Testing Oneself in the Arena

Quest privata

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. AlexMockushin
        +1   -1
     
    .
    Avatar

    Now drink.

    Group
    C.S.C.
    Posts
    20,608
    Reputation
    +83

    Status
    Anonymous
    Adesso cosa diavolo stava facendo? Poteva capire l'indignazione che aveva provato alle sue parole, anche se il satiro aveva ancora dubbi su cosa il nano potesse definire con un "attentato alla sua vita", l'unica cosa che apparentemente poteva trasformarlo in un macellaio di altri individui... ma cos'era quella roba che aveva lanciato in un braciere? Filottete alzò un sopracciglio, preoccupato, quando l'oggetto non identificato cominciò a scoppiettare dentro alle fiamme, ma il suo interlocutore non si degnò neanche di dargli una spiegazione a riguardo, limitandosi a chiedergli cosa potesse dirgli sul torneo a cui si voleva iscrivere. Quindi quello era una specie di rituale per allontanare la sfortuna, o per darsi qualche possibilità in più nell'arena? Dannate differenze culturali, se quella roba che aveva lanciato nel fuoco avesse appestato il vestibolo, gli avrebbe fatto pagare i danni. In quel momento era solo fortunato che, prima della rabbia, un'altra emozione si era fatta strada nel petto del satiro: l'ilarità. Filottete tossì un paio di volte prima di lasciarsi sfuggire una risata divertita, che lo costrinse a portarsi la mancina sulla pancia, ma riuscì a fermarsi prima che quella reazione diventasse irrispettosa.
    «Ti servirà ben altro che pura fortuna, figliolo.» esordì l'allenatore degli eroi, massaggiandosi la schiena con un mezzo sorriso sul volto e gli occhi chiusi. Non voleva certo minare la sua fiducia o le sue credenze, ma la sorte aveva solo una piccola parte nelle vittorie tra quelle mura, e questo valeva anche di più per uno scontro tra due combattenti che, a colpo d'occhio, erano molto simili. A meno che quel Targack non avesse qualche asso nella manica, ma non avrebbe indagato: doveva liberarsi di ogni tentazione di poter essere di parte. «Non posso dirti molto su cosa affronterai nel torneo, altrimenti avresti un brutto vantaggio sui tuoi avversari.» continuò il satiro, cercando di raddrizarsi la schiena con qualche mugolio dolorante e alcuni scricchiolii tutt'altro che piacevoli «Il mio allievo si è iscritto senza sapere chi o cosa avrebbe affrontato, non sarebbe sportivo fare il contrario con te, ti pare?». A quel punto, sperava di essere stato abbastanza chiaro. Non si sarebbe messo a fare il doppio gioco, non avrebbe neanche detto al suo allievo che arma avesse il suo possibile avversario, quindi non avrebbe concesso quel lusso a Targack. Certo, nella sua testa aveva già una mezza idea su chi dei due avesse più possibilità di vincere, ma doveva ancora vedere di cos'era capace quel nuovo arrivato.
    «Comunque, non preoccuparti: oggi abbiamo degli Heartless che dovrebbero bastare giusto come riscaldamento, e tra un turno e l'altro le tue ferite verranno curate.», disse all'improvviso Filottete, dopo un "crack" finale della sua schiena, che sembrava aver lenito temporaneamente i suoi dolori. Almeno quello poteva dirglielo, sì; che razza di torneo sarebbe stato, se non avesse saputo neanche le regole più basilari? Non c'era molto altro da spiegare o da sapere, ora stava al nano decidere se voleva continuare e dirigersi verso il terreno sabbioso del Colosseo, o se tornare indietro da dov'era venuto. «Se la sfida ti alletta, aspetta qui, e tornerò per portarti nell'arena non appena il tuo avversario avrà finito il suo turno. Tocca a lui andare per primo.», concluse Filottete, zoppicante, mentre si dirigeva verso il corridoio buio che conduceva all'arena principale. Certo, la scelta era sua, ma il satiro aveva una mezza idea su quale sarebbe stata la decisione finale del suo interlocutore; e se aveva ragione, quando sarebbe tornato lo avrebbe ritrovato ancora lì.
     
    Top
    .
11 replies since 23/11/2016, 19:30   195 views
  Share  
.