Inseguire un sogno

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    parlato
    "pensato"
    e per gli altri virgolette e grassetto degli altri colori con lo stesso schema


    Zakan si era ormai addormentato da un bel pezzo, li disteso sulla coperta distesa sul pavimento metallico della navetta che lo avrebbe portato lontano dal suo mondo natale, al buio li nella stanzetta dove aveva trovato posto... Non aveva affatto tardato il sonno dal prendere sopravvento su di lui, così che adesso la sua mente non era più li, e per quanto durante i sogni e nell'immaginazione del proprio subconscio si possa divagare, addirittura viaggiare, tutto ciò era ancora diverso da quanto avrebbe sperimentato quella sera la lucertola umanoide.

    Correva, non avrebbe saputo rammentare le circostanze in cui tutto aveva avuto inizio, ma sapeva che doveva correre, Zakan stava inseguendo una sagoma che continuava a spostarsi velocemente oltre le frasche in quel muro di vegetazione fitta e intricata che costituiva la giungla tutta intorno a lui, tutto ciò gli era familiare, infatti stava facendo niente di meno di quello che spesse volte faceva con suo fratello, Itzal, sicuramente era lui quell'ombra nera che continuava a sfuggirgli avanzando agilmente in quel mare di ostacoli... tanto che Zakan stesso non riusciva proprio a raggiungerlo, ma sapeva che il gioco era proprio questo, infatti sul suo muso coperto di scaglie verdi, la sua espressione era divertita ed i suoi occhi concentrati, sapeva di non potersi permettere il lusso di perderlo di vista, e così non rallentò... molti tronchi di alberi e radici ostacolavano il percorso, così lui nel suo correre doveva continuamente muoversi, continuamente spostarsi e schivare ai lati, abbassarsi e saltare pezzi di legno marcio caduti ed ormai vittima del sottobosco, oppure addirittura mirare ai rami più in alto ed inseguire suo fratello saltando sui rami più bassi degli alberi per non finire in arbusti e cespugli che lo avrebbero rallentato anche di più.

    Non avrebbe saputo dire da quanto tempo le cose stavano andando avanti così, la luce del giorno continuava a filtrare attraverso il tetto naturale di quella giungla così ricca di vita, piena di rumori di versi, uccelli, animali, insetti, l'acqua di piccoli e timidi ruscelli in mezzo alle rocce coperte di muschio... potevano essere minuti, come anche ore... Zakan non aveva timore ad avventurarsi così in quell'ambiente, si sentiva a casa, ed anche se tutto sembrava così impervio ed intricato, lui poteva vedere come per istinto la via da seguire per continuare a stare dietro a quella sagoma a decine di metri, senza però riuscire a raggiungerla, per quanto si stesse sforzando, infine.. come all'improvviso l'ombra che lui era convinto fosse Itzal saltò molto più in alto di quanto si aspettasse, spiccando balzi velocissimi e a dir poco incredibili sui tronchi degli alberi sparendo in un attimo dalla sua vista uh?!.. sorpreso Zakan si dovette fermare... ansimante ed anche un pò affaticato restò a prendere fiato, mentre con gli occhi scrutava in quel muro verde scuro, alla ricerca di movimenti, scatti improvvisi, niente... concentrato attese diversi secondi di udire qualche suono che potesse segnalargli la presenza di suo fratello anche senza il bisogno di localizzarlo con lo sguardo, almeno per poter riprendere a muoversi, o lo avrebbe perso, se lo sentì... ed ebbe timore.
    Non avendo quindi nessun indizio riprese a muoversi, la natura attorno a lui continuava a mandare tutti i suoi richiami, potè udire il canto di pappagalli e il verso di scimmie in lontananza, ma nemmeno un fruscio, sembrava che chi stava inseguendo fosse del tutto sparito, e così prese a camminare, l'ibrido, un pò somigliante ad un essere umano, con due braccia e due gambe, bipede... e un pò ad una grande lucertola, con due code che lo seguivano muovendosi placidamente regolandosi al suo passo, tre dita per zampa ed artigli, un manto di scaglie verdi come la vegetazione che lo circondava, quasi arancione sotto il mento e fino all'addome sul davanti del suo corpo asciutto e non tanto alto, un essere piuttosto leggero e scattante, i suoi occhi gialli ben incastonati su un muso leggermente affusolato ed incorniciato da capelli lunghi verdi abbastanza scompigliati da star bene su una figura selvaggia come la sua, indossava un paio di pantaloni blu e un foulard rosso legato al collo, che ora andò a sfiorare con la mano mentre procedeva con andatura tranquilla e con occhio attento... che però scese a guardare il tessuto di quel capo, che ogni volta gli ricordava la figura che perennemente inseguiva cercando di raggiungere Itzal... dove sei? si domandò.

    Continuò a camminare ancora per qualche minuto, passo dopo passo su quel terreno umido e a tratti un pò molliccio, a volte incontrava il tronco di un albero che tempo fa doveva esser caduto, così senza troppi pensieri lo scavalcava, altrimenti di tanto in tanto i rami scendevano con le loro ingombranti frasche a quasi bloccargli il passaggio, così che deviando cercava un punto per passare, e magari doveva chinarsi e farsi spazio con le zampe per riuscirci... quando incontrò un passaggio bloccato si trovò un pò più in difficoltà, alberi dal diametro notevole gli si paravano di fronte, ed i loro rami erano troppo fitti per trovarvi un varco, Zakan non sapeva nemmeno se suo fratello fosse andato da quella parte, eppure sentiva che doveva andare avanti, il suo sguardo fu poi attirato da una grosso buco nel legno di un tronco, forse l'incavo fra due radici, scavato ulteriormente dalle intemperie e dagli insetti, l'essere dalle verdi sembianze annusò l'aria che ne usciva... quindi attirato da quel pertugio vi si avvicinò, e piegatosi riuscì ad entrarvi, sembrava esserci alcuni metri più in la un uscita... e fu quando la raggiunse che ne restò davvero sorpreso.

    Uh? dove sono finito adesso? esclamò lui, uscendo e notando subito che la luce era scemata di molto, era buio infatti, pure la foresta aveva come cambiato aspetto rispetto a prima, l'aria aveva un odore di marcio e di stantio, mentre invece le piante e la vegetazione rigogliosa che lui conosceva qui era totalmente marcescente e fiacca, come se la luce non fosse arrivata da chissà quanto tempo a baciare quelle povere piante sofferenti, la nebbia copriva con un alone il resto, oscurando e rendendo tutto molto ovattato e velato dietro un muro misterioso, Zakan con un'espressione sia curiosa, sia un pò preoccupata continuò ad avventurarsi, camminando lentamente, sul terreno leggermente in discesa che sembrava condurre ad un piccolo avvallamento davanti a lui, man mano che le sue orecchie prestavano ascolto ai passi che lui stesso faceva, a sorprenderlo fu pure la rarità con cui sentiva un uccello cantare, o un animale fare un rumore in mezzo alla boscaglia... era come se tutto fosse morto, oppure avesse tale paura di morire da restare immobile, un atmosfera piuttosto tetra e pericolosa... tuttavia Zakan non avvertiva pericoli intorno a se, e anche se i suoi sensi gli dicevano il contrario, non riusciva proprio a sentirsi minacciato in qualche misura li... arrivò fino al fondo, e si bloccò quando nell'ombra provocata dal grande masso che aveva davanti, contro il pendio, notò l'alta sagoma di suo fratello Itzal! eccoti ti ho trovato finalmente! esclamò contento, fece un passo avanti, l'altro si voltò, lo fissò e gli si rivolse con un tono freddo e distaccato, anche se Zakan non riusciva a vederlo a motivo dell'oscurità in cui era avvolto, potè sentire come un macigno sulle sue spalle il suo sguardo perentorio e severo, si bloccò.

    Cosa sei venuto a fare?

    ... uh.. ecco, ti ho cercato per ridarti questo, ora che ti ho trovato io... rispose Zakan un pò interdetto, sollevando una zampa sul punto di slegarsi il foulard

    e poi, chi sei tu?

    ... come chi sono? Itzal, non riconosci più tuo fratello? sono io Zakan!! fece adesso quasi arrabbiandosi, mostrando frustrazione e indicandosi con le braccia, ancora speranzoso, fece un altro passo avanti, ma fu subito fermato da un occhiata gelida e penetrante come un fulmine che i due occhi gialli, accesi come tizzoni nel buio gli vennero rivolti da quella figura, che per la prima volta, gli faceva paura

    fratello? non ricordo di avere mostri nella mia famiglia... a quel punto spalancò anche di più i suoi occhi, e le sue pupille si restrinsero fino a diventare due fessure, Zakan provò improvviso orrore e terrore, non riuscendo più a muoversi, se non tremando, ne a distogliere lo sguardo da quegli occhi terribili che parevano urlargli nelle orecchie cose terribili ed impronunciabili, la consapevolezza che le sue parole fossero vere gli tolsero la terra di sotto i piedi... infine ormai preda del terrore si sentì sprofondare, e sia la foresta, sia la presunta immagine di suo fratello scomparirono allontanandosi, lasciando che Zakan affondasse in un mare di sangue che lo sommerse completamente, fino a che tutto non divenne nero per il buio.


    Gyaaa!! si alzò di soprassalto da terra, Zakan preda di un respiro a dir poco affannoso ed un espressione a dir poco sconvolta, incredulo si guardò attorno, accorgendosi di essere seduto in mezzo al polveroso ring che ricordava stare sul suo pianeta, ampio e spazioso, in piano e con un leggero strato di sabbia/polvere a terra, con quattro torce accese e dalla viva fiamma zampillante ai quattro angoli, tutto il resto era nero più della notte.
    anf anf anf.. ehhh... meno male, era solo un sogno... esalò ancora ansimante, mentre cercava di calmarsi, e pure di alzarsi, visto che non era più il caso di dormire, così si sollevò con le zampe anteriori ed una volta su si prese qualche attimo per guardarsi attorno hey, ma che razza di posto sarebbe questo? eppure sono più che sicuro di essermi ricordato di salirci sulla nave! e si, per un attimo gli venne il dubbio, ma portandosi la zampa vicino alla bocca e con fare pensoso gli ci volle abbastanza poco per concludere che non poteva essersi sbagliato (ma nessuna precauzione è mai buona abbastanza, si sa)... il problema non era risolto però, e quindi con una smorfia continuò a cercare qualche punto di riferimento attorno a se, ma a parte il ring non ve n'era nessuno!
    humpf! si grattò la nuca con fare indeciso e adesso come faccio?

    @_@ ok non credevo di farcela a finire di scrivere... ma sembra che ce l'abbia fatta alla fine XD ook, adesso viene la parte in cui faccio qualche bella figura di M con qualche errore enorme subito alla prima quest u.u sperando in bene, mi rimetto alla vostra clemenza XD
     
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    Wayward son


    La massiccia figura era discesa lentamente, fluttuando, come facevano tutti. E come tutti, non si era neanche resa conto di aver perso conoscenza. Si era avvicinato lentamente a quel mondo fittizio, gli occhi chiusi, la coscienza sopita.
    Non appena un piede toccò terra, tutto prese forma; tutto si adeguò alla sua volontà, ai suoi ricordi...

    Tutto divenne sottile illusione.

    Fu allora che la figura aprì gli occhi, uscendo prepotentemente dal lasso di tempo d’oblio che divide l’assopimento dal sogno. Ma quello in cui si svegliò non era un sogno qualunque. Quello era il SUO sogno. Un sogno di prove e di domande, di ricerche e di risposte.

    Dove sei, Zakan?
    Cosa stai cercando?


    Ricordi gioiosi che sfociano nel buio, foreste rigogliose che marciscono.
    E infine, un ring. Un campo di battaglia, come se la sua anima, il suo cuore, forse, lo sapesse già.
    In ogni piccola cosa, ogni aspetto della vita,
    Bene e Male, luce ed ombra si confrontano sempre.

    Il figlio della foresta non capiva, non capiva esattamente come tutti gli altri. Non capiva il significato dei sogni generati dal suo stesso Io.
    Ma il Deep Dive non deve essere capito.

    Così tanto da fare…

    La Voce sembrò provenire da ogni e nessun luogo.
    Attorno a sé, l’ultimo chiamato al Deep Dive vide la sua realtà, il suo cammino di prove e di domande, distorcersi per qualche secondo, ondeggiare; divenire etereo per poi tornare alla normalità. Quasi come se fosse niente più che un illusione.


    ... Così poco tempo… Fai con calma. La porta e ancora chiusa.

    Il ring sembrò sembrò tremare, le torce ondeggiarono creando distorti giochi di luce. E la Voce si faceva più forte, più insistente.
    L’Eco riverberava.

    Parlami di te. Racconta.

    Dietro di lui, l’ombra di Zakan proiettata dal fuoco sembrò farsi più lunga, più viva.
    E intanto l'eco della Voce tornava, si sovrapponeva a se stesso in un mix di suoni ed illusioni, di voci e sussurri.

    …Racconta
    Racconta…
    La Porta è ancora chiusa

    CITAZIONE
    Note: Primo post molto "standard", com'è del resto mia abitudine. Dal prossimo, si comincia a ruolare sul serio, anche da parte mia. Per chiarezza, dato che il post è come al solito molto poco chiaro in quanto a distinzione tra "parlato" e "narrato", le uniche parole che Zakan sente sono quelle scritte in bianco.
    E bhe, che dire? Buon divertimento!^^


     
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    Più Zakan si guardava attorno, con quell'espressione di incomprensione, di fastidioso dubbio, più sentiva che doveva esserci qualcosa di veramente strano in atto, in fondo... era sicurissimo di essersi imbarcato quel giorno, perciò non poteva essere veramente sul ring che lui conosceva, quello che lui ricordava così bene e proprio in quel modo, con le torce già accese come ad attendere i suoi sfidanti, il loro incontro.
    Non c'era molto su cui puntare lo sguardo a dire il vero, per la lucertola non restava molto da osservare, più che il ragionamento, era l'istinto a farlo pensare ed a suggerirgli che tutto ciò non doveva essere reale, per quanto in realtà lo sembrasse, per quanto in realtà pure il leggero strato di sabbia sotto le sue zampe sembrasse vero e... familiare, l'aveva calpestato così tante volte, gli ricordò i bei momenti, e pure quelli brutti trascorsi li sopra... da un certo punto di vista era contento di essersi svegliato dal brutto incubo di poco fa, lieto che ora sembrasse tutto ormai alle spalle.

    La realtà ancora sfuggiva alla sua mente, la cosa lo fece sbuffare con un che di buffo, mentre riabbassava quella zampa e con un paio di passi in avanti poggiò entrambe contro i fianchi, alzando lo sguardo verso il nero pece che lo sovrastava dove si va?... domande insolute e pensieri rivolti al vento inesistente di quella stanza nel vuoto, infine, come da molto vicino, o da molto lontano una voce, tutt'attorno a lui o da un sol luogo, difficilmente l'avrebbe saputo stabilire, girò il capo, mosse le iridi, scompose quella sua posa tranquilla e forse un pò seccata di quella situazione apparentemente senza via d'uscita... cercò la voce, tanto enigmatica, quanto magnetica e misteriosa, stranamente, non se ne sentì minacciato, il suo istinto era sempre molto fine su questo, per proteggerlo da ciò che lo minacciava... non questa volta, sebbene dal vuoto e dal nulla attorno a se, come un vento impalpabile gli arrivarono quelle parole

    CITAZIONE
    Così tanto da fare…

    guardandosi attorno con un'espressione di mista curiosità e sconcerto notò come tutto quanto si fece più distorto, improvvisamente etereo e inconsistente a tratti, dandogli quasi l'impressione che la sua vista fosse in qualche modo ingannata, sfocata forse, no... sentiva che non si trattava del suo senso visivo, quanto più del suo ambiente circostante ad essere li ma, al contempo forse a non esserci... un'illusione, o un sogno, restò in silenzio mentre digeriva questo... e le nuove parole che vennero ad accarezzarlo con neutra pace, portandolo nuovamente a voltarsi, così da guardare l'oscurità circostante... attonito "fare... cosa?"

    CITAZIONE
    ... Così poco tempo… Fai con calma. La porta e ancora chiusa.

    sentì il tremore del ring, vero che fosse o meno, guardò a terra, poi le rialzò quelle iridi gialle, nervoso di code e movimenti mentre seguì il baluginio dell'illuminazione fornita dalle torce accese farsi più strano, la fiamma mossa come da una brezza che non percepì sulla pelle squamosa, facendo danzare luci e ombre attorno a lui in maniera suggestiva... "quale porta?" amplificando forse anche i rumori, la voce, il suo eco che insisteva come a rimarcare le sue parole così che Zakan desse loro importanza... le avesse capite o meno, strinse un pò i denti un pò infastidito da quel sovrapporsi di voce ed eco, capendo comunque le sue parole.

    CITAZIONE
    Parlami di te. Racconta.

    e adesso? non era così sicuro di cosa dovesse fare, non si rese conto il ragazzo rettile del crescere della propria ombra alle proprie spalle, o semplicemente non era cosa a cui dare attenzione, tanto più mentre si trovava ad affrontare un simile enigma, nonostante quella voce non fosse allarmante, tutto si poteva dire tranne che fosse chiara e cristallina... si chiese cosa significasse tutto ciò, e se dovesse davvero darle ascolto che cosa dovrei raccontare?! non trattenne il proprio cuore dal fargli alzare la voce al nulla, perplesso...
    In tutta risposta la voce si fece più assillante, circondandolo, in un assedio quasi martellante, spingendolo a raccontare, ricordandogli che la porta era ancora chiusa, strappandogli una smorfia perchè non comprendeva appieno cosa chiunque fosse a parlargli volesse da lui, e perchè.

    Strinse dunque gli occhi, alzando le due zampe alla testa, arruffandosi i capelli lunghi già trasandati di loro con nervosismo ed un ringhio sommesso hr..un pò irritato per tutto quel mal di mare di illusioni, riverberi e suoni piccoli e grandi, vicini e lontani, dunque esplose scattando giù con le braccia, stringendo i pugni ed alzando la voce per coprire tutto il resto e fissando l'oscurità seccato e va bene! basta ho capito che diamine!! respirò a pieni polmoni mentre dava libero sfogo a quel divertente stato d'animo un pò frustrato e stufo, calmandosi dopo alcuni secondi e sciogliendo le dita serrate a pugno, alzando le braccia per incrociarle, e poggiando il peso su una delle due leve inferiori assunse un'espressione di gran sollievo non sentendo più quel marasma di voci una sopra l'altra di prima.

    uff... certo che sei insistente... aggiunse ora bello pacato muovendo placidamente le due code dietro a se, il suo sguardo si stabilizzò più o meno ad altezza se stesso, rivolto davanti a se, posa abbastanza sciolta adesso, rilassata, ma ancora il suo muso mostrava i suoi dubbi su ciò che aveva appena sentito hmmm.. vediamo, cosa dovrei raccontare... esordì pensoso e facendogli per un secondo schizzare lo sguardo all'insù, nonchè sollevare una zampa avvicinando un dito artigliato al mento be, mi chiamo Zakan, e.. finalmente che ho superato la prova, posso partire e cercare Itzal.. sai, lui è mio fratello, e non vedo proprio l'ora di trovarlo! trovando le parole, trovò anche il buon umore, con cui si spiegò particolarmente fiducioso e ottimista, un pò ingenuo forse, sorridendo annuì alle sue stesse parole, sciogliendo finalmente le braccia, e questa volta intento con quel suo carattere socievole a rivolgersi lui alla voce, con fare totalmente confidenziale oh, piacere comunque... tu invece chi sei? e... magari, dove sei? ... non si vede niente qui, non sento nemmeno il tuo odore ed annusando l'aria qualche volta ne diede conferma, ne ai lati, ne di fronte a se, la cosa lo rese perplesso... per poi fargli ricordare un particolare estremamente importante, e... che lo fece un pelo sobbalzare, anche la sua voce fu contagiata dall'emozione di quella rivelazione improvvisa oh, giusto! è vero, sicuramente è perchè tutto questo non sta succedendo veramente mh mh.. sto ancora sognando non è così? ehm... voce invisibile? annuì convinto ed anche lieto di non trovarsi completamente in un vicolo cieco, forse anche lui aveva speranza di capirci qualcosa e... azzardò alla fine al chiamare quell'entità in quel modo solamente perchè non ne conosceva ancora il nome

    ok :) tanto anche io devo davvero prender la mano a ruolare il lucertolino ^^" ogni volta le prime giocate mi sento così impacciato...
     
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    I A M J U D G M E N T


    Alle parole di Zakan il ring tremò di nuovo, come in risposta. Le fiaccole tornarono a vibrare selvaggiamente, polvere e calcinaccio piovvero a fiumi dal soffitto. Era il momento. Le domande fondamentali erano state poste, ritenute giuste, date. Era il momento che la Voce lasciasse spazio al Giudice.

    «Non hai superato nessuna prova, Zakan.»

    La voce, voce di donna, proveniva dalle spalle del giovane, dalla parte opposta del ring. Era ferma e composta, quasi formale. La voce di una guerriera. Di una paladina.
    Joan aspettò il tempo necessario perché Zakan si voltasse verso di lei. Di fronte a sé, il giovane avrebbe trovato una donna alta, dal fisico prestante e lunghi capelli biondi. Gli occhi color smeraldo, catalizzatori di un viso scolpito nell'avorio, erano puntati su di lui con fermezza. I suoi abiti erano indubbiamente abiti da battaglia. Stivali alti, mantello, corpetto in cuoio circondato da due cinture che reggevano una lunga spada; una lunga, elegante spada, decorata, nel cuore dell'elsa, da una preziosa e scintillante gemma rossa. La spada e l'abbigliamento di una nobile guerriera.

    «Non ancora, almeno. La vera prova, quella che segnerà il resto della tua esistenza, comincia solo adesso.»

    Pur nell'apparente freddezza delle parole, Joan no poteva mai fare a meno di instillare le proprie parole di un pizzico di apprensione. Quel ragazzo... non sembrava affatto pronto ad una prova come quella del Deep Dive. Il suo cuore era ancora ingenuo, incapace di rispondere davvero alle domande che gli erano state poste.
    Scosse lievemente la testa, lasciando andare un sospiro. No, non doveva dubitare della Voce. Se Zakan era in quel luogo, quel giorno, era perché la Voce vi aveva visto qualcosa. Scoprire cosa, ora, stava solo a lei. A lei stava giudicarlo.

    «Ora non pensare a chi ti ha convocato qui. La sua esistenza va al di là della tua comprensione, così come la natura stessa di questo posto. Non esiste nel modo in cui gli esseri mortali sono abituati a pensare. Non puoi interagire direttamente con lui. Inoltre...»

    Joan pose la mano all'elsa di Durlindan, lentamente, stringendola con delicatezza. Quel ragazzo non era nemmeno armato. Si sarebbe davvero dimostrato in grado di sopportare una battaglia?

    «Questo non è soltanto un sogno. Siamo in una dimensione di mezzo, a metà tra coscienza e incoscienza. Un Dominio che nessuno può raggiungere da solo, destinato solo a pochi eletti. Il motivo per cui sei qui, Zakan... è perché io possa metterti alla prova. Mettere alla prova la tua risoluzione.»

    Detto questo, Durlindan scivolò fuori dall'elsa senza un rumore, accompagnata dalla perfezione dei fluidi gesti di Joan; la lama della spada leggendaria, lucente come un diamante, rifletteva le fiamme ai quattro angoli del ring, apparendo quasi in fiamme. Fiamme che cominciavano a bruciare anche negli occhi smeraldo della paladina.

    Le tue parole sono state superficiali, ma non ha importanza. Se vuoi aggiungere qualcosa, sei libero di farlo. Ma in questo luogo, sono le tue azioni che trasmettono la più sincera onestà. Battiti con me, Zakan.

    Quest'oggi, io sono il tuo avversario.

    SONO JOAN, IL GIUDIZIO


    CITAZIONE
    Note: Ora si comincia a fare sul serio. Non post ancora lo stato di battaglia di Joan poiché, a tutti gli effetti, lo scontro non è ancora iniziato. Sta a te decidere se spendere ancora qualche parola o dare tu stesso il via alle danze. Ah, e scusa se non ho risposto molto prontamente, cercherò di tenere il passo con i prossimi post. A te!


     
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    sentendosi il ring sabbioso tremare sotto le zampe, il ragazzo rettile divaricò un pò le gambe mentre si guardava attorno, non c'era nessuno ovviamente, e così pareva strano trovarsi su quel terreno così solido all'apparenza, eppure così instabile ed effimero... certo, non fu un problema mantenere l'equilibrio per lui, in ogni caso restava una cosa un pò strana, se poi sommata al danzar delle fiamme delle torce che sembravano davvero subir l'inclemenza del vento, e di vento non ce n'era... le iridi gialle si posarono perplesse su questi fenomeni, rivelando la superficie di tutti quei dubbi insoluti a cui non sarebbe stato in grado di dare risposta riguardo a dove si trovasse, e su quali strane leggi tal loco si basasse, non che fosse di così fondamentale importanza per una persona semplice come il sottoscritto, probabilmente era solo la curiosità ad essere istintiva... pura e sincera.
    Zakan alzò lo sguardo udendo il leggero sfrigolio della polvere che calava da un soffitto che non pensava nemmeno potesse esserci, restandone leggermente a fauci aperte, a guardare quei ciuffi carichi di pulviscolo e veri propri pezzetti di calcinaccio, ben più veloci a scendere delle soffici nuvolette... si spostò di lato per non restare nella traiettoria di discesa di una di quelle piccole cascatelle, guardandola posarsi quasi senza suono insieme al resto del leggero strato si sabbia che appestava tutto il ring, notando come mescolandosi ad essa non si notasse più la differenza, ma che anzi, dava quasi l'impressione che in realtà quel luogo fosse divenuto così proprio a motivo di quegli scossoni.

    CITAZIONE
    «Non hai superato nessuna prova, Zakan.»

    Un'altra voce, diversa dalla prima, interruppe i possibili pensieri dell'interessato, alle spalle del basso adolescente in scaglie verdi che stranamente non si sentì minacciato da quell'improvvisa presenza non preventivata, che strano, non era da lui non accorgersi della presenza di qualcuno così vicino, voltò la testa, quindi le sue spalle, il corpo... <mh?> le due code vibrarono deboli colpetti nel vuoto retrostante la sua figura, che ora la guardava con un che di interesse.
    La giovane donna era poco distante, un umana, più alta di lui ed in proporzione forse anche più robusta, per quanto in realtà le sue sembianze fossero aggraziate e forse in contrasto con la severità di quel suo sguardo, scaturito da due profondi occhi color smeraldo, viso fine e candido, crine biondo... una guerriera, o almeno, l'armatura e la spada suggerivano questo, in più, il suo portamento faceva pensare ad una persona per niente comune, in pratica, era ben diversa da Zakan.

    CITAZIONE
    «Non ancora, almeno. La vera prova, quella che segnerà il resto della tua esistenza, comincia solo adesso.»

    Ma poi che cosa voleva dire? lui non la conosceva affatto, eppure lei sembrava parlare con tale sicurezza, tale disinvoltura, sotto tutta quella freddezza e distacco... sembrava che lei lo conoscesse, che sapesse tutto ciò che Zakan non sapeva, sul perchè lui si trovasse li, o almeno questo fu ciò che gli disse l'istinto... ma c'era qualcosa in più in quelle parole che gli fece una buona impressione di quella persona, non avrebbe saputo spiegarsi, una sensazione a scaglie insomma.

    <la vera prova?...>

    osò domandarsi, a voce non tanto alta, un pò confuso, ma dallo sguardo abbastanza fiducioso nelle parole che gli venivano indirizzate, inclinò il capo palesando una lieve smorfia a motivo dei dubbi ancora insoddisfatti al vederla tentennare... forse fu quella curiosità a suggerirgli di non interromperla, così da continuare ad ascoltarla, magari alcune delle cose che ancora non capiva sarebbero state spiegate senza bisogno di porre domanda.
    Ma forse la spiegazione che seguì suscitò più interrogativi di quanti ce ne fossero prima, anche se già un passo avanti si era fatto, quindi il giovane abitante della giungla non si trovava in un sogno, ma nemmeno nel mondo che lui avrebbe potuto definire "reale"... non capiva pienamente cosa volesse dire trovarsi in una simile dimensione, ma l'impressione che tutto questo facesse parte di qualcosa di importante era presente come una certezza, doveva essere così, e non era il caso quindi di prendere ciò che gli stava accadendo sotto gamba, così obbedendo dimenticò la voce, o qualunque cosa potesse essere, non sentendosi minimamente offeso da quel commento relativo alla sua capacità limitata di comprendere tutto questo, quanto più si fece pensosa la sua espressione come se si stesse impegnando per seguirla al meglio.
    Il suo occhio seguì il movimento della delicata mano della giovane donna dinanzi, quel suo poggiarsi e lentamente stringere l'elsa della sua arma, ancora adesso non si sentì minacciato, come se l'avversa per quanto potesse essere apparentemente dura e poco aperta come personalità, non gli desse l'impressione di avere cattive intenzioni... ed alla fine fu solo dopo che venne fatto nuovamente il suo nome che le sue pupille tonde si alzarono così da trovare quelle di colei che adesso dichiarava le sue vere intenzioni.

    CITAZIONE
    «... è perché io possa metterti alla prova. Mettere alla prova la tua risoluzione.»

    aprì leggermente la bocca al vederla estrarre l'arma, una lunga spada sottile, già gli occhi di Zakan brillarono di una luce di mista meraviglia, emozione e forse ammirazione, in fondo si trovava dinanzi ad una guerriera che ispirava proprio un certo carisma, poi quel suo sguardo, adesso ardeva, Zakan capì cosa intendesse dire, ed un lieve sorriso gli si accese, piccoli gesti lasciarono intendere la sua propensione a ciò che stava inevitabilmente ormai per essere sancito, e non fu affatto sorpreso di udire ciò che seguì.

    < Oh.. davvero?! fantastico!! non vedevo l'ora di scaldarmi un pò! aha...

    Esclamò chiudendo i due pugni e non contenendo per niente il suo entusiasmo, che si manifestò in quel suo saltello forse infantile, quel sorriso genuino, forse troppo ingenuo... quel deciso scodinzolio che seguì, e poi la vitalità con cui continuò a parlare, solare e molto alla zampa diciamo

    < ..sarei felice di battermi contro di te, sai, sembri proprio forte Joan! posso solamente chiederti giusto un attimo di pazienza? eheh sai, mi sento ancora tutto un pò rattrappito, dev'essere stato il sonno di poco fa...

    Parlandole praticamente come se fossero già amici di lunga data, l'ibrido non aveva l'aria di uno che intende perdere tempo, e già pur avendo chiesto gentilmente si mise subito al lavoro, rapidamente divaricò di più le gambe, che restando tese lasciò subito ad intendere a ciò che stava facendo, inarcando la schiena in maniera piuttosto evidente e lasciando intendere una certa elasticità di movimento, si stirò allungando le braccia all'indietro, allungò le due code... poi via con dello stretching, allungando rispettivamente le braccia ai lati mentre il bacino restava fisso, piegandosi poi sulle ginocchia, allargandole mentre restava quasi quasi seduto sui talloni, spostandosi quindi con il peso a sinistra e a destra, allungando distesa la gamba opposta in passaggi piuttosto ritmati e calcolati... infine si rialzò per allungare ancora i muscoli di braccia e fianchi, in particolare, piegandosi con il busto sulla destra, distendendo il braccio sinistro mentre il compagno si reggeva sul fianco, e poi viceversa... il tutto con una naturalezza che dava proprio l'impressione che Zakan non si fosse affatto chiesto se fosse il caso o meno, o che forse non pensasse alla figura che poteva fare dinanzi alla paladina.
    Ovviamente però, per non lasciare tutto questo tempo in preda al silenzio più seccante ed imbarazzante forse, inoltre per via del suo entusiasmo il ragazzo lucertola, sfruttò quei momenti di preparazione per domandare

    <ahh.. ecco, vedi che così va proprio meglio... ehm, comunque Joan, se posso chiederti, come mai questa prova a sorpresa? voglio dire, cos'ha che non va la mia risoluzione?

    ed avrebbe avuto anche il tempo di ricevere risposta mentre finiva di sistemarsi, dopo a quei relativamente brevi esercizi infatti, tornò in piedi e fece solo qualche altro saltello di prova da una zampa all'altra per attivare la muscolatura, cominciando ad assumere una posizione più consona all'inizio di un combattimento, o quantomeno la sua posizione più adatta, in particolare arretrò la zampa destra finendo un pò più di profilo con le spalle rispetto alla ragazza, le braccia un pò sollevate si posizionarono davanti a se, e così quando finalmente fu fermo la zampa anteriore sinistra era avanzata, ad un altezza poco più bassa della sua bocca, a mezzo metro da essa, la destra invece era molto meno distesa, abbassata e vicino al fianco, dita spiegate ed artigli in mostra, ginocchia piegate al punto giusto per mantenersi abbastanza stabile, ma soprattutto pronto a muoversi, la sua espressione si fece più concentrata ma pareva tutt'altro che aggressivo... eppure il desiderio di combattere non mancava

    < scusami comunque se ti ho fatto aspettare, adesso ci sono... dimmi, ci sono delle regole?

    ultimo quesito dunque, non si sa mai in fondo, dato che sembrava essere una prova così speciale, poteva darsi anche che ci fosse qualche regola, magari sulle condizioni di vittoria.

    ok idem per me, tanto penso che ormai siamo ai ferri corti ^^ ... comunque ti ringrazio, capisco lo sforzo che ci va, e non ti preoccupare se senti di far passare troppo tempo, sono impaziente solo quando tocca a me XD ... unica cosa riguardante l'on... immagino che Joan sia a una distanza... media, più o meno, tipo entro la decina di metri giusto? per il resto sono prontissimo a farmi massacrare in pochi secondi o.o giàgià...complimenti per la scelta del giudice u.u" proprio quella che non può vedere i rettili, ed io che pensavo di essere quasi al sicuro notando che non era un tuo png
     
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    I A M J U D G M E N T

    II


    Tante, troppe volte aveva visto la soggezione e la paura nello sguardo dei suoi avversari. Paura dissimulata, forse, soggezione nascosta dietro a un falso sorriso di sicurezza, ma comunque e sempre riconoscibili. Per qualche motivo, Joan causava spesso queste sensazioni. Quale fosse la causa, la Giudice stesso non se lo sapeva spiegare: era fredda, certo, formale e autoritaria, ma gettare timore sul suo esaminando era certo l'ultima delle sue intenzioni. Di certo, non era quello il caso di Zakan. Niente paura, niente soggezione. Solo... entusiasmo? Entusiasmo e innocente curiosità. Si era limitato a porle qualche domanda, rispondendo alla sua sfida cominciando a fare dei peculiari movimenti di stretching.
    Le labbra di Joan si incresparono leggermente in un effimero sorriso. Le piaceva. Le piaceva perché non erano molti, ormai, i prescelti che arrivavano lì con un cuore così puro, con una tale ingenuità. Un'ingenuità divertente, forse, ma anche piena di potenzialità. L'ingenuità di chi ha ancora tutto da imparare e non ha paura di farlo.
    Le parole pronunciate dal giovane qualche istante prima, alle quali non aveva ancora risposto, riecheggiarono nella sua mente:

    «Comunque Joan, se posso chiederti, come mai questa prova a sorpresa? Voglio dire, cos'ha che non va la mia risoluzione?»

    Joan sospirò appena, sistemandosi la folta chioma con la sinistra e stringendo la presa su Durlindan con la destra. Nulla, in realtà. Nulla che lei potesse vedere dall'esterno o sentire dalla sua voce. Ma per quanto potesse sembrare determinato, aperto ad esprimere se stesso attraverso la battaglia, non era scontato che la risoluzione di Zakan fosse sufficiente a superare la prova del Deep Dive.
    Elaborò la risposta nella sua mente, lasciando che il ragazzo-rettile finisse il suo riscaldamento e le sue domande. Già. Rettile. Piuttosto ironico, da parte della Voce, mandarla contro un'umanizzazione di ciò che normalmente odiava di più. Se non altro, Zakan non strisciava, né aveva quella lingua biforcuta e sibilante tipica dei serpenti... era più che abbastanza per trarlo in salvo dalla sua furia irrazionale. Aspetta... non aveva una lingua biforcuta, vero? Preferiva non farci caso.

    «Scusami comunque se ti ho fatto aspettare, adesso ci sono... dimmi, ci sono delle regole?»

    Joan alzò le sopracciglia, perplessa. Da che ricordasse, nessuno le aveva mai chiesto una cosa simile. La schiettezza e la sicurezza di quel ragazzo non smettevano di stupirla.

    «Solo una regola: dai tutto te stesso. Io sono uno spirito, non posso morire. Combatti come se dovessi uccidermi, se necessario, mostrami quanto lontano può portarti la tua determinazione.»

    Fece una breve pausa, tornando a sistemarsi i capelli e alzando leggermente la spada, pronta ad assumere a sua volta la posizione di combattimento.

    «Dovresti averlo capito, ormai, ma risponderò comunque alla tua altra domanda: non sei qui perché la tua determinazione ha qualcosa che non va. Sei qui per dimostrare a questo mondo, alle forze che regolano i meccanismi stessi del destino, che tu puoi dire la tua. Non sei qui per dimostrare di non essere un debole. Sei qui per dimostrare quanto il tuo Io sia forte.»

    Anche se solo mentalmente, sospirò. Un discorso fin troppo simile a quelli di Harold e Djorkand. Per di più, il suo tono piatto e composto non garantiva certo una resa paragonabile a quella degli altri due giudici.
    Inspirò a fondo, liberando la mente dai pensieri futili. Zakan era già in posizione da combattimento, a circa sei metri da lei. Arrivati a quel punto, era inutile tergiversare oltre: avrebbe dato lei l'inizio alle danze.

    « Spero che tu sia pronto.»

    Così cominciò.

    Nessun altra parola, nessun altro gesto superfluo. Concentrando la luce del suo cuore e convogliandola sulle mani, Joan impugnò saldamente Durlindan sia con la destra che con la sinistra. Dopo un rapido passo avanti, tirò un tondo dal basso verso l'alto, facendo scivolare la spada sul terreno sabbioso e poi in aria, là dove non avrebbe colpito nessuno. Ma non era la spada che avrebbe colpito Zakan: poco dopo l'inizio del suo movimento, infatti, da Durlindan scaturì una barriera di luce che si diresse verso Zakan seguendo i binari di un mezzaluna chiara comparsa sul terreno. La mezzaluna, leggermente arcuata, partiva da Joan e terminava un metro dopo Zakan, passandogli esattamente sotto ai piedi. Se non si fosse spostato, quando la barriera di luce avrebbe coperto tutta la mezzaluna e le esplosioni sarebbero cominciate, il giovane sarebbe stato investito in pieno.
    Ma non bastava: lei non era una Giudice che giocava col suo avversario; un combattimento andava affrontato come tale, e la Saint Rise non era una tecnica abbastanza offensiva, se portata da sola. Così, seguendo la scia di luce e di esplosioni, confondendosi all'interno di essa, Joan corse verso Zakan, pronta, quando l'avrebbe raggiunto, a mulinare un tondo orizzontale al suo petto, da sinistra verso destra.

    Il vero Giudizio cominciava lì.

    ~Joan



    ~Stato Fisico: Ottimale.

    ~Stato Psicologico: Saldo, severo.

    ~Potere Magico: 100% - 12% = 88%









    ~Tecniche utilizzate:



    Saint Rise: Tecnica magica molto usata da Joan in particolare contro nemici volanti o per disturbare l'avversario. La attiva incanalando la luce nella sua arma che, stretta con entrambe le mani, viene utilizzata per mulinare un possente colpo dal basso verso l'alto, prestando attenzione a far partire il movimento con la lama che come minimo sfiori il terreno. In questo modo l'energia del colpo viene trasferita al pavimento e una scia luminosa si genera a terra, dalla forma tipicamente arcuata, lunga fino ad un massimo di 6 metri. Lungo tale linea avverranno potenti esplosioni di luce che si innalzeranno fino ad un massimo di 4 metri e che causeranno danni magici da esplosione, oltre a prendere la forma di una sottospecie di barriera. Tale barriera permanerà per due turni, impedendo al nemico di oltrepassarla senza subire danni (sia il danno da esplosione, sia quello derivante dalla barriera, sono di entità bassa come base).
    [Tecnica Magica – Consumo Medio – Mantenimento]



    Statistiche


    BaseVerde P.Q. A&OTotale
    Corpo60+20±0±080
    Essenza60+30±0±090
    Mente30±0±0±030
    Velocità50+10±0±060
    Destrezza50+20±0±070



    ~Note: E si comincia! Come vedi, alla fine ho deciso io le distanze; ma tieni bene a mente questa cosa per il futuro: quando un moderatore manca di descrivere qualcosa di strettamente tecnico (come le distanze, appunto), si parla della possibilità di "sfruttare le mancanze". Non avendolo scritto io, puoi farlo tu! Stesso vale per le dimensioni del ring: non essendo ancora state specificate, puoi pensarci tu in qualsiasi momento, dovesse servire. In ogni caso, per ora, teniamo conto di essere al centro dell'arena, così non emergono immediati problemi.
    E che altro dire? Bhe, anzitutto: il mio attacco è stato pesantino. Ho voluto iniziare "forte" così da vedere immediatamente come te la cavi con il combattimento, ma nel caso ti dimostrassi eccessivamente in difficolà vedrò di diminuire il ritmo. Ora medita bene la tua mossa e, nel caso non l'avessi ancora fatto, dai una letta approfondita alr egolamento "Basi del combattimento". Mi raccomando, quelle informazioni sono importanti per fare uno scontro leale!
    Se hai domande o perplessità, scrivimi pure.


     
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    da parte sua il ragazzo coperto di scaglie e capelli color smeraldo non poteva certo leggere nel pensiero della soldatessa dai nobili tratti, nemmeno la sua scorza di serietà e fredda severità poteva aver la speranza di penetrare, non che in realtà volesse farlo, in fondo ognuno faceva le sue proprie riflessioni e certamente Zakan non dava proprio l'impressione di un tipo invadente, anzi, a dire il vero la sua semplicità, o forse superficialità gli permettevano di passare sopra a determinate cose, certe finezze e sottili segni... come lievi cambi di espressione, o lievi sorrisi, cambi nello sguardo, non sembrava proprio il tipo di persona che de molta importanza ai dettagli ed in generale, alle cose complicate come la personalità umana.
    Non era nemmeno il tipo di persona in grado di portare abilmente una maschera non sua, non desiderata, certo molti non considerano una cosa saggia mostrarsi per quello che semplicemente si è, e danno indebitamente del povero ingenuo a chi ancora oggi prova ad essere se stesso, a comportarsi onestamente e senza pretese, ma ad un essere visibilmente a metà strada fra un umano ed un rettile carnivoro non serve a nulla cercare di nascondere chi si è, cosa si prova ed in cosa si crede, così come non si sarebbe mai coperto di un lenzuolo bucato per nascondersi alla vista, allo stesso modo non avrebbe nascosto il proprio modo di essere... anche a costo di scatenare forse l'ilarità di giovani guerriere della luce in procinto di emanare il loro giudizio... Zakan non sapeva nulla di ciò che frullava per la testa dello spirito, e non erano nemmeno così tanti i suoi pensieri a suo riguardo... si sarebbe facilmente potuto riassumere che non la considerava una nemica, e che anzi, con quel combattimento, chissà... magari sarebbero pure potuti divenire amici.

    Non reagendo al lieve stupore di lei, quando rispose, ascoltò attentamente confermando che, proprio così, gli interessava davvero sapere le regole... tanto che annuì alla fine, seppure ciò che gli venne detto per un attimo lo sorprese, ed il suo atteggiamento cambiò, in fondo per lui combattere non significava uccidersi, per lui lo spirito della lotta che lo animava così tanto non era nulla di tutto ciò, e di certo avrebbe risposto protestando se non avesse ricevuto quella garanzia in cui stentò leggermente con una smorfia a credere, buttando però subito giù quel groppo... stando alle sue parole quindi doveva battersi come per ucciderla, e su questo sperò davvero che lei fosse proprio immortale come diceva.

    <. . . d'accordo>

    Il risultato che con quel semplice, piccolo e modesto piegarsi del capo, in un cenno di ben poco conto per lasciar intendere di aver compreso, l'unica parola che disse, ma la vera risposta fu proprio il mutamento del suo sguardo, quel suo sorriso che adesso si era dileguato, facendo capire che lui non era solo giochi e scherzi, concentrazione... questo ora denotava, insieme all'accettazione di quella regola, le sue iridi cercarono le verdi della sua avversaria e non c'erano più dubbi, si sarebbe impegnato al massimo.

    CITAZIONE
    «Dovresti averlo capito, ormai, ma risponderò comunque alla tua altra domanda: non sei qui perché la tua determinazione ha qualcosa che non va. Sei qui per dimostrare a questo mondo, alle forze che regolano i meccanismi stessi del destino, che tu puoi dire la tua. Non sei qui per dimostrare di non essere un debole. Sei qui per dimostrare quanto il tuo Io sia forte.»

    Anche lui colse l'occasione per sistemare anche meglio la sua postura, dopotutto aveva deciso di dare il meglio di se già dal primo istante, piegò ancora un pò le ginocchia, il capo si reclinò un pochino in avanti, la zampa inferiore più avanzata che strisciava di pochi centimetri in avanti sulla sabbia, le dita dell'arto superiore destro che si chiusero riaprendosi subito per sciogliere la consueta tensione dovuta ai principi dell'adrenalina... restava ben poco oramai all'inizio dello scontro, da parte sua restava così solo più lo spazio per poche parole, prima che le danze si aprissero insomma

    <già, ti ringrazio.. ora ho capito . . . più o meno>

    Ma perchè poi ogni santa volta doveva rovinare tutto!? accidenti l'atmosfera carica della tensione pre-scontro, e poi i discorsi seri sui motivi profondi che lo legavano a quel momento, quella prova, quell'atto rivelatorio di vitale importanza di cui lui stesso ignorava lo scopo... e così.. niente, cominciando con anche una certa serietà, mandò tutto all'aria con quella piccola aggiunta finale accompagnata anche da un leggero dondolio del capo ed una colpevole goccia di sudore che in un rapido rivolo gli ridiscese la tempia fino alla guancia, il mento. Poi si staccò andando a terra.

    CITAZIONE
    « Spero che tu sia pronto.»

    "Arriva..." si trovò a pensare, quindi si concentrò nel tenerla d'occhio, avrebbe mosso lei il primo attacco, come da codice cavalleresco (no, nel caso in cui sia sorto il dubbio... non sa manco cos'è) e quindi la vide mollargli contro un fendente... a vuoto... oppure no, il pericolo si palesò sotto la misteriosa forma di un attacco magico, una luce che Zakan però non aveva la minima intenzione di restare semplicemente a guardare, ne desiderava scoprire quanto quell'attacco fosse potente, era sulla linea di tiro? se ne sarebbe allontanato.
    Così il giovane ragazzo lucertola fu lesto a cambiare la propria posizione, optando per la destra, e sbilanciando in maniera coordinata il peso gli fu più che naturale muoversi rapidamente e con agilità in tale direzione, busto quindi rivolto in parte verso destra, ed in parte verso Joan, così da non darle il proprio fianco, schivò la successiva ondata di luce, allontanandosi di almeno due metri... e poi, in un battito di ciglia notò con quale rapidità Joan si mosse subito dopo... veloce, ed accidenti, esplosioni luminose regli rendevano più arduo seguire i suoi movimenti, coperti a tratti da miriadi di particelle luminose sospese generate da quei picchi sollevati da un attacco magico di cui fu davvero contento nel non averne testato l'efficacia sulle scaglie.
    Le gialle iridi saettarono lungo la linea di quell'arco di luce bianca, non seguendo la leggiadra figura del giudice bene quanto avrebbe voluto, la distanza non era molta, così tempo di metter la zampa a martello e fermare la corsa, che da quel muro di esplosioni fastidiose emerse la paladina armata di spada, scovata anche grazie all'improvviso svolazzare dei suoi abiti a motivo del suo veloce scatto... già tesa e pronta a colpirlo, Zakan non aveva grossi problemi ad abituarsi ai rapidi cambi di luce, ma il suo comparir così era lo stesso sorprendente, in un attimo la vide attentare nuovamente alla sua giovane vita con un fendente orizzontale, la testa virò a sinistra, e così il busto, la lama partì, e lui per istinto si buttò indietro, assecondando l'avanzata del filo tagliente sbilanciando il peso ed inarcando la schiena, tirando indetro le braccia ed arrivando praticamente in orizzontale... non senza però vedersi passare a pochissimi centimetri dal muso il piatto di quella lama, che riuscì comunque a tagliar via senza suono una ciocca di crine verde... ormai svolazzante a motivo della grande forza del colpo.

    <ngh...

    rimpicciolendosi le pupille, e tendendo gran parte dei muscoli, in una smorfia in cui digrignò leggermente i denti a motivo dello sforzo ci fu un momento in cui incrociò lo sguardo con colei che per poco non gli faceva saltare la testa... ancora, i suoi occhi non manifestarono paura, ma piuttosto l'impegno e il più sincero riconoscimento che andava a quella sua mossa, ovvero "...è davvero forte..." pochissimi istanti... in realtà non ce l'avrebbe mai fatta se anche i suoi stessi riflessi corporei non fossero stati il suo principale punto di forza, ed era ora di dimostrarlo.
    Purtroppo, a toccar terra era solo più la zampa destra, ed era sbilanciatissimo, doveva recuperare, così, mentre ancora era in orizzontale torse il busto, calò l'arto superiore destro a terra artigliando il terreno, perciò, con uno colpo di reni cercò di scagliare della sabbia da terra in un veloce gesto verso l'alto, cercando di mirare al viso esposto di Joan, e così guadagnare attimi forse per coprire la necessaria capriola all'indietro che ormai era d'obbligo, rannicchiatosi rotolò per trovarsi di nuovo con le zampe a terra, e subito i suoi occhi andarono verso sinistra, la giudice in fondo aveva mollato un fendente a destra, era rivolta in quel senso, ecco perchè scattare dall'altra parte. Trascese anche la sua normale e già cospicua rapidità, in uno scatto velocissimo, quanto breve, non gli serviva arrivare lontano, semplicemente farsi perdere di vista mentre le sarebbe sfrecciato affianco, abbassato e sporto in avanti, avendo un occhio vigile su di lei... le zampe anteriori poi per questa volta le avrebbe usate per arrestarsi artigliando a terra, poco dopo esserle giunto a metà strada fra il suo fianco destro, e la posizione alle sue spalle, così con una decisa rotazione avrebbe tentato da quella posizione praticamente accovacciata di far girare la gamba mancina in un calcio dato di tacco diretto all'incirca ai polpacci di Joan, con tutto l'intento di farla cadere (è un ottimista).

    z3fEMhh
    Fisico: in forma, frangia spuntata
    Mente: concentrato sul duello
    PM: 100% - 16% = 84%

    Mosse Usate:

    Tagliavento (attiva)
    Il personaggio compie un unico velocissimo scatto, cogliendo l'avversario di sorpresa.

    La tecnica ha natura Fisica. Il corpo del personaggio sembra trascendere i limiti della velocità umana per qualche attimo, riuscendo a generare uno scatto di velocità impressionante. Con questo guizzo un individuo non dotato di particolari capacità fisiche potrà coprire la distanza massima di 5 metri senza alcuna rincorsa, abilità molto utile per schivare offese o per azioni che richiedono un'elevata velocità (la distanza è aumentabile a discrezione del giocatore se si possiede un alto valore di Destrezza, mentre la velocità dello scatto aumenterà con l'aumentare del parametro corrispettivo del personaggio).
    Costo. Medio

    Sensi al completo (passiva inferiore)

    la sua stessa natura oltre all'ambiente in cui Zakan è nato e cresciuto gli hanno permesso di coltivare una percezione simile a quella animale, mentre gli esseri umani basano principalmente la loro sulla vista, lui si affida anche agli altri, principalmente l'olfatto, e poi l'udito, non c'è da sorprendersi se di tanto in tanto nel guardarsi attorno lo si vedrà annusare l'aria, uno sviluppato senso del gusto... e per quanto la cosa sia limitata anche la vista è migliorata nelle condizioni di poca visibilità, di notte per esempio, come un animale notturno, non è paragonabile però alla vista di un Heartless


    Corpo:50
    Punteggio iniziale (50), Energia ( ), Punti Quest ( ), Altro ( )
    Essenza :20
    Punteggio iniziale (20), Energia ( ), Punti Quest ( ), Altro ( )
    Mente:25
    Punteggio iniziale (25), Energia ( ), Punti Quest ( ), Altro ( )
    Concentrazione:65
    Punteggio iniziale (65), Energia ( ), Punti Quest ( ), Altro ( )
    Destrezza:70
    Punteggio iniziale (70), Energia ( ), Punti Quest ( ), Altro ( )
    Velocità:70
    Punteggio iniziale (70), Energia ( ), Punti Quest ( ), Altro ( )

    Note: ok vero, lo dimentico perchè non sono abituato a tanta libertà d'azione u.u il che però mi spaventa anche un pò perchè non ho per niente la sensazione di aver chiari tutti i parametri di lealtà eccetera u.u ho letto i regolamenti e mi sa che si tratta solo di far la mano ai giusti criteri con cui considerare le varie cose (disparità di stats, circostanze on game e così via) quindi non preoccuparti di andarci anche giù pesante, questo per me dev'essere terreno di prova per fare meno boiate possibile poi... poco male se la valutazione qui scadrà un pò, e niente, ciò che mi preoccupa maggiormente è la lealtà e ricordarmi di postare tutte le info che servono XD quindi dimmi ti prego ciò che non va, come ad esempio sta schivata, se era il caso o no... o.o ... e poi ti chiedo anche se come tempi ho fatto troppe cose, o sono stato corto :3

    PS la lingua non è biforcuta!! per fortuna! XD oddeo, è andata meglio di quanto sperassi (sashimi di lucertola o.o)
     
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    I A M J U D G M E N T

    III


    La velocità dei movimenti di Zakan la lasciò inizialmente spiazzata. Non solo aveva avuto la prontezza e la rapidità di togliersi dalla traiettoria del Saint Rise, ma anche quella di gettare il corpo all'indietro e schivare il suo tondo; una schivata azzardata, tuttavia, istintuale, messa in atto unicamente per salvarsi la pelle. Cos'avrebbe mai potuto fare, da quella posizione?
    Joan strinse i denti, cercando di controbilanciare con la forza degli avambracci lo slancio del colpo di spada andato a vuoto. Per quanto il suo avversario fosse in una posizione scomoda, non poteva permettersi di tenere abbassata la guardia troppo a lungo.
    Di certo, però, non si aspettava di ricevere così presto il contrattacco. Le sue braccia impiegarono un istante di troppo, ed erano ancora sbilanciate verso destra, quando vide il guizzare marroncino della sabbia puntare dritto verso il suo volto. Per qualche istante, l'unica cosa che l'istinto le disse fu quella di chiudere gli occhi. E così fece: un istante ancora, e la sabbia l'avrebbe accecata in maniera forse irreparabile per la continuazione dello scontro; invece, la maggior parte dei granelli le era finita sulle palpebre e tra le ciglia. Una mossa davvero astuta, ciò non di meno: inaspettata, rapida, efficace. Efficace perché pur non essendo riuscita ad accecare la Giudice, quella mossa aveva concesso a Zakan il tempo necessario per allontanarsi e preparare il contrattacco. E di fatti, quando Joan fu in grado di portare la sinistra al volto e rimuovere i granelli con un rapido gesto del gomito setato, quel contrattacco era già partito. Zakan si era allontanato,rialzato, ed ora stava scattando alla sua destra ad una velocità che persino i suoi riflessi allenati faticavano a seguire. Quando riuscì a focalizzare i suoi movimenti, era già troppo tardi: con una rapidissima torsione del corpo, ora a quattro zampe alla sua destra, Zakan le stava per assestare un calcio ai polpacci, atto a destabilizzarla. Joan capì subito che non avrebbe potuto fermarlo in modo efficiente, e non sprecò energie per una sicuramente inutile schivata. Ma quando l'impatto arrivò, e la forza del calcio si abbatté con tutta la sua esplosività sul muscolo della sua gamba, la Paladina era già pronta al contrattacco: quando i suoi piedi si alzarono da terra, spazzati dal colpo basso, le sfere di luce stavano già comparendo attorno ai due. Light Barrage. Una tecnica dalla facile evocazione, persino in quei momenti così concitati. Una tecnica adatta alle distanze ravvicinate, per dei rapidi contrattacchi. Per Zakan, stavolta, non sarebbe stato così semplice schivare: le sfere di luce, comparse in cerchio attorno a lei, sarebbero esplose poco dopo, coinvolgendo un'area di un metro e mezzo. E se anche il giovane fosse miracolosamente riuscito a schivare, la tecnica sarebbe comunque servita a farle da distrazione, esattamente come la sabbia aveva fatto per Zakan.
    Confusa in mezzo alla luce, Joan incassò la botta col terreno. La sabbia del ring attutì il colpo, ma il dolore la costrinse comunque a stringere i denti, prima di rotolare da distesa e rialzarsi, oltre le esplosioni ancora in corso.
    Fatto questo, si fermò. Attaccare alla cieca, oltre una sfera di esplosioni che non lasciava intravedere quasi nulla, era rischioso contro un avversario così agile e imprevedibile. Si limitò ad indietreggiare di un paio di metri, mantenendo una posizione di guardia, affilando i sensi.
    Il suo esaminando ci sapeva fare con la difesa e il contrattacco; cominciare l'assalto in prima persona era tutta altra questione.

    ~Joan



    ~Stato Fisico: Botte di lieve entità ai polpacci e alla schiena.

    ~Stato Psicologico: Positivamente mpressionata, salda.

    ~Potere Magico: 100% - 12% - 6% = 82%









    ~Tecniche utilizzate:



    Light Barrage: Tecnica magica efficace nel combattimento ravvicinato. Non è necessario alcun movimento per la sua attivazione, è sufficiente che Joan concentri il suo potere magico e lo plasmi in sfere di energia, che la circonderanno. Numerose piccole sfere di luce si formeranno intorno a lei, sospese all'altezza dei suoi fianchi. Nel giro di pochi attimi dalla loro formazione, esse esploderanno, provocando danni da ustione di elemento luce a tutti i nemici nelle prossimità. L'energia dell'attacco è concentrata e mantenuta, il che significa che, pur avendo una gittata infima (il nemico non deve distare oltre un metro e mezzo da lei perché venga coinvolto dall'esplosione), la sua potenza non viene ridotta per permetterne un utilizzo a 360 gradi. L'attacco non influenza in alcun modo l'utilizzatrice.
    [Tecnica Magica – Consumo Basso – Istantanea]



    Statistiche


    BaseVerde P.Q. A&OTotale
    Corpo60+20±0±080
    Essenza60+30±0±090
    Mente30±0±0±030
    Velocità50+10±0±060
    Destrezza50+20±0±070



    ~Note: Stai andando benone. La schivata è forse un po' eccessiva (più per il modo in cui è stata esgeuita che per altro), ma il resto del turno mi ha lasciato piacevolmente sorpreso. Ciò non di meno, ho deciso di rallentare un po' il ritmo, così da vedere come te la cavi con l'offensiva in prima persona. E stavolta cerca di essere più aggressivo, non batterai, né metterai in difficoltà una giudice facendole sbattere il sedere per terra :v:
    Ah, una richiesta: per quanto il contenuto strategico del post sia valido, ho impiegato davvero tanto tempo per decifrare cosa volessi dire. Per un motivo piuttosto semplice: non usi, o usi in modo molto altalenante, la punteggiatura. Hai una buona proprietà di lessico, tendenzialmente, ma le tue frasi sono troppo contorte e/o confusionarie. Cerca di inserire più interpunzioni forti che rendano il tutto più facilmente e immediatamente comprensibile.
    .




    Edited by Frenz; - 9/3/2015, 11:21
     
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    l'adrenalina di quello scontro era davvero tanta, se non fosse stato per l'impellente necessità a mantenere salda la propria concentrazione su ogni particolare di quel duello, Zakan si sarebbe davvero lasciato andare all'entusiasmo. Non capita tutti i giorni di avere il piacere di battersi con un avversario così abile, alla giudice era bastato quel primo assalto per dimostrare quanto fosse capace, difatti se la lucertola era riuscita ad uscirne indenne poteva additare anche un pò di fortuna oltre ai suoi riflessi.
    Già, sarebbe stata combattuta, ne ebbe sicuramente la dimostrazione pochi istanti dopo, quando mandò a segno la propria controffensiva, osservò la propria gamba spazzare via il sostegno della sua avversaria, ed a quel punto si sentiva davvero pronto il giovane rettile adolescente per proseguire il suo attacco ora che pareva aprirsi una finestra.
    Ma non sarebbe stato così facile, pensarla così sarebbe stata una chiara dimostrazione di impulsività ed inesperienza, chi mai tuttavia si sarebbe potuto aspettare un simile contrattacco in tali circostanze? Zakan completava ancora il suo calcio, preparandosi forse per colpire ancora durante la caduta della paladina, quando bagliori luminosi si formarono tutt'attorno alla stessa, circondandola in un anello di sfere dalla brillante luce bianca, proteggendola... Zakan ne osservò il formarsi di una di queste proprio a una, due spanne al massimo dal proprio muso.
    Così per un attimo fu lo sconcerto, il disappunto... poi i suoi occhi sgranarono, l'arto sinistro che già provava a sollevarsi serbando gli affilati artigli come prossima offensiva si fermò, morì a mezz'aria mentre la luce dinanzi crescendo illuminava il suo volto, le sue scaglie... fece rimpicciolire le pupille ed un'ombra di preoccupazione improvvisa comparve sul suo muso, nel suo cervello si fece viva dunque l'imperante istinto di conservazione, scuotendolo come un brivido lungo la schiena, l'impulso che lo portò ad attuare il suo togliersi di li. Perchè ciò che aveva davanti sarebbe stato pericoloso.

    Zakan dunque non avrebbe mai potuto negare che tale mossa l'aveva colto alla sprovvista, che non se l'aspettava, in fondo non aveva visto nessun segnale da parte della spadaccina che quella controffensiva magica stava per scattare, ed in fondo sapeva che aveva già impiegato qualche attimo di troppo per muoversi, tuttavia fece il possibile per salvare il salvabile, così si sbilanciò all'indietro con il peso, poggiando le zampe per terra così da fermarsi e spingersi via da quella sfera luminosa ormai chiaramente in procinto di esplodere, con raggi luminosi che stavano già sprizzando oltre gli invisibili confini di quella semplice sferetta, come se da un momento all'altro l'energia contenuta all'interno non vedesse semplicemente l'ora di sgusciare fuori in tutta la sua forza.
    Perciò subito dopo essersi buttato all'indietro alzò le braccia, gli avambracci posti di fronte a se a protezione del muso... non ci fu altro tempo, se non quello di stringere i denti, stringere le palpebre ed irrigidire i muscoli.

    Le sfere di luce presero ad esplodere tutt'intorno a Joan, quella più vicina a Zakan in particolare generò un'improvvisa ondata di calore che non tardò a coinvolgerlo, sentì da subito bruciare il dorso delle braccia, quindi anche in misura minore la parte esposta delle spalle, il dolore fu abbastanza vivo da fargli uscir fuori un breve verso di dolore, il caldo gli arrivò in via più attenuata anche sul muso, filtrando attraverso i buchi scoperti della sua primitiva difesa. Così non appena gli fu possibile toccò terra con la zampa inferiore sinistra dandosi ancora una spinta, per un ulteriore metro o due di distanza da quel nugulo di esplosioni, subito quindi riaprì gli occhi ancora con la dentatura ben visibile in una smorfia per quella spiacevole sensazione di scaglie ustionate e carni lambite da un fuoco di luce, le braccia ancora davanti a lui ma già con gli occhi setacciava attraverso... nessuna traccia della paladina, non lo stava bersagliando.
    Perciò ricacciando giù il dolore frenò il suo arretrare, calò le due braccia lungo i fianchi tornando in posizione eretta, degnando sol di uno sguardo le proprie condizioni, non particolarmente felice di vedersi bruciacchiato su braccia e spalle, nulla che gli impedisse di muoversi ma... era abbastanza doloroso.

    Non c'era da scherzare, e lui aveva promesso di impegnarsi al massimo, quindi, colse l'occasione per attaccare lui stesso, senza star li dunque a leccarsi le ferite scattò sulla destra, per quanto i fumi di quelle esplosioni li davanti, fra loro due, fossero un'invitante copertura, un pò meno invitante era non sapere che ci fosse dietro. Perciò con il peso rivolto in avanti rispetto al suo moto corse prima lateralmente, nuovamente concentrato sull'azione con il suo sguardo, ed infatti notò poco dopo la posizione di Joan... che aveva sfruttato quei momenti per allontanarsi un pò, fu in quel momento che cambiando traiettoria converse verso la ragazza, posizione abbassata e piegata in avanti, braccia lunghe distese rivolte all'indietro... il tutto volto ad una migliore velocità.

    <aahhhhh!..>

    Correndo veloce però, nel tentativo di confonderla si mosse leggermente a zig zag, passando improvvisamente un paio di volte da destra a sinistra, giusto perchè ricordava ancora l'attacco a distanza di poco fa.
    Quando sarebbe stato pronto ad attaccarla, quando le distanze fossero state sui due metri, Zakan si sarebbe trovato leggermente a destra nella sua carica, sinistra dal punto di vista della giovane donna e... da come improvvisamente avrebbe spiegato gli artigli della zampa destra, caricando il braccio e focalizzando lo sguardo, il suo intento sarebbe probabilmente apparso quello di colpire con un artigliata da quel lato, tuttavia Zakan non appena poggiò il successivo passo a terra ne piegò il ginocchio il suo sguardo schizzò dall'altra parte, alla destra di Joan, e con una spinta fuori dal normale si esibì nuovamente nel medesimo scatto che aveva compiuto poco prima, oltrepassando pure la propria velocità tento di mangiarsi ancora un pò di quella distanza che restava ed arrivare a sorprenderla con un attacco portato con l'altra zampa, la propria mancina, la quale caricò forza solo un attimo partendo dal basso, e spiegando gli artigli venne l'istante dopo fatta partire rapidamente nel tentativo di artigliarle il fianco e forse parte di stomaco, o basso torace... facendo seguire al braccio una traiettoria ascendente e leggermente obliqua.
    Tutto qui? no, cogliendo l'occasione del suo rialzarsi ed anche protendersi anche in senso verticale, l'adolescente lucertola umanoide avrebbe pure provato a far seguire un altro attacco, l'inerzia del suo braccio sinistro infatti l'avrebbe portato a girare in senso orario, e sfruttando ciò vi aggiunse del suo, così da eseguire un rapido giro su se stesso, sollevare la gamba destra rannicchiata contro lo stomaco, e quindi spingersi verso di lei per darle un calcio diretto con essa ad altezza addome. Chissà come si sarebbe difesa il suo giudice...
    z3fEMhh
    Fisico: bruciature ed ustioni sulle braccia, in parte anche le spalle (grado medio)
    Mente: deciso dare il meglio, per onorare la forza dell'avversaria
    PM: 100% - 16% - 16% = 68%

    Mosse Usate:

    Tagliavento (attiva)
    Il personaggio compie un unico velocissimo scatto, cogliendo l'avversario di sorpresa.

    La tecnica ha natura Fisica. Il corpo del personaggio sembra trascendere i limiti della velocità umana per qualche attimo, riuscendo a generare uno scatto di velocità impressionante. Con questo guizzo un individuo non dotato di particolari capacità fisiche potrà coprire la distanza massima di 5 metri senza alcuna rincorsa, abilità molto utile per schivare offese o per azioni che richiedono un'elevata velocità (la distanza è aumentabile a discrezione del giocatore se si possiede un alto valore di Destrezza, mentre la velocità dello scatto aumenterà con l'aumentare del parametro corrispettivo del personaggio).
    Costo. Medio



    Corpo:50
    Punteggio iniziale (50), Energia ( ), Punti Quest ( ), Altro ( )
    Essenza :20
    Punteggio iniziale (20), Energia ( ), Punti Quest ( ), Altro ( )
    Mente:25
    Punteggio iniziale (25), Energia ( ), Punti Quest ( ), Altro ( )
    Concentrazione:65
    Punteggio iniziale (65), Energia ( ), Punti Quest ( ), Altro ( )
    Destrezza:70
    Punteggio iniziale (70), Energia ( ), Punti Quest ( ), Altro ( )
    Velocità:70
    Punteggio iniziale (70), Energia ( ), Punti Quest ( ), Altro ( )

    Note: troppo matrix? ehehe XD già forse hai ragione, cercherò di essere più aggressivo allora u.u" non stavo per niente trattenendo i colpi a motivo di un così bel visino :3 no...
    no dai :) mi sembrava solo di non aver più molto tempo On per fare altro u.u ... e poi non sai che soddisfazione buttare col sedere per terra un giudice D:

    già... u__u il mio grande problema, purtroppo è da sempre il mio punto debole la punteggiatura, in più quando si passa all'azione si fa tutto macchinoso e difficile da capire :P ... risultare facilmente comprensibile come dici sarebbe proprio il mio sogno... così va meglio?

    ah si per i danni, la tua tecnica è bassa, però hai più di tre volte la mia essenza, anche se in parte mi sono tolto di li ed ho protetto i punti più delicati era indicato secondo te infliggersi una ferita media?
     
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    I A M J U D G M E N T

    IV


    Di certo, Zakan sapeva incassare; e pensare in fretta. Il modo in cui anche in una situazione così concitata era riuscito a farsi da scudo con le proprie braccia ed attutire la potenza dell'esplosione di luce era strabiliante. Così come strabiliante fu la velocità con il quale partì di nuovo all'attacco. Joan, da questo punto di vista, le era inferiore: i movimenti a zig-zag del giovane rettile erano difficili da seguire ai suoi occhi, e il fatto che l'avversario avesse compreso questo suo -forse unico- punto debole era di certo motivo di lode.

    Tuttavia...

    Tuttavia non era abbastanza forte. Se avesse continuato ad attaccare con la stessa potenza con la quale aveva assestato il calcio basso, poco prima, non avrebbe avuto al una speranza, velocità superiore o no.
    Joan inspirò a fondo, raccogliendo le proprie energie. Dopo una breve litania, una preghiera che accompagnò gli scatti confusi di Zakan, il suo corpo splendé di luce propria per qualche istante; un potere divino, di luce pura, semplice quanto efficacie: con esso, la forza di Joan era aumentata ancora, così come, indirettamente, la sua resistenza; con esso, Zakan non avrebbe più avuto alcuna speranza.
    Guardia ferma, posizione di difesa. Durlindan era una spada di media lunghezza, e come tale non troppo efficace in difesa; tuttavia, il suo avversario sfruttava unicamente il corpo a corpo, tecnica pericolosissima contro un avversario armato. Tenendola inclinata verso il basso, la lama copriva buona parte del suo corpo e la posizione di difesa, leggermente inclinata rispetto all'avversario, riduceva di molto la superficie potenzialmente vulnerabile.
    Lo scatto finale improvviso fu un problema relativo. L'artigliata la colpì al fianco, oltrepassando la sua guardia, ma una rapida quanto effimera fitta di dolore fu l'unica cosa che sentì: quando infatti l'artigliata procedette verso il suo torace, la fida armatura la bloccò completamente, dandole il tempo di liberare la mente dal doloroso fastidio, di riequilibrare la guardia e di concentrarsi sui movimenti di Zakan. Voleva continuare il suo attacco. Sfruttando l'inerzia del colpo aveva saltato, girato su se stesso e stava assestando un calcio. Lodevole.

    Ma inutile.


    Il freddo ferro di Durlindan, piazzata di piatto per una maggiore efficacia offensiva, fu l'unica superficie che il piede del giovane incontrò. Joan fece anche in modo che la sua controffensiva cominciasse direttamente dalla difesa: quando infatti scaglie e ferro cozzarono tra di loro, la guerriera spinse anche il ferro in avanti, così da destabilizzare l'avversario, che, in volo, difficilmente sarebbe stato in grado di mantenere l'equilibrio.
    Joan strinse i denti. Gli aveva dato l'opportunità di attaccare. Ora stava a lei giocare tutte le sue carte.
    Non gli lasciò tregua; appena i piedi di Zakan sfiorarono il terreno, la prima parte della sua tecnica più potente era già cominciata: un tondo dal basso verso l'alto, più potente di un comune fendente, che mirava ad aprirgli un lungo squarcio dall'addome fino ai pettorali. Non sarebbe finita lì: la forza del fendente le dette lo slancio necessario per librarsi in aria per qualche metro; da quella posizione sopraelevata, puntò Durlindan verso il basso, impugnandola con entrambe le mani e concentrando tutta la sua energia magica sulla punta della spada. Che Zakan fosse colpito o meno da questo colpo dall'alto non aveva importanza: difficilmente sarebbe scampato all'attacco che sarebbe seguito. Quando la spada si fosse conficcata sul terreno, infatti, un'enorme lama di luce sarebbe emersa da sotto i piedi del rettile, colpendolo con tutta la potenza della magia di Joan.

    Era probabile che lo scontro stesse già volgendo al termine.
    Così come il suo Giudizio.

    ~Joan



    ~Stato Fisico: Botte di lieve entità ai polpacci e alla schiena. Graffio di lieve entità al fianco.

    ~Stato Psicologico: Determinata a chiudere lo scontro.

    ~Potere Magico: 100% - 12% - 6% - 6% - 24% = 52%









    ~Tecniche utilizzate:



    Holy Faith: Tecnica che Joan sfruttava in guerra per ottenere il potere divino e continuare a combattere anche in situazione di difficoltà. Mormorando una breve litania, una preghiera al suo dio, il suo corpo verrà avvolto da una luce sacra, che non solo le donerà un potenziamento al parametro corpo (+30), ma la renderà anche momentaneamente insensibile al dolore.
    [Tecnica Fisica – Consumo Medio – Mantenibile]

    Purge: La più potente tecnica di Joan, picco della sua abilità di schermidore, consiste in una sequenza di tre colpi, di cui i primi due di natura fisica, l'ultimo di natura magica. Si prepara spostando tutto il peso e la forza sulle gambe e abbassando la spada. Da quella posizione, può eseguire uno scatto estremamente rapido (se il nemico si trova ad una distanza fino ad un massimo di 5 metri) al quale segue un potente fendente dal basso verso l'alto, portato insieme ad un salto che le permette di raggiungere circa i 3/4 metri di altezza. Da quella posizione, cala di nuovo con la spada perpendicolare al terreno, come se dovesse impalare il suo nemico dall'alto. In questo modo, anche qualora mancasse il bersaglio, conficcherebbe la sua spada nel terreno e, attraverso di essa, farebbe fluire il suo potere sacro nel suolo. Se il nemico si trova quindi entro un raggio di 5 metri, da sotto i suoi piedi si formerà, nel tempo di un secondo, una lama di luce alta 3 metri e larga 2, del tutto inconsistente come se fosse vera luce, che non provoca danni da taglio ma solo ustioni magiche di elemento luce. La potenza complessiva della tecnica è alta, ma ogni singolo colpo può provocare danni di entità solo bassa. Dopo l'utilizzo, inoltre, sono necessari alcuni secondi alla paladina per riprendersi dallo sforzo ed estrarre la spada dal terreno.
    [Tecnica Fisico/magica – Consumo Alto - Istantanea]



    Statistiche

    BaseVerde P.Q. A&OTotale
    Corpo60+20±0+30110
    Essenza60+30±0±090
    Mente30+10±0±040
    Concentrazione50±0±0±050
    Velocità50+10±0±060
    Destrezza50+30±0±080

    ~Note: Purtroppo mi sono accorto solo adesso di aver utilizzato la vecchia tabella delle statistiche, quella in cui manca la statistica di Concentrazione. Ti chiedo davvero scusa per l'inconveniente^^"
    In ogni caso, credo sia d'obbligo farti un breve sunto della mia azione: Joan viene leggermente spiazzata dallo scatto finale, ma il potenziamento in corpo (Holy faith) le permette di rendere il danno poco più che un graffio (specie considerando che i tuoi "artigli" non sono neanche descritti come vero e proprio equipaggiamento, ragion per cui possono essere considerati, al massimo, poco più che delle unghie umane affilate e resistenti); il resto del colpo è invece completamente protetto dall'armatura che le copre stomaco e torace. Avendo tenuto nelf rattempo la guardia pronta, riesce quindi a frapporre la spada tra lei e il calcio e, quando questa arriva, spinge la spada in avanti per sbilanciare Zakan. A quel punto, quando l'altro atterra (presumibilmente molto vicino alla paladina) esegue "Purge", la sua tecnica più potente. Stavolta ci sono andato giù davvero pesante, ma è anche ora che il combattimento si avvii ad una conclusione.
    Per i pareri, ormai, mi rimetto alla valutazione finale; tu cerca solo di concludere al meglio delle tue possibilità!


     
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    C'era dell'incredibile nel modo in cui quella donna affrontasse la battaglia con una simile calma e attenzione, Zakan aveva davvero un modo diverso di approcciarsi alla lotta rispetto a lei, non c'era affatto da sottovalutarla, lo sapeva... eppure forse lui stesso aveva sbagliato nel valutarla, nel comprendere fino a che punto la paladina fosse forte e solo quando arrivò la luce cominciò a sospettarlo.
    Il verde di certo non rallentò a motivo d'essa, ma se si fosse potuto fermare il tempo, restare a contemplare con che bellezza adesso la luce stesse fluendo tutt'intorno al suo giudice, perfettamente in grado di invocare la propria magnifica magia, che nell'avvolgerla esaltò ulteriormente la sua fiera figura, facendo capire alla lucertola che se per lui si era trattato finora di dare il suo meglio in quel combattimento, per lei si era trattato forse di mostrare solo adesso la sua vera forza... emozionante, si... il momento in cui il tuo avversario gira le carte in tavola e decide di mostrare la vera natura del suo potere e ti combatte con tutto te stesso, è come un brivido... un grande onore, e un piacevole successo. Il momento in cui vittoria o sconfitta sono ad un passo, ma sia in un caso che nell'altro nessuno dei due va a casa senza aver imparato qualcosa.

    <eh..>

    sorrise... Zakan non poteva non essere almeno contento per quello, e così senza timore mandò a segno il suo attacco, incontrando però l'armatura a fermare in parte la sua offensiva, e la spada pronta per parare direttamente il suo calcio successivo... incredibile, tutto quanto, quei pochi momenti gli fecero capire che probabilmente non l'avrebbe mai sconfitta, la vide, concentrata come se in realtà non l'avesse che sfiorata, pronta a ricevere anche attacchi più rapidi di lei, e poi... la sua forza.

    <nh..>

    sbattè le palpebre preoccupato quando con una spinta decisa lo prese in contropiede (letteralmente) respingendo il suo attacco con facilità e decisione, Zakan non avendo ancora toccato terra fu sbilanciato all'indietro pericolosamente, e dovette lottare per non ribaltarsi dal momento che Joan l'aveva buttato anche un pò indietro, non di molto, gli arti non proprio pronti per una guardia efficace e qui cominciò il vero problema.
    Partì subito, il ragazzo lucertola si rese conto che non sarebbe stato pronto a schivare in tempo il colpo di spada che già si immaginava arrivare da un momento all'altro e trasalì, stringendo i denti arretrò col capo come già intuendo qualcosa di spiacevole, perciò allungò disperatamente la gamba sinistra, la più abbassata delle due tentando di raggiungere il terreno di quel poco che bastava, quando vi riuscì le sue iridi potevano già ammirare lo scintillio della lama che ruotando di piatto si portava in posizione e partiva dal basso per salire in un fendente reso ancora più temibile dall'aura luminescente della sua avversaria, dette un colpetto con la zampa e si tirò indietro quanto più potè col busto, finendo per stringere gli occhi al sibilo rapido, letale e potente salire fino ai più alti metri sopra di lui... l'arma di Joan tagliò le sue scaglie e la sua carne dagli addominali al petto, un taglio reso solo un pò meno profondo per via del suo ultimo colpo di reni, che comunque fece schizzare il sangue... rosso, anche per lui... che pure gli strappò un gemito di dolore.

    <grrah!!>

    Verso deformato dal serrarsi delle mascelle, irrigidimento d'obbligo, che valse pure per il resto del corpo come aiutante per il giovane adolescente nel tenere a bada l'ondata fulminea che segnalò al suo cervello il danno appena subito, ma non era finita.
    Zakan alzò lo sguardo, le sue piante delle zampe avevano appena toccato terra del tutto, un occhio stentava ancora ad aprirsi per via del colpo di spada, l'altro già aperto, puntato in alto, la vide... luce abbagliante, un letale affondo dall'alto si stava per abbattere su di lui, non c'era dunque tempo per occuparsi della propria ferita, e poi aveva promesso che non avrebbe dato meno del suo meglio, ed il suo meglio comprendeva schivare quel colpo, lo sapeva. Lo mise in pratica dunque piegando leggermente le ginocchia e così spingendosi di lato balzò ancora con fluidità ed agilità, sebbene la cosa era infastidita dalla ferita aperta, la lasciò quindi discendere a terra e forse per ingenuità, forse per via della sua inesperienza... pensò fosse finita.
    Fu per questo che non appena le sue zampe toccarono terra schizzò brutalmente in un nuovo scatto, questa volta all'insegna dell'attacco verso Joan peso in avanti e braccia caricate all'indietro, la fissò per brevi attimi con ostinata determinazione, prima di calare lo sguardo, tutto avvenne in pochi attimi... quando vide la luce fluire al suolo dalla spada di Joan, quando notò il bagliore sotto di se, fu ormai troppo tardi, se non per manifestare stupore.

    Un verso sommesso, il fiato mozzato completamente, segnarono quegli istanti in cui tutto sembrava decidersi, la spada di luce, grande e potente nella sua magia lo trafisse in quel momento, bloccandolo... passandogli ampiamente il torace ed anche l'addome, Zakan con la bocca semi aperta e gli occhi sgranati, come se non riuscisse a respirare mentre per dirla tutta il suo desiderio era chiaramente quello di urlare per le ustioni magiche che come un fuoco divoratore lo divorarono pure dal di dentro... boccheggiò, fino a che la lucente lama sparì, lui ancora in piedi forse per miracolo, tremante calò l'occhio verso le proprie scaglie, ormai annerite dove la magia aveva avuto effetto, affiancate da una lunga striscia rossa del proprio sangue che ancora sgorgava allungandosi verso i pantaloni, gocciolando lentamente a terra.

    <ah... hhn... hah ..>

    poco udibili furono i suoi lamenti mentre, con un pesantissimo passo in avanti, dettato più dal non voler cadere che da altro sollevò la zampa, digrignando i denti come a voler raggiungere con quel surrogato di una mano la sua avversaria, tentennava, l'altro braccio si ripiegò verso i propri danni, come a contenerli... e tutto dal suo sguardo lasciava intendere che, per quanto fosse grave la sua ferita, non voleva ancora deludere così Joan rinunciando a combattere al meglio.
    Tuttavia la realtà è la realtà, i sogni sono sogni, ed il suo ginocchio andò a terra, lui stesso si piegò su se stesso, in una smorfia di dolore, tossì diverse volte prima di riuscire a dire qualcosa.

    <coff coff.. aaghh.. accidenti... ho proprio perso eh?... eh.. ghh!>

    Forse sarebbe stato davvero qualcosa di strano vederlo ora, il ragazzo lucertola ansimava, e soffriva evidentemente, eppure... pure in un momento come questo provò a sorridere a Joan, rimettendoci subito dopo con una smorfia per via di un movimento doloroso, ma comunque non sembrava abbattuto, più di tanto almeno... e se lo era, non serbava alcuna ostilità verso la sua avversaria, colei che lo aveva appena sconfitto e ridotto così, che ora lo aveva alla sua mercè, al massimo si sarebbe potuto notare quel velo di delusione nei suoi occhi, nel suo tentativo forzato di sorridere, delusione verso se stesso e verso la propria debolezza.

    z3fEMhh
    Fisico: bruciature ed ustioni sulle braccia, in parte anche le spalle (medio) taglio verticale su parte del petto e addominali (medio) ustioni serie su ampia zona pettorale ed addominale, visibile anche dal lato schiena (alto/critico)
    Mente: colpito dalla forza di Joan, pur sconfitto, si sforza ugualmente di mostrarsi amichevole con la sua avversaria... dentro però è un pò dispiaciuto di non essere stato all'altezza
    PM: 100% - 16% - 16% = 68%

    Mosse Usate://



    Corpo:50
    Punteggio iniziale (50), Energia ( ), Punti Quest ( ), Altro ( )
    Essenza :20
    Punteggio iniziale (20), Energia ( ), Punti Quest ( ), Altro ( )
    Mente:25
    Punteggio iniziale (25), Energia ( ), Punti Quest ( ), Altro ( )
    Concentrazione:65
    Punteggio iniziale (65), Energia ( ), Punti Quest ( ), Altro ( )
    Destrezza:70
    Punteggio iniziale (70), Energia ( ), Punti Quest ( ), Altro ( )
    Velocità:70
    Punteggio iniziale (70), Energia ( ), Punti Quest ( ), Altro ( )

    Note: ah be, capisco non importa dai XD va bene anche così, può succedere di dimenticarsi.
    Postilla riguardante ciò che hai scritto nel sunto: si, io non ho messo nessuna arma in equip proprio perchè il pg ha proprio come stile di lotta il corpo a corpo senz'armi, perciò non era mia intenzione dargliene nemmeno in futuro ecco, solo che, a quanto hai scritto gli artigli di per se non sarebbero così efficaci giusto? abbiamo già parlato della questione in scheda XD quindi so già tutto, solo che, non ho inserito gli artigli come un arma vera e propria visto che non c'era bisogno, e visto che non devo andare a mettere effetti passivi su di essi come ha fatto dragona, ma se questo implica una sorta di penalità per il danno mi sa che mi conviene inserirli come un arma normale a sto punto o.o tu che dici? visto che rimarrò così vorrei che la cosa sia anche efficace insobba u.u"

    Comunque non temere per l'improvviso aumento di difficoltà XD tanto immaginavo che sarebbe successo visto che presto dovrai occuparti anche del nuovo pg di Drewan :)... ed io stesso scalpito all'idea di giocare anche con gli altri eheh...

    Del resto mi rimetto poi al tuo giudizio u.u non sai che manna sapere da qualcun altro le cavolate che scrivi per imparare a non scriverne mai più XD almeno ci si diverte di più :3
     
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    V


    Era finita.

    Il primo fendente aveva aperto un lungo squarcio vermiglio sul petto di Zakan, incapacitando qualsiasi possibilità di repentina reazione al resto della sua tecnica; la lama di luce fece il resto.
    Gemette di dolore, il giovane rettile, non vergognandosi nell'ammettere la propria sconfitta. Joan lo apprezzò: ambizione e irrazionalità sono due concetti ben diversi, esattamente come la determinazione e la follia. Riconoscere i propri limiti era il primo passo per capire come superarli.
    Estrasse Durlindan dal terreno con un gesto fluido, rinfoderandola subito dopo. Non c'era bisogno di finire Zakan, il giovane sarebbe crollato privo di sensi a momenti. Doveva, anzi, approfittare degli ultimi attimi della sua coscienza per parlargli. Rassicurarlo che sì: aveva superato la prova.
    Sorrise, Joan, in quella sua maniera quasi completamente impercettibile, eppure presente. Sorrise perché in fondo, al di là di un utopico status super partes, sperava nel successo di quel giovane. Sperava che le fila del Destino potessero passare anche da lui, sperava che un animo così pieno di energia e di voglia di vivere si dimostrasse degno dell'eredità del Deep Dive.
    Si diresse verso di lui a senza fretta, il lungo mantello che sventolava al ritmo dei suoi passi. Quando gli fu di fronte, si accovacciò in modo che Zakan potesse guardarla in faccia. Del sorriso, non avrebbe trovato traccia. Avrebbe trovato due smeraldi freddi, inquisitori, come sempre.
    Eppure, forse, quel pizzico di ammirazione l'avrebbe percepito. Anche solo un po'.
    «Giudico idonea la tua determinazione, giovane guerriero.»
    Parole formali, quasi appartenessero ad una preghiera.
    «Ora vai, e non lasciare che il potenziale del tuo cuore rimanga inespresso. Ora vai, e dì la tua in quest'universo di gioie e dolori.»
    Joan attese la risposta di Zakan, poi, lentamente, si alzò, così da guardarlo dall'alto quando la sua coscienza l'avesse fatto scivolare nel sonno. Una leggera brezza, giunta dal nulla, scompigliava i lunghi capelli d'oro, facendoli danzare.
    Il Deep Dive si preparava a dire Addio all'ultimo esaminando.
    La Porta è ancora chiusa, Zakan. La sua sorte, d'ora in poi, potrebbe dipendere anche da te.

    Addio.



    CITAZIONE
    Note: Un ultimo post e passiamo alla valutazione!

     
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    non sarebbe di certo servito a nessuno ostentare una soglia del dolore maggiore di quella che in realtà era propria di Zakan, di certo non sarebbe riuscito a risollevarsi da quella posizione china, non almeno senza il rischio costituito da lancinanti stilettate di dolore da parte della ferita da taglio, accompagnate dal ben più grave bruciore diffuso che poteva distintamente percepire ogni istante in cui le membra interessate dalle ustioni si muovevano, ciò implicava pure una discreta difficoltà a respirare.
    Tuttavia per Zakan non c'erano in fondo grossi motivi per abbattersi, certo, faceva sempre più piacere vincere piuttosto che perdere, ma se si era impegnato per bene non vedeva proprio perchè struggersi oltre... si be, uscirne un pò meno distrutto sarebbe stato gradevole, ma quando si combatte non si può mai dire come andranno le cose.

    La testa dal crine disordinato color smeraldo era reclinata verso l'alto per seguire il bel volto della giovane paladina bionda, la vide rinfoderare la spada, segno che lo scontro era davvero finito per entrambi... in quel momento i pensieri del rettile erano abbastanza in pace, sebbene vi fosse ben chiaro il concetto della sua sconfitta e del fatto che doveva senz'altro migliorare, diventare più forte, più veloce, più abile... o forse era qualcosa di più la forza che ancora gli mancava? questo non lo ossessionava, non si trattava per lui di accettare semplicemente le proprie debolezze, quanto più di continuare a combatterle senza arrendersi, altrimenti si che sarebbe arrivata la vera sconfitta.
    In quei momenti il respiro irregolare del giovane non era l'unica cosa che caratterizzava la sua espressione, appariva poco lucido, cominciava a sbattere qualche volta di troppo le palpebre, la testa gli era leggera... con la vista che a tratti annebbiava lievemente la guardò, mentre gli si avvicinava tranquillamente, lui battuto, e lei quasi intatta, certo la disparità era molta, ma ciò non impedì che nella sua mente si formasse una speranza.. seppur debole, di poterla un giorno sconfiggere.

    Quando lei si abbassò al suo livello i loro occhi si incontrarono, verde e giallo... Zakan con un che di suspense, disturbato unicamente dalle ferite, lei risoluta in quella sua fredda severità, eppure, le sue parole suonarono dolci, e la lucertola ebbe la lieve sensazione di esserle andato a genio, alla fine...

    CITAZIONE
    «Giudico idonea la tua determinazione, giovane guerriero.»

    <uh? sul serio?!.. aah! ck...> strizzò subito l'occhio abbassando il capo per sottomettere una dolorosa fitta al polmone, ma se non era per quello senz'altro avrebbe dimostrato pienamente il suo entusiasmo, così si limitò a sorridere rialzando occhi più vivi... Joan gli fece un bell'augurio, e sebbene avesse sicuramente desiderato chiederle dove sarebbe dovuto andare... nel senso, dove accidenti era l'uscita, sul serio, questo non era un problema da poco... in ogni caso con un tono piuttosto felice e non proprio alto, onde evitare ulteriori patimenti, le volle rispondere scodinzoloso

    <coff.. grazie Joan! lo farò di sicuro.. eh.. spero un giorno mi concederai la rivincita...>

    ridacchiò, o meglio tossicchiò provando a farlo, i suoi movimenti lungo la frase rallentarono ed il ciondolio del capo aumentò, si era divertito parecchio, ma ora era stanco e gli sembrava come se fosse arrivata l'ora di andare a riposare... cercò il suo sguardo un'ultima volta prima di andare giù, con le pupille che persero nel frattempo la focalizzazione su ciò che guardava, fissando il vuoto, spegnendosi e poi chiudendosi del tutto quando anche le sue membra provate si adagiarono sul terreno sabbioso del ring.
    Sabbia smossa dal vento dunque sfrigolò, e lui non vide più nulla mentre la coscienza in quel mondo parallelo scemava al punto da abbandonarlo totalmente, e le parole della giudice si persero probabilmente nel vuoto di quella stanza con ormai solo lei come uditorio.
     
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    »Inseguire un sogno
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    Scrittura e interpretazione: "Frettoloso" è il modo in cui definirei il tuo modo di scrivere. Frettoloso sia perché poco curato dal punto di vista degli errori di distrazione (la maggior parte dei quali si sarebbero risolti con una seconda lettura), sia perché eccessivamente, eccessivamente veloce. Occhio, perché non sto facendo una critica soggettiva qui; non sto dicendo che dovresti semplicemente "mettere più punti perché a me piace così"; sto dicendo che, ora come ora, molti dei tuoi periodi risultino contorti, confusionari e, spesso, addirittura sintatticamente scorretti. Ho notato con piacere che la situazione è lievemente migliorata a partire dal post in cui ti ho dato un consiglio a riguardo (l'ho fatto solo perché direttamente interpellato, non è mio uso esprimere opinioni prima della valutazione), ma il problema permane: periodi troppo contorti, punteggiatura usata in modo scorretto e errori di ogni tipo (quelli di formattazione -maiuscole mancate dopo il punto o l'inizio di un dialogo, per dirne una- in particolare denotano più di tutti una certa "fretta" nello scrivere) fanno da padroni praticamente in ogni tuo post, spesso rendendo addirittura le tue azioni di difficile comprensione.
    Ed è un peccato, riscontrare così tanti punti negativi; è un peccato perché, ahinoi, spesso e volentieri eclissano quelli che di per sé sarebbero punti davvero positivi rintracciabile nel tuo stile. Uno su tutti, la proprietà lessicale e la capacità descrittiva (quella statica, almeno): non sono in molti (purtroppo) gli utenti che possono vantarsi dell'utilizzo di termini così azzeccati, di rendere chiaro e vivo un ambiente quando lo si descrive nella sua immobilità. I tuoi post sono lunghi, esaustivi e, se ricevessero una maggiore cura, potrebbero tranquillamente ispirare ad un voto MOLTO più alto di quello che vedrai.
    Purtroppo, come hai potuto constatare, il condizionale è d'obbligo: gli errori, le disattenzioni e lo stile impreciso, almeno in questa quest, gettano troppa ombra sugli aspetti indubbiamente positivi, tirando giù la valutazione sotto la sufficienza. Purtroppo, non sono elementi sopra i quali si possa soprassedere.
    Qualche ultima parola su Zakan e la sua caratterizzazione: benino. Si vede chiaramente come il giovincello dai capelli verdi sia un personaggio nuovo, così come si vede che tu ti debba ancora abituare a lui. Un'autoconclusiva che ne ampli il background o lo metta di fronte a situazioni che stimolino un po' di character developement potrebbe essere un buon punto di partenza. Le basi, comunque, ci sono.


    »Voto: 5/10

    Strategia: Anche qui, un vero peccato. Sai quale quest iniziale mi ha ricordato, questa? La mia. Esattamente come te mi ero ritrovato con i mano buonissime idee d'attacco, ma con un personaggio che, allo stato passato delle cose, era totalmente inadatto al combattimento. Zakan, purtroppo, è a sua volta totalmente inadatto al combattimento: nessun vero equipaggiamento, tecniche d'attacco quasi inesistenti, statistiche eccessivamente sbilanciate, che vanno a sfavorire un parametro importantissimo come l'essenza (credo che circa l'80% delle tecniche di questo forum sia di natura magica, eh!). Tutti questi fattori, sommandosi, vanno a creare una situazione in cui Zakan era quasi completamente impossibilitato a mettere in difficoltà Joan.
    Come accennato all'inizio del campo di valutazione, tuttavia, alcune tue buone idee ti garantiscono la sufficienza. La sabbia negli occhi lanciata approfittando del movimento di schivata è stato piuttosto spiazzante (sia per Joan che per me, lol) e l'utilizzo di tagliavento ben meditato. Purtroppo, pur premettendo che il tuo PG fosse, effettivamente, inadatto ad uno scontro con un Giudice, si sarebbe potuto fare di più. Avresti potuto usare il potenziamento, avresti potuto usare la difesa; non avere paura di lanciare più di una tecnica per turno! Spesso e volentieri, è l'unico modo che si ha per attuare una strategia degna di alte valutazioni o, addirittura, per sorpavvivere.

    »Voto: 6/10

    Lealtà: Di gran lunga il campo migliore dei tre, pur non privo di difetti che ne minano una lodevole valutazione. Di base, sei un utente davvero corretto: si vede che bene o male hai già dimestichezza con la formula play by forum e si vede che hai assimilato le basi del "nostro" combattimento. Attacchi rispetando le finestre temporali dell'avversario, non fai multistrategia, non fai interruzioni, incassi dove si può incassare e ti difendi dove ci si può difendere. Sono, appunto, le "piccole cose" che ti tirano giù: la schivata "ala matrix" come l'hai definita tu, pur plausibile, è un filino eccessiva. Mi rendo conto che la tentazione di far rassomigliare lo scontro a quello di un film o di un anime sia forte, ma bisogna tenere a mente che il parametro principale di riferimento (almeno al di fuori delle tecniche, che per forza di cose vanno oltre l'umano) debba rimanere sempre e comunque il realismo; e per realismo, capirai che il primo pensiero sia "faccio un salto all'indietro", "mi abbasso" o al massimo "faccio una capriola", non "faccio il limbo sotto la spada".
    Altra piccola imperfezione: "correndo a zig zag", hai scritto. Cosa significa, esattamente? D'accordo che hai una velocità alta, ma non abbastanza da eseguire così efficaciemente un simile movimento tanto da confondere una persona; per di più, la distanza tra noi due era davvero poco plausibile per poter eseguire una simile azione, con tanto di tagliavento finale.
    Come ho detto, piccolezze; piccolezze che ti tirano giù il voto, sì, ma che, nel loro essere "piccole" fanno ben sperare per un futuro molto più promettente: esattamente come per gli errori di distrazione, basta stare attenti; pensare due volte prima di scrivere e, soprattutto, ricontrollare quanto si è scritto.

    »Voto: 6.7/10

    Come vedrai a breve, purtroppo, l'energia rimane Bianca, anche se per un soffio. Ti prego di non prenderlo come un atto di cattiveria da parte mia, né come accusa di incapacità. Prendilo, piuttosto, come un incitamento: un incitamento a fare meglio, a considerare ogni post qualcosa di più che un modo per passare mezz'ora.
    Le potenzialità ci sono tutte: l'ottima capacità di lessico, le brillanti idee strategiche e l'eccellente comprensione dei meccanismi di base della lealtà aspettano solo di essere valorizzate; di essere liberate delle imprecisioni, la frettolosità e la scarsa ottimizzazione. Tenendo a mente questo, già dalla prossima quest la bianca sarà un lontanissimo ricordo.

    »Media: 5.9
    »Premi Ricevuti
    » AP: 6
    » Munny: 295
    » Energia: Zakan rimane energia Bianca.
    » Fama: ///


    Per qualsiasi dubbio o domanda, sai dove trovarmi. Per la moderazione mi becco 3 AP e 300 Munny. Procedo subito alla modifica del ministero.
    Alla prossima^^
    P.S.: per la faccenda dell'equipaggiamento, puoi tranquillamente richiedere di inserirlo qui.
     
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13 replies since 21/2/2015, 15:55   210 views
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