Monkey Business: La mano nera

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  1. AlexMockushin
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    Forse era stato fin troppo ottimista. Non si era aspettato molto da quella sua richiesta, sapeva fin troppo bene che richiedere dei mercenari come rinforzi, soprattutto in meno di un giorno intero, sarebbe stata una scelta che, possibilmente, gli avrebbe fatto rimpiangere la sua esitazione nei giorni passati. Però, considerando che richiedere rinforzi dalla patria avrebbe richiesto troppo tempo, e soprattutto che non poteva permettersi di mandare altri soldati al macello, quella era la sua sola scelta. Sì, era abbastanza disperato da affidarsi a quella manica di scapestrati, perché non aveva altra scelta. Poteva solo sperare che quegli individui non si aggiungessero al conto dei cadaveri di quella notte.
    E, se doveva essere onesto, fino a quel momento le uniche difficoltà erano quelle dettate dalle... "teste calde" del gruppo. Per quanto quella creatura draconica fosse insolita, spaventosa per certi punti di vista, lui aveva avuto a che fare con dei pirati maledetti, che sotto la luce della Luna diventavano degli scheletri in decomposizione; non si sarebbe fatto intimorire tanto facilmente da un rettile gonfio di orgoglio. Tuttavia, allo stesso tempo, era certo di aver sentito un olezzo migliore proprio durante l'incontro con i pirati di Barbossa, che quando l'unico membro maschile di quel gruppo si mise a parlargli. Non sapeva se si stava riprendendo da una sbornia o se avesse mangiato del pesce avariato, ma l'alito di quel suo interlocutore gli causò un leggero conato, come quando si ritrovava a dover passare vicino a ciò che rimaneva delle bancarelle giù al porto. Almeno le teste di pesce avevano la cortesia di rimanere a terra, anziché lanciarsi sul suo naso. Ma, alito a parte, si era già ritrovato in una situazione del genere: aveva dovuto trattare con individui tutt'altro che amichevoli, e come minimo quella persona voleva soltanto sfotterlo come una sua vecchia conoscenza, quindi la soluzione era semplice. "Parley". Negoziazione. Se i problemi del suo interlocutore derivavano dalle decisioni che aveva preso riguardo il coprifuoco, allora la soluzione era il semplice baratto; se voleva una soluzione alle sue obiezioni più "costruttive", quell'individuo doveva semplicemente fare il suo lavoro. Una volta sterminata la minaccia, avrebbe potuto indugiare tranquillamente nei locali che aveva addocchiato, senza alcuna obiezione da parte di Norrington. Gli bastava solo che, prima, sfogasse la sua indignazione -e anche qualcos'altro- sui veri colpevoli.
    E, detto questo, il Commodoro si poteva ritenere fortunato ad aver risolto quelli che sembravano essere gli unici focolai di rivolta nati da quel quintetto. Il drago era tornato dalla sua "padrona", apparentemente imbarazzata per la sua scenata, quel buzzurro sembrava essere soddisfatto dalla risposta di Norrington, mentre le altre tre ragazze sembravano avere molto più autocontrollo. La giovane dai capelli corvini sembrava sollevata quanto il Commodoro dalla soluzione diplomatica che quest'ultimo aveva trovato, mentre la ragazza coi capelli scarlatti invece era più sorpresa di come la situazione si fosse risolta, e la bambina sembrava fremere per motivi che ancora non gli erano completamente chiari. Ma, sfortunatamente, questi furono gli ultimi problemi di cui l'uomo dovette preoccuparsi; perché, prima che potesse dare altre indicazioni, una serie di grida lontane raggiunse le sue orecchie. Provenivano chiaramente dalla cittadina, ma prima che potesse indovinare d'istinto le zone da cui arrivavano, uno dei suoi soldati, stringendo con forza il moschetto dotato di baionetta, corse nella sua direzione col fiato pesante.


    -Neanche un attimo di ritardo, vero?

    Norrington sussurrò quelle parole a denti stretti, chiaramente irritato, anzi, offeso dalla metodica puntualità che quelle creature mostravano per la terza notte di fila. Non c'era riposo per diavolo o santi, e nemmeno per un soldato che cercava di fare il suo lavoro. La sua unica consolazione era che, con l'apparizione dei loro bersagli, i mercenari non avrebbero dovuto perdere troppo tempo a vagare per le vie di Port Royal. Peccato che anche questo sollievo sarebbe stato sicuramente temporaneo, lo sentiva nelle budella. Proprio per questa ragione, Norrington si avvicinò a passo rapido al suo sottoposto, incontrandolo verso la fine del ponte che collegava quella parte del porto alla cittadina. Non diede neanche peso al fatto che, troppo preso dall'ansia e dalla fatica, quell'uomo non si degnò di rivolgergli un saluto militare; gli avrebbe dato una strigliata di capo in un momento più rilassato. I suoi presentimenti avevano priorità in quel frangente.

    -Co... Commodoro Norrington, signore! Gli Heartless sono tornati!

    -Nelle zone che avevamo predetto?

    Lo sguardo del Commodoro fu rigido, penetrante, e carico di un'orribile coscienza. Lo aveva pensato per i primi attacchi, e lo aveva temuto anche per quello attuale: per quanto gli Heartless fossero normalmente istintivi e crudi nelle loro azioni, gli ultimi attacchi erano fin troppo precisi. Nel primo e nel secondo giorno avevano assalito due zone completamente diverse della città, e non vi avevano più messo piede, come se stessero conquistando lentamente terreno per un obiettivo che ancora non gli era chiaro. E, come aveva temuto insieme al governatore, il suo sottoposto gli rivelò che i loro presentimenti erano fondati.

    -Sì, un gruppo più folto vicino alla distretto degli artigiani e alcuni nella zona nobiliare.

    A quelle parole, Norrington aggrottò lo sguardo e trattenne un pesante sospiro con un certo sforzo di volontà; da quando era arrivato in quella cittadina, gli scenari peggiori non tardavano ad avverarsi. Prima erano stati attaccati i luoghi di svago più comuni e il porto, successivamente i quartieri più malfamati e le abitazioni dei cittadini comuni... quel piano era tanto semplice quanto sadico. Chiunque stesse pianificando quegli assalti, purtroppo, stava cercando di colpire lo spirito di quella cittadina.

    -Vai a radunare un piccolo plotone nella guarnigione e portalo qui, avrò delle indicazioni per loro.

    Il soldato non aspettò neanche un attimo per eseguire quell'ordine, e si congedò degnando finalmente il suo superiore di un saluto militare, riprendendo la sua corsa in direzione del bastione. Norrington non aveva più tempo per pianificare il da farsi, poteva solo cercare di trovare una soluzione con il poco che aveva tra le mani, e doveva fare in modo che funzionasse. Con questi pensieri in mente, il Commodoro tornò dai mercenari con un sospiro...

    -Avrei preferito che la situazione fosse meno... grave di così, ma dovrò chiedervi di mettervi al lavoro immediatamente. Come probabilmente avrete sentito da quel soldato, i vostri obiettivi sono prevalentemente in due zone. Il "gentiluomo", la ragazza dai capelli scarlatti e la signorina col drago...

    Probabilmente era stato fin troppo gentile a definire quella specie di barbone come un gentiluomo, e non solo per l'ovvia attrazione che sembrava provare verso quasi tutte le sue colleghe più giovani, non solo perché si era mostrato ben poco educato nei suoi confronti... ma anche perché, almeno, poteva presentarsi in maniera meno sciatta. Tuttavia, a quel punto non importavano più le sue impressioni, i suoi dubbi o i pregiudizi; quelle persone avevano risposto alla sua richiesta, e adesso poteva solo pregare che avessero le spalle abbastanza robuste per resistere alla pressione di quell'emergenza.
    L'uomo esitò giusto per un attimo a dare il suo ordine, quel poco che gli serviva per partorire una mezza strategia che si basasse sulle persone a sua disposizione. Non poteva perdere tempo a dargli indicazioni precise, ma non li avrebbe lasciati neanche a mani vuote.


    -... Voi andrete nel distretto degli artigiani. Si trova parallelo alla costa, e se avete difficoltà a trovare la strada per le vie della cittadina, cercate delle colonne di fumo, così vi dirigerete verso le botteghe dei fabbri. Dovrebbe essere il modo più semplice per orientarvi.

    Sì, quella poteva essere la scelta più saggia con quel primo gruppo. Nessuno di quei tre gli dava l'impressione di avere molta esperienza in combattimento, nessuno di loro gli dava quella sensazione a dirla tutta, ma poteva farsi una mezza idea delle loro capacità dalle loro armi e il loro aspetto. La soldatessa aveva quel suo compagno spettrale e un fisico apparentemente atletico, l'altra ragazza sembrava abbastanza in forma da gestire il combattimento a medio raggio e portava una spada, e infine quel tizio sembrava semplicemente una massa di muscoli che avrebbe volentieri preso gli Heartless a testate. Di conseguenza, se avessero lavorato insieme, si sarebbero potuti muovere senza troppi problemi tra le strada più larghe di quel distretto, e non avrebbero rischiato di trovarsi in difficoltà se li avessero spinti in un angolo. E, vista la sua decisione, le ultime due signorine avevano una sola destinazione, per principio di eliminazione.

    -La signorina più giovane e quella con la sciarpa andranno verso la zona nobiliare, la troverete in cima alla collina, tutto ciò che dovete fare è cercare le strade che si arrampicano verso l'alto. Ora andate, abbiamo tutti il nostro dovere da compiere.

    Le case dei nobili avevano cespugli, alberi e altri "ostacoli" che potevano tornare utili per quelle due ragazzine, specialmente per la bambina. Gli sembravano più maghe che altro, quindi si sarebbero trovate a loro agio in uno spazio più aperto, che potevano manipolare a loro piacimento... e se le cose non fossero state così, allora non sapeva se fidarsi più del suo istinto strategico.
    Infine, con quell'ultima frase, il Commodoro Norrington fece per avvicinarsi alla fortezza, preparandosi così all'arrivo delle sue truppe, ma prima che potesse dare completamente le spalle ai suoi dipendenti, l'uomo si bloccò sui suoi passi. Diede solo un'ultima occhiata al quintetto, sempre col solito sguardo austero, tenendo le mani strette dietro la propria schiena, e con un pizzico di rimorso per essersi mostrato più cafone di quanto si meritassero.


    -... Cercate solo di tornare per il vostro compenso. Avrò bisogno dei vostri nomi per ringraziarvi, in caso di successo.

    CITAZIONE
    Ok, da questo post in poi sarete ufficialmente divisi in due gruppi: il primo composto da Skorr'latheim, Sheil'heit e Ayleia, il secondo da Egeria e Flan. Nel vostro prossimo post dovrete semplicemente descrivere il vostro breve viaggio verso le due zone della città che vi ha indicato Norrington, così possiamo tirare fuori qualche interazione tra i singoli gruppi. Dal mio prossimo post passeremo allo scontro autoconclusivo, ma per adesso potete chiaccherare liberamente tra voi, e se avete domande potete sempre far riferimento alla discussione apposita in area quest o in privato, andate in pace figlioli.
     
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54 replies since 16/2/2016, 19:08   1393 views
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