Prelude at War ~ The Observer's Side

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  1. Swirl of the Will
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    Qwnno70
    L'arrivo in quel luogo non fu un evento particolarmente traumatico. Neanche il viaggio, se si volesse esaminare il passaggio nella sua totalità. Ormai affine agli spostamenti tra le dimensioni, sia per genesi sia per le innumerevoli esperienze dirette che si sono succedute, non provò malessere, come invece accadde al suo avatar attuale durante l'arrivo al piano atlassiano. Ciò che vide, il primo scenario che quel mondo gli offrì, non lo scosse. Non per la vista, almeno, non dando peso alle sfaccettature della materia. Se gli era concesso il cammino su quello che pareva uno specchio d'acqua purpureo, pensò, era per leggi che lo permettevano. Non aveva ancora preso stabilità nel corpo, questo lo sapeva molto bene, ma l'adeguarsi alla struttura planare era una condizione necessaria e non rimandabile.
    Neanche l'insolita pioggia di pece, più simile ad agglomerati energetici che al fenomeno naturale di riferimento, lo impensierì, limitandosi a oltrepassarlo, in quanto ancora incorporeo. Non la analizzò, non ne ebbe il tempo. Se gli occhi scrutavano i colori del luogo, la mente accolse lo spirito. Lo sentì, chiaramente, risuonando dentro se stesso.
    Nell'istante in cui generò contatto diretto con il suolo un frammento di esistenza venne risucchiato dentro di lui, seguendo la prassi ormai consueta. Sotto la trama fondamentale captò qualcosa di diverso, qualcosa di non genuino o, meglio, diverso. Una seconda essenza, più debole, composta da infiniti frammenti dissimili. Un qualcosa di simile lo aveva visto in Atlas, ma in quel caso era un consumo di essenza vitale necessario alla sopravvivenza della dimensione. Qui, invece, sembrava una fame senza fine, come se lo stesso mondo divorasse luoghi e persone per estendere i confini e longevità. Per oltrepassare i limiti della sua esistenza. Questi residui dunque li avvertiva galleggiare nella matrice della realtà, scomporsi e ricomporsi. Ma erano sterili, ormai privi di vita.
    « Sono loro i tuoi araldi?. » Se in un primo momento non aveva prestato loro attenzione, una volta assimilata l'identità del mondo poteva concedersi l'esame degli abitanti. O, almeno, di coloro che parevano associati nell'origine dell'esistenza. Incapace di scoprire un nome comune, in quanto la prima trama era priva di informazioni esterne alla sua preservazione e la seconda era troppo confusa per estrapolare una concezione unitaria, si limitò ad osservarli, distante.
    Simili nella sfumatura del corpo, diversi per costituzione, assumendo forme diverse. Alcuni potevano avere una forma bestiale, altri si avvicinavano alla genesi umana. Alcuni erano armati, altri no. Ma lo avvertiva chiaramente, non erano da sottovalutare.


    VApz8PW

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    « E' davvero curioso come quanta negatività possa nascere dal nulla. »
    Attraverso i suoi occhi, scrutando nello squarcio generato nella trama del luogo, all'Eterno fu difficile credere di trovarsi davanti a invasori di altre dimensioni. Avendone rivelata traccia su Atlas, prima della sua partenza attraverso i portali lì aperti, comprese di trovarsi davanti agli stessi esseri. O, almeno, potè finalmente forma e volto ai frammenti e residui di essenza che aveva trovato durante il cammino. Rimase sorpreso, invero.
    « Non sarebbe più lecito pensare, Primo, che questi appartengano alla stessa matrice? »
    E, in un cenno di silenzio, potè avere conferma alle sue teorie.
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    Incerto nelle azioni da compiere, preferì seguire l'ordinaria consuetudine della ricerca e osservazione. La prima cosa da fare, in quel nuovo piano dimensionale, era accertare l'equilibrio delle parti, lo stabilire quali individui e specie appartengono alla matrice primaria della realtà e chi è viaggiatore da altri luoghi. Inoltre doveva accertate l'identità di tale fenomeno. « Sono simili a questo cimitero di mondi, nell'essenza » Disse, portando la mano alle labbra. « Mi chiedo come potrebbe evolversi questo evento » finendo in un sorriso.
    Se l'esercito davanti a se fosse stata una componente fondamentale di quella realtà, derivata dalla sua nascita, sarebbe stato passivo, in quanto avvenimento a lui esterno. Avrebbe provato curiosità, assimilando concezioni e situazioni accrescendo la propria memoria, ma non avrebbe mosso azioni. Non ancora, almeno. Non era stato ancora chiesto il suo ingresso.



    Lasciato volutamente in sospeso.
     
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0 replies since 20/8/2013, 14:31   159 views
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