The Falling

Scrittura & Interpretazione: Non vorrei dirlo, ma prima di partire, devo sottolineare che, da questo campo in poi, vedrai ripetere alcune "metafore", però ti chiedo di fare attenzione alle mie parole. Comincerò dicendo che la prima cosa che guardo in un personaggio, ossia l'interpretazione... è quasi assente. Nel senso, si vede che Senk ha un certo bg, ha la sua lingua, ha la sua religione, la sua cultura, ma se devo essere schietto, non vedo SENK oltre a quel velo di dettagli, e non dico che non possa essere giustificato dallo stato mentale o dallo stadio del suo character development. Anch'io ho dovuto fare dei passi indietro nella caratteriazzazione dei miei personaggi, mettergli una specie di "limite" a causa di eventi che ancora non hanno vissuto, ma non per questo devi trattarlo come un muro insormontabile. Per arrivare al nocciolo della questione, in mezzo alla riluttanza di Senk di accettare le parole di Djorkand non vedo tanto il suo stato d'animo, quanto l'ideologia che sembri avergli imposto per questo "periodo" in cui non è abituato/pronto ad accettare le possibilità di altri mondi, come se avesse una specie di copione base da seguire per la data occasione. Insomma, non ho visto molto del "TUO" Var'ok in quelle parole, quanto "UN" Var'ok, e questo non posso ignorarlo. Detto questo, passando alla parte della scrittura, devo dirti che si vede che cerchi di usare un linguaggio abbastanza ricco, ma in alcuni punti risulta leggermente pesante, e sfortunatamente in alcune parti sembra che questo stile non ti appartenga appieno. Per farti un esempio, leggere improvvisamente la parola "bestio", oppure i momenti in cui passi improvvisamente da una linea di pensiero all'altra senza andare a capo e simili... purtroppo sono un po' un pugno sul naso. Per questi motivi, non me la sento ancora di darti una valutazione molto alta.
Valutazione: 6.2

Strategia: Sarò sincero, questo è il punto su cui ho avuto più perplessità. Non riesco a spiegarlo molto bene, ma cercherò di farti capire il concetto al meglio delle mie capacità. All'inizio le tue strategie erano nella norma, ma congegnate abbastanza bene: la schivata del pugno di Djorkand preceduta dallo scocco di una freccia, il lancio del giavellotto descritto piuttosto bene... sembrava un buon inizio. Però, come ben vedi, devo inserire un condizionale. Questo perché tutto è crollato quando hai deciso di schivare il colpo di Djorkand con un salto. Anzi, no un salto qualsiasi, ma Gransalto. Sembrava davvero una buona idea sul momento? Te lo chiedo per tre motivi ben precisi: primo, come hai dimostrato anche tu, così facendo hai lasciato che la tua gamba venisse intercettata dal colpo; secondo, se un avversario avanza, non credo che il posto più sicuro in cui ritirarti sia un'altezza leggermente diversa del punto in cui sta mirando la sua offensiva; e terzo, tra i movimenti necessari per spiccare il balzo e l'energia che dovevi usare per la tecnica, la tempistica del tutto mi causa una sincera sorpresa, perché non penso saresti riuscita ad attuare neanche metà di quella schivata. Poi, quest'ultimo problema lo chiariremo nel prossimo campo, anche se mi pare più una questione di buon senso, ma dal punto di vista strategico mi sembra quasi che tu conosca bene la teoria dell'uso delle armi, ma ti manchi un po' di creatività per rischiare un po' e provare anche altre tattiche.
Valutazione: 6.5

Lealtà: Anche questo è stato difficile da quantificare, ma avrò molto meno da scrivere a riguardo. Non ho visto grosse pecche come in altri frangenti, la ferita che ti sei inflitta alla gamba è piuttosto sensata, ma ci sono altri punti su cui non riesco a non alzare un sopracciglio. In primis, la storia del salto: oltre al problema dal punto di vista strategico, ho trovato una piccola falla nel buon senso, perché il tuo personaggio avrebbe chiaramente sentito qualcosa che riduceva la sua capacità di movimento, magari descriviamola meglio paragonandola alla pressione dell'acqua più profonda. Ora, tieni conto che Senk ha un 65 in corpo, che a grandi linee è la forza di una persona comune, e per quanto non metta in dubbio il fisico, la tecnica di caccia e altro, pensa anche che questo si traduce anche nella tua resistenza. Non credo che sarebbe riuscito a spiccare un salto con abbastanza tempismo in quel frangente, soprattutto a causa dei movimenti preliminari che una schivata del genere richiederebbe... così come non credo che, sotto l'influenza di Djorkand, un corpo ferito da una frattura come quella sarebbe riuscito a ottenere tutto quell'impeto di forza senza gridare più dal dolore che dal desiderio di andare contro agli ideali di Djorkand fino alla fine. Le basi di lealtà ci sono, ma a volte le sacrifichi per... qualcosa che non riesco a identificare.
Valutazione: 6.5