Monte Olimpo

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    Monte Olimpo
    ContenutiDescrizione generale | Storia | Popolazione | Clima e Geografia | Sottoluoghi

    Olympus_Coliseum_KH
    Descrizione generale
    patria di dei ed eroi, l’immagine della mitica montagna viene tramandata sin da tempi antichi fra mito e leggenda. Sulla sua vetta il grande Zeus, padre di tutti gli dei, regna indiscusso vegliando sulla città greca di Tebe, dove il figlio Hercules ha trascorso l’infanzia fra i mortali, in eterna combutta con il fratello minore Ade, sovrano degli inferi.
    La vetta ospita la rinomata Arena, sede dei giochi e degli agoni tra i più famosi eroi in circolazione. Solo i migliori guerrieri hanno il diritto e l’onore di scontrarsi in questo luogo sacro, molti fra i quali allievi addestrati del rinomato preparatore atletico Filottete. Luogo di nascita degli eroi più valorosi dell’universo, i loro nomi e le loro imprese sono rimaste impresse fra le maglie del tempo, nei secoli dei secoli, e scolpite del firmamento fra le stelle più luminose.



    Storia
    Terra giunse per primo a Tebe, dove fa conoscenza di Zack, giovane guerriero caduto vittima degli inganni del dio Ade, in quale dopo averlo posseduto lo costringerà a scontrarsi con il keyblader nell’arena. In seguito Zack, il giovanissimo Ercole e Ventus combatteranno insieme per salvare la città dall’attacco dei Nesciens, e solo dopo questa grande priva di coraggio Filottete accetta di diventare allenatore del promettente semidio. Anche Aqua si recò all’arena, partecipando ai giochi e sconfiggendo un Titano di Ghiaccio mandato da Ade, sventando ancora una volta i suoi piani conquista del regno dei vivi. Ma il dio non si da per vinto, e all’arrivo molto tempo dopo di Sora, Paperino e Pippo, tenterà di attuare un nuovo intrigo per liberarsi sia dell’eroe del Keyblade, come dettato dai piani di Malefica, sia di Ercole.
    Dopo aver tentato di partecipare al torneo dell’arena, e dopo essere stati rifiutati da Filottete in quanto non considerati veri e propri eroi, Sora e i suoi compagni ricevono da Ade stesso un biglietto per partecipare agli agoni dell’arena senza che sia necessario il consenso del fauno. I protagonisti affronteranno in duello Cloud, spinto a combattere da Ade stesso, il quale sguinzaglierà Cerbero per portare a termine i suoi piani. Tuttavia Sora sconfigge il cane a tre teste, guadagnandosi la totale fiducia di Fil e Ercole e salvando la vita a Cloud. A questo punto il nostro eroe è libero di partecipare ai tornei, al termine dei quali affronterà Ade in persona, sconfiggendolo anche questa volta.
    Sora tornerà nuovamente a fare visita ai suoi amici tempo dopo, per scoprire che la situazione sul Monte Olimpo non è affatto cambiata: Ercole si è infatti recato negli inferi per incontrare Ade e chiedergli una tregua, poiché il dio si ostina a inviare mostri all’arena nel tentativo di eliminare il suo avversario. Megara, amica di Ercole, è preoccupata per lui, e desidera che Sora lo raggiunga per aiutarlo. Ben presto però si renderanno conto di come la situazione sia peggiore del previsto, e si troveranno a fuggire dalle profondità degli Inferi assieme a Ercole e a un nuovo alleato, il guerriero Auron, anima resuscitata da Ade allo scopo di annientare il suo acerrimo nemico. Tuttavia il guerriero si opporrà al dio, aiutando Sora. Sconfitto ancora Cerbero, il nuovo amico rimarrà negli inferi.
    Dopo una sessione di allenamenti nell’arena, i nostri eroi scoprono che Ade ha rapito Megara, e senza esitazione accorreranno in suo aiuto, dopo aver recuperato la Pietra degli Inferi rubata da Demyx, l’unico manufatto in grado di donare a chi la possiede l’immunità dagli effetti destabilizzanti sui vivi presenti negli inferi. Salvata Megara, Sora scopre che l’arena, lasciata incustodita, è stata attaccata e distrutta dall’Idra inviata dal dio dei morti. Ercole, sentendosi in colpa, perderà il suo potere divino per qualche tempo.
    Interrotti i giochi nel mondo dei vivi, Ade inaugura quelli nell’arena degli Inferi, dove Ercole ritroverà la forza perduta dopo aver salvato nuovamente Megara e insieme a Sora sconfiggerà definitivamente Ade.



    Popolazione
    Costituita in larga parte dai “comuni mortali”, o dalle loro anime defunte presenti nell’Ade. Difficilmente gli dei dell’olimpo - e non - lasciano le loro dimore. Altrettanto raro è incontrare creature mitologiche, ma non è un'eventualità da escludere a priori. Oltre che i consueti Heartless, costituiscono una grossa minaccia le creature degli inferi, primi tra tutti cerbero e Idra.


    Clima e Geografia
    Nel “mondo dei vivi” un caldo sole riscalda i monti e le verdi colline del territorio, rinfrescate da scarse precipitazioni, assenti sul monte. Negli inferi non vi è un vero e proprio clima, trattandosi di un luogo privo delle comuni connotazioni terrene.

    Sottoluoghi

    -Tebe: antichissima città greca dove Hercules sin da quando era un infante ha vissuto, allevato e accudito da un’amorevole famiglia adottiva. Sul suolo greco si trovano molte città simili a questa, ognuna con una sua peculiarità. Tebe, tuttavia, essendo sede del colosseo è di gran lunga la più florida, almeno in quest'epoca storica.

    -Arena e Vestibolo: Un ampio cortile circondato da alte e massicce colonne doriche accolgono gli spettatori giunti da ogni angolo dell’universo, con le sue calde sabbie e i marmi chiari che rivestono l’intera facciata d’ingresso, dalle fattezze del tutto simili a quelle di un antico tempio, con quattro colonne a sorreggere una trabeazione e un timpano triangolare. L’ingresso vero e proprio all’arena è preceduto da una piccola stanza, il vestibolo, dove sono esposti i trofei vinti dagli eroi più famosi. L’arena è costituita da uno spazio rettangolare circondato da alti spalti in pietra, ma la vera e propria area in cui si svolgono gli scontri si riduce ad un quadrato inscritto, più piccolo e costituito da piastrelle della medesima forma e delimitato da quattro pilastri, uno per ogni angolo.

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    -Inferi: regno in cui riposano le anime dei defunti, in questo luogo i raggi del sole non possono penetrare. Sola fonte di luce, alcune torce emanano una tetra luce blu, illuminando i cunicoli e le gallerie. Una mistica scalinata scintillante collega il mondo dei vivi a quello dei morti, all’ingresso del quale si trovano le imbarcazioni per accedere all’arena infernale. Una grigia e scura pavimentazione irregolare conduce verso due enormi portali differenti, entrambi seguiti da un atrio circolare e successivi cunicoli: la prima porta conduce verso le profondità degli inferi, infine alla dimora di Ade, accessibile attraversando una serie di ponti in pietra sospesi al di sopra del verdastro fiume nel quale scorrono in eterno le anime dei dannati. La seconda, che presenta una serie di corridoi più intricati intervallati da piccoli spiazzi, arrivando in fine al luogo in cui furono collocati i sigilli dell’arena.

    -Arena degli Inferi: antitetica a quella dell’Olimpo, l’arena venne chiusa per molto tempo su ordine di Zeus stesso, per poi essere riaperta proprio da Sora, il quale involontariamente ne ruppe il sigillo per salvare Megara. L’area di combattimento è costituita da una piattaforma circolare sospesa nel nulla. La minacciosa struttura è raggiungibile solo grazie a delle piccole imbarcazioni.

    CITAZIONE
    By Xisil





    Edited by Frenz; - 11/5/2013, 18:38
     
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