in questo campo: chi prima, chi dopo, chi tramite questo forum, chi tramite altri, abbiamo tutti iniziato dal basso.


    »Voto: 6.0

    »Lealtà: Ci sono diversi errori, primo fra tutti i movimenti esagerati che come ti avevo già detto in sede di correzione della scheda non sono minimamente giustificati dalla passiva inferiore: stai attento quando descrivi azioni e schivate. Non farti influenzare da film e anime, so che la tentazione è forte, ma in un gdr questo genere di azioni sono spesso considerate sleali e irrealistiche. In secondo luogo come hai calcolato i danni ricevuti dall'attacco di Joan. Sei stato leale a non schivarlo, ma ti sei confuso quando li hai dovuti attribuire: considerando lo scalare di potenza dovuto alle statistiche, quello da barriera sarebbe stato un medio più un basso, quello dell'esplosione, invece, un basso e mezzo. So che è complicato, quindi non andrò a penalizzare troppo su questo. Quello su cui andrò a penalizzare è su come hai considerato i danni nel post successivo, o, per meglio dire, come li hai ignorati. Se un basso può essere paragonato a un pugno debole o un graffio poco profondo, un medio è comunque il doppio di quello e tu hai scritto di aver subito un danno medio e un danno medio e mezzo e il dolore di due medi lo dovresti sentire, dovrebbe creare problemi nei movimenti e nelle azioni, sopratutto dopo aver utilizzato il 32% di energie (escluso il recupero) in un turno e il 32% è tanto, dovrebbe lasciare un minimo di spossatezza addosso al personaggio. “Minimi” problemi, certo, ma che comunque devi far notare e scrivere e descrivere.
    Oltre a ciò, nel penultimo post hai fatto un piccolo errore di multistrategia, ovvero quando hai detto che puntavi a un punto se Joan non avesse schivato il primo attacco, ma a un altro se avesse schivato il primo attacco. Anche questo lo considererò di meno in quanto si tratta di un concetto difficile da imparare e assimilare sin da quando si parte. Fai solo molta attenzione nelle prossime quest.
    Ultima cosa, nell'ultimo post saresti dovuto essere te a decidere se schivare o meno gli attacchi di Joan non dire “se fosse riuscito a schivarlo o meno”. L'avevo già scritto nelle note del post precedente: sei tu a decidere se riesci o meno a schivare un attacco del tuo avversario, sempre rispettando la lealtà e non sfociando nel Power Play. Tengo a precisare comunque, che anche con le tue statistiche superiori a Joan per quanto riguarda la velocità, non saresti comunque riuscito a schivarlo quest'attacco: si tratta di un'attiva a costo Alto che parte da un metro di distanza da te. Servirebbero differenze abissali, di più di 100 punti, non una differenza di 45 punti.
    Forse il voto qua sotto potrà sembrarti una cattiveria, ma io lo considero più come un incoraggiamento: continua, impegnati e vedrai il numeretto qui in basso salire di molto in poco tempo!


    »Voto: 5.5

    »Media: 5.5
    »Premi Ricevuti
    » AP: 6+2=8
    » Munny: 300+100=400
    » Energia: Shadow rimane a energia Bianca.


    A me vanno 5Ap e 250 Munny

     
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13 replies since 13/6/2017, 20:42   161 views
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