Tempest in the Air

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    Era tutto inutile. Le sue speranze sembravano sprecate per quella ragazza, almeno in quel frangente, perché, per l'ennesima volta, le sue parole vennero ignorate. No, lei non comprendeva, lei "ascoltava" e "capiva", ma non sentiva il vero significato delle sue parole. Il suo discorso non si basava sulla forza fisica o quella magica di Rashan, ma su tutto ciò che si sarebbe ritrovata ad affrontare fuori da quel luogo: le persone che avrebbe incontrato, i luoghi che avrebbe visitato, i conflitti a cui avrebbe preso parte, le tragedie a cui avrebbe assistito. Ma lei credeva di poter semplicemente "comprendere" questi eventi, non di "viverli", ed era proprio quello ciò che la draghessa non sembrava capace di afferrare. Non le stava chiedendo se avrebbe "resistito" alla tentazione dell'Oscurità con la sua forza di volontà o a mente lucida, ma se di fronte a un potere più grande del suo non potesse mai provare invidia, e desiderarlo per sé, per aggiungerlo alla forza che già aveva e che voleva recuperare. Ciò che stava cercando di farle capire era che lei non era l'unica ad abitare in quei mondi, e rischiava di diventare una vittima degli eventi che la aspettavano se avesse continuato a seguire solo il suo orgoglio. Non era più una creatura imprigionata nella sua patria, non era più un essere che poteva vivere unicamente nei cieli... ciò che fino a quel punto le era sembrato insignificante rischiava di diventare un serio pericolo. E lui credeva di aver usato tutte le parole a sua disposizione per farglielo comprendere, anche senza rivelarle direttamente ciò che le mancava. Ma, come al solito, era fin troppo ingenuo, troppo ottimista. E questa sua speranza non faceva che dargli delusioni. L'Antica non si degnò neanche di rispondergli, si limitò ad alzarsi a fatica, cercando di sopportare il dolore della ferita, e aprendo le sue ali in segno di sfida. Fu in quel momento che qualcosa nel petto di Harold si spezzò. Un brivido gli percorse il corpo, dalle mani fino alla schiena, facendolo tremare con forza mentre le sue membra cominciavano a tremare per la furia che non riusciva più a trattenere.

    -... Non è questo che ti sto chiedendo. Non hai bisogno della forza per convincermi!

    Quell'ultima frase rimbombò nel vuoto, piena di rabbia, carica di violenza. Lui era una fiamma, era un incendio che bruciava da tempo immemore, e come tale non doveva essere alimentato con altro fuoco, doveva essere estinto, non andava affrontato a muso duro. Eppure, questo Rashan non lo aveva compreso, forse perché anche lei non sapeva come estinguere il fuoco che le bruciava nelle vene, e che rischiava di ridurla in cenere. Forse era il caso di farle provare sulla sua pelle quanto rischiasse, farle sentire fin nelle ossa la paura di perdere la vita di fronte a una battaglia disperata? No, per quanto Harold cercasse di giustificare l'ira che stava scorrendo nelle sue membra insieme all'energia di una sua abilità, la realtà nuda e cruda era che voleva riempirle il muso di pugni. "Perdi di vista l'obiettivo e perdi di vista te stesso", "indicami la via"... quelle parole erano inutili se non avesse compreso quanto fosse caduta dai cieli, e non solo in senso metaforico.
    La schiena del Giudice era inarcata verso il basso, i pugni chiusi tanto da fargli male, e il suo corpo tremava in preda all'impeto che stava cercando di trattenere a fatica, ma non avrebbe più subito in silenzio. Se la draghessa voleva delle conseguenze, una "dimostrazione pratica" dei suoi errori, allora Harold ne avrebbe volentieri fornita una.


    -Posso solo sperare che, un giorno, capirai.

    Un'ultima frase, pronunciata con un ringhio e un tono freddo come il ghiaccio, fu solo il preludio di ciò che attendeva la ragazza. L'uomo non le diede neanche il tempo di rispondere a quell'affermazione, perché il suo corpo venne avvolto nuovamente da quell'aura di vapore, lanciandosi subito all'attacco. E gridò. Gridò così forte da far tremare le nuvole, da assordarsi con la sua stessa voce, per ignorare quel poco di sanità che gli era concessa, e arrendersi alla sua rabbia. Harold percorse con poche rapide falcate la distanza che lo separava dalla sua esaminanda, falciando coi piedi quei due, tre metri di neve che li dividevano, e questi si fossero ridotti a circa un metro e mezzo, l'uomo le sarebbe balzato addosso come un felino a caccia. Si sarebbe aggrappato alle sue spalle, lasciando che la gravità, il suo peso e l'impeto di quell'attacco facessero il resto e gli concedessero di bloccarla nuovamente a terra. Per quanto possenti, anche quelle ali potevano non essere abbastanza per reggere due individui. E, non appena l'uomo si fosse trovato sopra alla draghessa supina, avrebbe stretto le proprie ginocchia sui suoi fianchi, in modo che non potesse sfuggirgli, e da quel momento in poi sarebbe stato tutto in discesa. Almeno, per la sua furia, perché le intenzioni del giudice erano precise: non appena si fosse trovato in quella posizione di vantaggio, avrebbe lanciato due rapidi, possenti ganci con ambo le mani, prima un pugno destro, poi uno sinistro, entrambi diretti ai lati del muso di Rashan, entrambi lanciati con tutta la forza che aveva in corpo. Ma non sarebbe bastato, nulla avrebbe mai potuto estinguere la sua rabbia, ma tutto ciò che desiderava Harold era un sollievo temporaneo... e l'Antica era diventata il suo bersaglio.

    CITAZIONE
    -Harold Vritra Hthema
    Condizioni Fisiche: Illeso, Basso senso di spossatezza in tutto il corpo.
    Condizioni Mentali: Insoddisfatto dallo scontro, furioso.
    Energia: 88 - 6 - 6 = 76%

    Equipaggiamento:
    »Mani di Agni: Una coppia di guanti corazzati che coprono completamente gli avambracci e le mani di Harold. Formati da una base fatta di una strana lega metallica nera flessibile come un tessuto sopra alla quale si trova una placca protettiva extra di colore rosso e con i bordi gialli posta sul dorso dell'avambraccio del giudice, coprendo l'area dal gomito fino alle nocche della mano, e gli conferiscono due abilità di supporto in battaglia: concentrando l'energia magica presente in questi guanti in tutto il resto del suo corpo, Harold utilizzerà un'abilità chiamata "Agni Boost" che gli donerà un bonus di 30 punti nel parametro Corpo per un massimo di due turni [Abilità di Potenziamento - Livello Basso] (Turno 1 di 2); mentre se sarà il giudice a concentrare la propria forza in questi oggetti -più precisamente su una gemma rossa circolare posta esattamente al centro del palmo- potrà eseguire un attacco di natura Fisica chiamato "Agni Burst", che causerà un'onda d'urto di 30 centimetri di diametro e uno "spessore" di 50 centimetri attorno alla mano scelta come tramite per il colpo in seguito ad un movimento del braccio, causando danni contundenti di livello Basso [Abilità Fisica - Livello Basso].

    Abilità:

    »L'Emissario dell'Ira [Abilità di Potenziamento - Livello Basso] (Turno 1 di 2): Quando questa abilità viene attivata, il corpo del giudice comincerà a emettere del vapore, aumentando la potenza di movimento generale dei suoi muscoli e donandogli un bonus di 30 punti nel suo parametro Velocità rispetto al normale per un massimo di due turni.

    Statistiche:

    »Corpo: 110
    50+20+10+0++30
    »Essenza: 100
    60+30+10+0+0
    »Mente: 60
    50+10+0+0+0
    »Concentrazione: 80
    50+20+10+0+0
    »Destrezza: 50
    40+0+10+0+0
    »Velocità: 100
    50+20+0+0+30
     
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    Questo scontro era la cosa più frustrante che aveva mai provato durante la sua vita. Più che essere rinchiusa e incatenata in una gabbia di cristallo, più di vedere la propria reputazione essere distrutta pezzo a pezzo.
    Era chiaro che l'altro non era soddisfatto di qualcosa che aveva fatto, ma nulla nel suo pensiero le sembrava fallace. Per poter tornare alla sua antica gloria, doveva scalare i gradini della società, apprendere come vivere nuovamente. Il tempo necessario? Oh si, il tempo era quello che aveva.
    Se non era lei a non comprendere, allora era il giudice a spiegarsi male... Molto male. Si aspettava forse che la Dragonessa capisse per metafore, ma non era certo il caso. La poesia non era mai stata il suo forte, e non le era nemmeno mai piaciuta. Non che ci fosse molto di poetico nei toni di Harold...
    Rashan sapeva, vedeva che quel combattimento non era che un massacro a senso unico. Non sarebbe riuscita a battere Harold nelle sue condizioni e con mezzo costato fuori uso. Proprio no. Quell'energumeno sembrava in grado di spaccare a metà una barra di ferro solo toccandola.
    Quando l'altro caricò addosso a lei, fu troppo in fretta. La ragazza provò a pensare veloce, e a schivare verso l'alto, con le sue appendici alari, lanciando un ringhio a sottolineare la sua volontà di non confrontare ulteriormente questo opponente che si era già dimostrato superiore.
    Nulla andò come sperava, e quando mai, d'altronde; La carica dell'uomo fu come essere colpiti da una nave in movimento, un torrente in piena non arrestabile.
    Rashan riuscì solo a spiccare l'accenno di un salto, ma quando era ad appena mezzo metro da terra Harold le piombò addosso.
    Ricadde a terra, le forti braccia dell'Uomo Rosso le cingevano la vita, il suo respiro si mozzò a terra. La sua coda era piegata sotto di lei e leggermente dolorante dopo la caduta.
    Approfittando della situazione (molto) critica, la Dragonessa provò a divincolarsi dalla stretta. Sforzi vani, data la costituzione del suo avversario.
    Forse non si sarebbe liberata, ma avrebbe potuto rendere il tutto (qualunque cosa fosse che aveva in serbo per lei) difficile per Harold. Iniziò a dimenarsi provando a graffiare il volto, o qualunque parte raggiungibile del corpo dell'altro, come un animale in trappola. Non era poi così lontana dalla realtà.






    CITAZIONE
    Rashan
    Condizioni Fisiche: Qualche costola rotta e incrinata
    Condizioni Mentali: Inizia a farsi prendere dal panico
    Equipaggiamento:
    Coda dei Drakewing
    Artigli dell'Antico
    Abilità:
    The Storm Within 4/4 (rinnovo per mantenimento)

    Corpo 40
    Essenza 30
    Mente 30
    Concentrazione 60
    Destrezza 80
    Velocità 60

    Riassunto:
    Appena vede che Harold la carica prova a scappare, ma senza successo (viva la disparità tra stats) e così vine atterrata senza tante grazie e inziia a contorcersi come un gatto che deve fare il bagno.

    Note: Mi scuso per il post così breve che la parola "brevitas" raggiunge nuovi apici, ma ti dirò la verità, non so cosa scrivere. Qualunque cosa è volta solo a farmi fare meno danni possibili da un danno in-schivabile.
    Per di più i pensieri di Rashan sono i miei, è un combattimento frustrante.
     
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    Non era una questione di reputazione. Non era un problema di orgoglio, o di forza. Tutto ciò che Harold chiedeva a Rashan era un minimo di empatia: verso gli altri, verso il mondo che la circondava, verso se stessa. Anche se aveva vissuto per diversi secoli, anche se nel passato era una creatura che risultava titanica rispetto a una montagna, in quel momento si trovava in uno stato decisamente più modesto, che la poneva sullo stesso piano di quegli esseri che, per così tanto tempo, dal suo punto di vista erano risultati simili a formiche. Un tempo era al pari di una forza della natura, un'energia che non doveva rispondere a nessuno se non a se stessa, ma proprio quella potenza aveva portato alla distruzione del mondo che dovevano proteggere, perché lei e i suoi simili si erano persi nella loro grandezza. E ciò che separava la draghessa dai suoi fratelli non era altro che un pensiero... la realizzazione di quanto pericolosa potesse essere quella forza che gli era stata donata, e quanto fossero stati ciechi a combattere senza considerare le conseguenze di tale potere. Alla fine, il Giudice e la Voce non si stavano opponendo direttamente al suo obiettivo, non stava a loro tirare i fili che avrebbero guidato l'Antica nella sua vita, ma era loro dovere darle un monito, e far sì che lei ragionasse. Volevano che qualcosa nella sua mente scattasse, che la sua coscienza si risvegliasse, che i suoi poteri non diventassero ciò che definiva il suo essere, ma qualcosa che era parte di qualcosa di più, che erano parte di lei. E non dell'antico drago che dominava i cieli, quanto di Rashan come essere vivente. Ma, per quanto fiato sprecassero, la ragazza si era resa cieca e sorda a qualsiasi alternativa che non le venisse data esplicitamente, e Harold rimpiangeva profondamente questo fatto.
    La frustrazione che guidava il suo animo lo aveva trasformato in una bestia, le catene che normalmente contenevano la sua furia erano arrugginite e si erano spezzate all'improvviso, rendendo vani gli sforzi della draghessa. Rashan provò a difendersi, a graffiare il volto e il torso del suo assalitore, ma con scarso successo: la prima artigliata raggiunse a malapena la maschera del Giudice, mentre il suo pugno impattò con violenza contro il muso della ragazza, e più Harold la colpiva, minore diventava la sua resistenza. Gli unici danni che l'uomo subì in mezzo a quella colluttazione furono dei sottili graffi sul suo vestiario e la sua maschera, da cui fuoriusciva altro vapore, ma quando la ragazza smise di difendersi, la violenza dei colpi dell'uomo diminuì lentamente. Uno, due, tre colpi, e ognuno con forza decrescente, finché il quarto pugno seguente alla prima scarica finì nella neve, mentre il corpo dell'uomo tremava per il rimorso. Non voleva che quella ragazza facesse la sua stessa fine, né che dovesse morire a causa dello stesso impeto che lo animava. Ma, sfortunatamente, il tempo a sua disposizione era terminato. Il respiro del Giudice era affannato, simile a una lunga serie di singhiozzi, che durò per diversi secondi, finché l'uomo non si decise a poggiare delicatamente la mano sinistra sul petto della sua esaminanda.


    -Ricorda queste sensazioni, quando tornerai dall'altra parte. Sono ciò che potrebbero salvarti dal tuo stesso orgoglio.

    La sua voce aveva perso ogni segno di rabbia, la furia che lo aveva guidato fino a quel momento aveva lasciato il posto a una profonda tristezza. Odiava quella parte del suo essere, odiava perdere il controllo in quel modo, e non voleva che la sua rabbia causasse altro dolore a quella ragazza: i suoi pugni erano lontani dall'essere ciò di cui aveva bisogno per riuscire a superare quel muro che aveva eretto intorno al suo cuore. Tutto ciò che lui poteva fare, purtroppo, era darle un risveglio veloce; non l'avrebbe lasciata lì in quello stato, prima usciva da quella dimensione, e prima quell'esperienza poteva terminare, almeno per lei. Il palmo della mancina di Harold brillò per un attimo di una luce rossastra, rilasciando un possente raggio di fiamme, che investì sia Rashan che il suo Giudice, riempiendo quello spazio di luce, riportando tutto al nulla. In tua memoria, nella speranza che il suo cuore si ricordasse le sue parole, e calò il sipario.




    Rashan si sarebbe svegliata diversi attimi dopo, ma nel tempo di dormiveglia che le era rimasto, l'Antica avrebbe potuto sentire nuovamente uno strano calore nel corpo, accompagnato dalla Voce che dominava il Deep Dive.


    -... La porta è aperta. Ma quella che conduce al tuo cuore è ancora socchiusa.



    -Non dimenticare mai la tua vulnerabilità, perché è ciò che potrebbe portarti oltre a ciò che eri in passato... o verso un altro baratro.



    -Ma, adesso, svegliati. Svegliati da questo piccolo incubo, e torna alla realtà.
    Almeno tu hai un'altra possibilità.


    E, mentre quelle parole svanivano nella sua coscienza, la draghessa avrebbe chiaramente sentito qualcos'altro, prima che la sua mente si risvegliasse o sprofondasse in un sonno privo di visioni. Un grido lontano, urla più simili a un pianto rabbioso che a uno sfogo di furia...

    CITAZIONE
    -Harold Vritra Hthema
    Condizioni Fisiche: Illeso.
    Condizioni Mentali: Estremamente rattristato.
    Energia: 76 - 24 = 52%

    Equipaggiamento:
    »Mani di Agni: Una coppia di guanti corazzati che coprono completamente gli avambracci e le mani di Harold. Formati da una base fatta di una strana lega metallica nera flessibile come un tessuto sopra alla quale si trova una placca protettiva extra di colore rosso e con i bordi gialli posta sul dorso dell'avambraccio del giudice, coprendo l'area dal gomito fino alle nocche della mano, e gli conferiscono due abilità di supporto in battaglia: concentrando l'energia magica presente in questi guanti in tutto il resto del suo corpo, Harold utilizzerà un'abilità chiamata "Agni Boost" che gli donerà un bonus di 30 punti nel parametro Corpo per un massimo di due turni [Abilità di Potenziamento - Livello Basso] (Turno 2 di 2); mentre se sarà il giudice a concentrare la propria forza in questi oggetti -più precisamente su una gemma rossa circolare posta esattamente al centro del palmo- potrà eseguire un attacco di natura Fisica chiamato "Agni Burst", che causerà un'onda d'urto di 30 centimetri di diametro e uno "spessore" di 50 centimetri attorno alla mano scelta come tramite per il colpo in seguito ad un movimento del braccio, causando danni contundenti di livello Basso [Abilità Fisica - Livello Basso].

    Abilità:

    »L'Emissario dell'Ira [Abilità di Potenziamento - Livello Basso] (Turno 2 di 2): Quando questa abilità viene attivata, il corpo del giudice comincerà a emettere del vapore, aumentando la potenza di movimento generale dei suoi muscoli e donandogli un bonus di 30 punti nel suo parametro Velocità rispetto al normale per un massimo di due turni.

    »In Tua Memoria [Abilità Magica - Livello Alto]: Quando uno scontro deve essere terminato, questo attacco viene utilizzato. Imponendo una mano di fronte a sé e usando questa abilità, il palmo di Harold brillerà come se fosse diventato incandescente e pochi attimi dopo da esso partirà una colonna di energia fiammeggiante del diametro di 3 metri che avanzerà in linea retta fino a una gittata massima di 8 metri, causando danni di potenza Alta da scottatura e da impatto a qualsiasi cosa che si trovi sul suo cammino, lasciando dietro di sé solo una scia di terra bruciata.

    Statistiche:

    »Corpo: 110
    50+20+10+0+30
    »Essenza: 100
    60+30+10+0+0
    »Mente: 60
    50+10+0+0+0
    »Concentrazione: 80
    50+20+10+0+0
    »Destrezza: 50
    40+0+10+0+0
    »Velocità: 100
    50+20+0+0+30

    Note: Ok, direi che puoi fare un ultimo post descrittivo per concludere il tutto, poi ti darò la valutazione.

    Edited by AlexMockushin - 13/4/2015, 01:30
     
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    I colpi arrivavano veloci, uno dietro l'altro.
    Le sue difese, mentre i pugni del suo avversario (o forse era meglio dire carnefice?) la colpivano al volto, crollavano come tegole in una notte di bufera.
    Con ogni pugno, il cielo annuvolato, grigio piombo fino a quel momento, diventava un rosso sanguigno. Il colore sembrava crescere di intensità man mano che il dolore cresceva in Rashan. Forse era la manifestazione delle sue sensazioni, quel cielo macchiato di nuvole simili a sangue raggrumato.
    La prima artigliata in sua difesa mancò il corpo, la seconda mancò di spirito. La terza mancò di volontà.
    Forse sentiva anche la sua mascella slogarsi e minuscole schegge di osso staccarsene... Ma è forse possibile sentire una cosa del genere?
    La Dragonessa aveva ormai smesso di lottare, le sue braccia giacevano immobili al suo fianco; man mano che il suo spirito si spegneva, perdeva la voglia di sottostare all'antico istinto della preservazione. La pesante coltre di nebbia che fino ad allora era rimasta in campo si sciolse come brina al sole, e con questa anche il dolore sembrava scemare. Un'illusione frutto del suo corpo martoriato, o forse realtà?
    Lontano, quasi in un altro tempo, le sembrava di sentire qualcuno piangere...
    Non aveva la forza, ne la voglia, di aprire gli occhi e controllare. Forse il suo corpo non ne era nemmeno più in grado.
    Il suo respiro era, se così si può dire, regolare. Rantoli, dopo il dolore provato. Quest'ultimo, per quanto ne dicano gli uomini (o bestie)temprati, non se ne va mai dall'animo dopo una battaglia.
    I suoni venivano percepiti ovattati, distanti nello spazio e nel tempo...
    E alla fine percepì solo un calore, una fornace, un sole che la colpiva. Poi niente.

    Si risvegliò con una superficie dura, sentendo lentamente una voce, nel profondo della sua mente.
    «... La porta è aperta. Ma quella che conduce al tuo cuore è ancora socchiusa. Non dimenticare mai la tua vulnerabilità, perché è ciò che potrebbe portarti oltre a ciò che eri in passato... o verso un altro baratro. Ma, adesso, svegliati. Svegliati da questo piccolo incubo, e torna alla realtà.» La ragazza guardò confusa attorno a sé, vedendo solo bianco, con i gesti tipici di chi non sa dove si trova dopo un lungo e ristoratore sonno.
    «Almeno tu hai un'altra possibilità.»
    La ragazza sussurrò confusa «Un'altra possibilità...?» In lontananza, di nuovo un pianto, rabbioso 'stavolta... O di nuovo un'illusione di quel posto? Non l'avrebbe mai saputo, visto che con un tonfo, tornò alla solida realtà.

    Sebbene la sua esperienza nel Deep Dive fosse stata lungi dal "tranquilla" o "rilassante", avrebbe cercato di non scordarsi di quello stronzo di Harold e dei suoi metodi da animale. Prima o poi avrebbe capito i suoi sottintesi (che aveva provato a fare valere con la forza, più che con la ragione) e gliene avrebbe suonate quattro anche lei. Non avrebbe scordato le sue parole, e tanto meno le sue azioni.

    Parola di Drago.

     
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    Bene, siamo arrivati alla fine della QI... il che è un record, considerando che spesso i miei utenti implodono prima di arrivare allo scontro col giudice. Ma non sei qui per sentire le mie piccole vittorie, sbaglio? Questa piccola scenetta serviva principalmente a introdurti a una cosa: qualsiasi cosa io scriva, ricordati che lo sto facendo per motivi puramente costruttivi, e ringraziando il cielo sei stata un'utente più reattiva di altri, ti chiedo solo, come Harold, di comprendere le mie correzioni e non farti abbattere. Ora, andiamo al succo della questione:

    CITAZIONE
    -Scrittura & Interpretazione: Mi dispiace sinceramente che questi due campi siano dovuti finire insieme, perché c'è una differenza sostanziale tra i due. Andando per ordine, la scrittura a volte risulta un po' pesante, e per quanto io non sia un genio della grammatica c'erano alcuni errori minori, ma dopo che hai ripreso la mano ho visto un certo miglioramento da un post all'altro. Questo aiuta, specialmente negli ultimi post, dove ho notato un piacevole uso di metafore e descrizioni, ma per quanto possa complimentarti, non posso negare che sento che tu possa fare anche di meglio. Soprattutto perché... devo passare al campo dell'interpretazione. Ora, prima che io vada oltre, vorrei dirti ciò che avrei voluto dire anche a un altro utente: il fatto che il tuo personaggio abbia un tipo di mentalità non gli impedisce di ragionare su ciò che gli accade intorno. Fortunatamente, Rashan non ha la stessa "chiusura" mentale di quel personaggio, perché andando avanti con la quest ho notato una descrizione migliore del suo carattere, e i momenti finali di vulnerabilità hanno aiutato ad alzare questo voto, ma qualcosa ancora manca. Lo dico molto spesso, mi dispiace, ma qui sarò più specifico: si vede che Rashan è un pg che devi ancora sviluppare, la devi "sentire", e soprattuto si vede che ha bisogno di più esperienze per diventare più tridimensionale e mostrare il suo vero potenziale. Non posso darti un voto troppo alto, ma sappi che questo non significa che non ci siano speranze: devi solo darci sotto, e credo che Rashan potrebbe comprendere le metafore dietro alle parole di Harold.
    Voto: 7

    -Lealtà: Questa sembra la quota in borsa del Dow Johnes. Dopo che avrai finito di caricare il fucile per questa battuta, spero che finirai di leggere ciò che ho da dire a riguardo, perché posso dire una sola cosa per riassumere il mio discorso: hai avuto alti e bassi, ma alla fine sei riuscita a evitare una mia piccola trappola, e questo è un bene... anche se c'è un piccolo problema. Ma andiamo per gradi. Anzitutto, hai sempre un piccolo "difetto", ossia che ogni volta che ti ritrovi a rispondere a un'azione metti sempre un grosso "vuoto" in mezo ai post. Per esempio, in seguito al primo scambio di colpi con Harold hai quasi ignorato il mio attacco, sperando che io "rattoppassi" i buchi nel mio post seguente, ma questo atteggiamento non aiuta negli incontri con altri utenti. Devi imparare a osare, a far subire qualcosa in più a Rashan, perché in questa condizione non dovevi avere tanto paura della mia valutazione o delle conseguenze, quanto trovare il modo più "efficiente" per portare avanti lo scontro mettendo in risalto il tuo pg. Per farti capire meglio, ti ho fatto fare quell'ultimo post conclusivo perché mi aspettavo quella prima parte in cui Rashan era vulnerabile nel messaggio precedente, così che io potessi descrivere e rispondere meglio alla tua azione. Una quest è sempre come un ballo, ma ricordati che sei TU a dettare il ritmo, anche se devi seguire dei passi specifici. Forse sto andando troppo per metafore, ma spero di averti dato una mezza idea di che cosa intendo dire. Terminerò un po' rapidamente, perché in mezzo a questa paternale devo farti un piccolo complimento: nonostante questo piccolo problema, infatti, è stato piacevole vedere che hai superato il grande "esame finale", subendo l'ultimo attacco di Harold. Devi continuare a lavorare su questa linea, cerca solo di lavorare sui punti che ti ho elencato.
    Voto: 6.6

    -Strategia & Originalità: Su questo punto, purtroppo, non ho molto da dire. Hai usato relativamente bene ciò che avevi, peccato che una mossa un po' troppo audace all'inizio dello scontro ti abbia tarpato le ali. Temo che dovremo aspettare che tu prenda nuovamente la mano con le quest di combattimento per vedere un certo miglioramento, e a causa dei problemi che ho elencato nel campo precedente non ho avuto neanche troppi punti su cui basarmi. Tuttavia, posso dirti che, se cominci a usare in maniera più "abile/subdola/inseritequilavostrapubblicità" le capacità che hai in mano, potresti riuscire a dare dei brutti cinque minuti ai tuoi avversari.
    Voto: 6.3

    Valutazione finale: 6.63333... [Arrotondato a 6.7]
    AP: 7
    Munny: 385
    Rashan sale a Energia Gialla.

    Spero che ciò che ho scritto sia stato costruttivo, e vediamo come te la caverai nelle prossime quest. Ricorda che sono stato un po' severo perché credo sinceramente che tu possa fare di più, non prenderle come qualcosa che ti possa mozzare le gambe, m'kay?
    A me vanno 4 AP e 450 Munny.
     
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