The Pit

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  1. misterious detective
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    Per un secondo, troppo rapido dall'euforia della battaglia, persino il Deceiver aveva perso di vista quale fosse il suo compito, che ruolo avesse all'interno di quella dimensione. Il suono dei pugni, il sudore del suo corpo, persino il dolore che provava, non erano che una scarica di adrenalina dritta al suo cervello, fuoco che ardeva possente e animava ogni suo muscolo. Questo doveva essere quanto provava anche Jack, assuefatta da quel combattimento che la vedeva in vantaggio, e il Giudice ne era lo specchio. Egli rifletteva la stessa determinazione, la stessa furia distruttiva, ma dentro c'era ben altro: dentro quell'involucro prestante vi era un'anima morta, un sospiro freddo privo di scopi, di sogni, con la sola fermezza di chi ha venduto se stesso al suo lavoro. Per l'essere non era nulla di più, infatti, un semplice compito che svolgeva perché così gli era stato ordinato. Non era nemmeno certo di poter definire la sua presenza lì come “vita”, o anche più semplicemente “esistenza”. Jack stessa lo aveva già provocato, domandandogli se fosse contento dello stato delle cose. La risposta era probabilmente la prova più lampante del suo non essere umano: che sia egli votato al bene o al male, concetti fin troppo astratti a loro volta, che percorra un sentiero piuttosto che un altro, non c'è uomo che non aspiri alla felicità. Al Deceiver della felicità, come di qualsiasi altra cosa, non era mai importato granché.
    In quel momento ricordò, fu di nuovo chiaro in lui il motivo per cui combatteva, qualcosa di importante che andava oltre la vittoria e la sconfitta.
    Sferrò il suo calcio con tutta la potenza che aveva in corpo, deciso a vedere il risultato di quello scontro con i suoi occhi da arbitro. I desideri e le passioni di Jack si agitavano dentro di lui, ma non gli appartenevano, non dovevano intralciare il suo giudizio.
    Il dolore, però, non era qualcosa che fosse comunque in grado di estraniare.
    Il suo grido si unì a quello di Jack, i due scambiarono un ginocchio per una spalla. La donna si ritrasse, con la spalla stretta nella sua mano sinistra come per tamponare il dolore che sfuggiva chiaro dalle fessure dei suoi denti. Il Giudice spinse il pugno a terra, occhi stretti e denti che mordevano le labbra fino a farle sanguinare. Faceva male, parte di lui era esasperata al punto da non aver più nemmeno interesse a mascherare il dolore ed un rantolo disturbante sfuggiva dalla sua bocca. Al tempo stesso, tuttavia, non voleva nemmeno darsi il tempo di riconoscere le sue ferite, era molto più importante mettersi di nuovo in piedi: il suo compito non era ancora finito, né lui né tanto meno Jack erano caduti.
    Fece forza sulla gamba che ancora riusciva ad utilizzare, aiutandosi con l'unico braccio non rotto si alzò dal terreno. Barcollava, anche solo stare in piedi era dura, se non poteva appoggiare il peso su di una gamba. L'essere sorrise, pensando a quanto fosse stupida la situazione.
    -Solo un microbo, eh?- la voce della donna risuonò roca, dura e sarcastica. Esplose in una risata liberatoria, seduta a terra tra la sabbia e la polvere. Il Giudice la fissò confuso, aggrottò le sopracciglia, fermo dove si trovava, portò un braccio al fianco.
    Scosse un poco la testa, sulle sue labbra si era posato un sorriso. Ora era chiaro il perché di quell'atteggiamento, in fondo non c'era molto da capire: quello era il livello di Jack, quella era la forza della sua volontà. Il desiderio di vendetta, i suoi dolori e tutti i ricordi dolorosi del passato, il Giudice aveva intravisto ogni cosa in quel duello, i duri pugni della donna gli avevano comunicato ciò che parole deviate non avrebbero saputo fare. Allora rise di gusto, in qualche modo soddisfatto di quanto aveva potuto vedere.
    -Avrei dovuto immaginarlo che fossi pronta a tanto, dopotutto io ero te.- commentò pacato. Mosse un passo in avanti e il suo corpo si spezzò in due: come se fosse solo un abito, le spoglie di Jack si separarono, cadendo leggere a terra senza emettere un solo suono e come una crisalide un essere uscì da quel bocciolo per trasformarsi in ciò che era davvero.
    Deceiver, un'entità sovrannaturale, capace di trasformarsi in qualsiasi cosa pur non essendo niente. Era un'ombra grigia, un manto di forma umana, senza volto né braccia, o piedi che potessero annunciare la sua presenza quando camminava. Non vi erano più il braccio rotto o la gamba senza più il ginocchio, non vi era più un corpo che lo definisse con le sue imperfezioni; non vi era più un cuore a pulsare in lui, a sussurrargli cosa fare. Era rimasto solo un Giudice senza anima, un essere, se così poteva essere chiamato, votato unicamente alla valutazione di chi si presentava in quel luogo.
    -Jack, tu mi hai dimostrato senza dubbio la tua forza.- proruppe con una voce priva di espressione, che non era né maschile né femminile. -Tuttavia, questa forza non appartiene né alla Luce né all'Oscurità, è qualcosa di solamente tuo. Dimmi, ti ricordi il motivo per cui mi hai sfidato? Ricordi perché desideravi distruggermi?- il suono delle sue parole svanì, come a lasciare spazio alla mente della donna di riflettere su quanto era accaduto. -Ogni tua azione è dettata dal tuo egoismo, i tuoi pugni sono resi pesanti dal desiderio di vendetta e dall'orgoglio. Puoi illuderti e mentirti, ma tu stai combattendo solamente per te stessa. Non c'è nulla di sbagliato in questo, ma ricorda: il sentiero che percorri ti porterà lontana dalla Luce e dalle Tenebre, lungo una via solitaria capace di causare ancora più distruzione.-
    Una leggera luce prese a brillare dal centro del corpo di quell'essere, il suo manto si fece diafano e cominciò a scomparire, dissolvendosi come aria, mentre il Deceiver abbandonava nuovamente quel piano dell'esistenza per ritornare in un altro luogo, per tornare in seno alla Voce, che lo aveva generato per servire quelle persone che necessitavano di una guida, di una prova. Quello era tutto quanto aveva da dire alla donna della Global Corp, il resto spettava a lei figurarlo da sola. Per il Giudice non aveva più alcuna importanza, c'erano già altri guerrieri che attendevano, uomini e donne che avrebbero cambiato la storia o che nel farlo sarebbero bruciati fino a ridursi a cenere. Qualsiasi sorte attendesse il mondo, tuttavia, non aveva nulla a che fare con il Deceiver; ma se avesse potuto decidere, allora avrebbe apprezzato veder arrivare, un giorno, la fine per l'universo e così per la sua stessa esistenza, che in fondo non aveva mai avuto per lui una grande importanza.


    Dato il tuo post, mi sembrava non fossi particolarmente intenzionato a continuare la battaglia e tutto sommato anche io sono soddisfatto così, per cui direi che puoi chiudere con un post e finalmente avrai la tua valutazione xD
     
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  2. aleslosh
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    RebirthCon gli occhi chiusi ed il petto che si alzava ed abbassava seguendo il ritmo del fiato corto, ancora sdraiata sul misto di sabbia e sangue che aveva fatto da arena a quello scontro, Jack ascoltò le parole del Giudice. Ora che l'adrenalina stava lentamente abbandonando i suoi muscoli doloranti, ora che l'esaltazione dello scontro stava scemando e l'oscurità stava tornando a rannicchiarsi in quella parte di cuore in cui riposava tra una battaglia e l'altra, le frasi pronunciate da quell'ombra senza identità ricominciarono a penetrare nella sua anima.
    Per quanto la rabbia avesse offuscato le sue percezioni fino a quel momento e l'avesse portata a desiderare di spezzare quell'essere dall'infinita arroganza, ora riusciva a percepire come le sue parole fossero vere, come avesse a tutti gli effetti ragione. Lei desiderava raggiungere la Luce, allontanarsi dalla Tenebra e diventare finalmente un essere umano, una creatura completa ma non lo voleva per il bene dell'universo, non lo sognava per portare la pace in una realtà perennemente in guerra. Sin dal giorno della sua creazione non aveva pensato ad altro che a se stessa, non si era curata della salvezza di nessuno, al benessere di nessuno se non al proprio. Era quello che le aveva permesso di fuggire dal Pozzo, di sopravvivere a tutto ciò che le era stato inflitto, agli anni di solitudine e dolore, di rabbia e depravazione. Perché ora sarebbe dovuto essere diverso? Perché ora avrebbe dovuto annullare quella parte di lei che le aveva donato la forza per andare avanti?
    Voleva un cambiamento, voleva abbandonare la Tenebra ma lo voleva solo per se stessa, lo voleva per poter raggiungere una dimensione nuova, un potere ed un controllo che non era mai riuscita ad ottenere. Sorrise rendendosi finalmente conto di quale fosse la realtà, di quanto semplice e chiara fosse stata la risposta che aveva cercato per tutti questi lunghi anni.
    Quel figlio di cagna aveva colto nel segno e lei era sempre stata troppo cieca per accorgersene.

    Dopo la sparizione del Deceiver l'ex-cavia rimase diversi minuti sdraiata al suolo, lasciando che questa nuova consapevolezza si unisse alle sensazioni che quel luogo le donava. Fu solo quando il respiro si fu finalmente calmato che, con movimenti lenti, si decise a rialzarsi ed aprire gli occhi. Incurante del dolore lancinante alla spalla e delle proteste dei muscoli stremati, si rimise in posizione eretta, seppur barcollante, e si concesse di osservare il mondo attorno a sé con rinnovata attenzione. Cavie e secondini erano ancora lì ad osservarla con volti che bramavano violenza, i corpi spezzati delle vittime sacrificali addobbavano ancora le pareti ricoperte di spuntoni acuminati, l'odore del sangue e delle lacrime permeava l'aria eppure, per la prima volta nella sua troppo lunga vita, non provò paura.
    Non era il fatto di non trovarsi realmente nel Foro, non era la consapevolezza di aver distrutto la controparte reale di quell'inferno. Semplicemente il suo passato aveva assunto un'importanza nuova. Non sarebbe più stato quello a guidare i suoi pugni, non sarebbero più stati gli incubi a decidere le sue azioni.
    Non sarebbe più stata la paura a dominare il suo cuore.

    Fu una nuova Jack a zoppicare verso l'uscita di quell'arena, un'uscita che per la prima volta appariva luminosa.
    Fu una nuova creatura ad allontanarsi da quello che, finalmente aveva compreso, altro non era che un ricordo sbiadito.

    La porta era finalmente aperta.
     
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  3. misterious detective
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    Niente da dire su questa prova, una quest iniziale più che buona. Già conoscevo le tue abilità nei campi di tattica e scrittura, per cui non è giunta come sorpresa. A conti fatti, questa è la prima volta che mi occupo di valutare una quest iniziale, se non vado errato, ergo non penso mi dilungherò troppo a parlare. Passiamo quindi direttamente ai campi di valutazione.

    Scrittura e Interpretazione
    Questo è senza dubbio il campo in cui brilli di maggiormente. Hai la fortuna (ma forse dovrei parlare di merito) di avere già come base un personaggio davvero poliedrico, profondo e saggiamente costruito, i risultati dal punto di vista della caratterizzazione risultano quindi quasi immediati. Jack è una figura, nella sua tragicità così esasperata da risultare quasi distopica, estremamente verosimile, non cade mai nell'unilateralità dei personaggi più stereotipati, ma mostra contemporaneamente le sfaccettature del suo essere, in lotta tra l'Oscurità che deve sfruttare e la Luce a cui aspira. Riesci a gestire abilmente ogni caratteristica che quasi fa di Jack un essere umano in carne ed ossa e questo si rispecchia poi nei post che diventano, contrariamente alla prima apparenza, articolati e profondi nel trattare più aspetti diversi delle difficoltà della cara ragazza. In poche parole, dal punto di vista dell'immedesimazione e caratterizzazione del personaggio, non posso che promuoverti a pieni voti, non resta che parlare del comparto stilistico.
    Anche con quest'ultimo ci manteniamo ad un livello veramente buono, tuttavia non mi sento di promuoverlo a pieni voti come quanto descritto prima. Questo perché mi sembra che ci sia ancora un po' di margine di miglioramento, miglioramento che potrebbe passare attraverso delle imperfezioni e delle piccole cadute di stile che rendono, talvolta, la lettura un po' altalenante. Farò degli esempi un pelo più pratici: soprattutto nelle prime battute, ho riscontrato dei casi in cui veniva ripetuto più volte uno stesso concetto, all'interno di uno solo post, cambiando appena le parole e l'imposizione della frase. Era come se, per entrare a fondo nella psiche di Jack, girassi più volte attorno allo stesso elemento, quando una sola visione di esso era sufficiente e chiara per lo scopo. Nulla di grave, certo, ma rallentava un po' la lettura, rendendola certe volte un pelo pesantuccia, come ho già detto (sto cadendo io ora nello stesso errore lol ). Dal punto di vista grammaticale e sintattico non ho visto un solo errore né una svista, assolutamente nulla da dire qui (al massimo, non ho apprezzato appieno l'impostazione di alcune frasi, nelle quali avrei posizionato certe virgole diversamente, ma si tratta di gusto personale, quindi non ne ho tenuto affatto conto nella valutazione). Il linguaggio e la padronanza delle parole c'è eccome, ci sono momenti in cui la scrittura diventa quasi aulica in maniera apprezzabile, ma qua e là ho notato alcune pesanti cadute: negli ultimi post del combattimento, ad esempio dopo aver subito il colpo alla spalla, ho avuto l'impressione che fosse tutto affrettato, con descrizioni sommarie come per non perdere tempo e passare ad altro. Le parti di “poesia” dei primi post invece... non saprei, sono combattuto in merito. Di per sé sono belle, qui il registro si alza di molto e le immagini si sprecano, ma al contempo, salvo se ben ricordo una eccezione, non mi hanno lasciato moltissimo e non avanzavano gli avvenimenti all'interno dei post (ho notato che, in fin dei conti, anche tagliandole il tutto filava benissimo).
    In definitiva, un'ottima prova che meriterebbe di essere presa ad esempio da molti utenti, a mio avviso, ma come qualsiasi cosa non esente da difetti.
    >>Voto: 8.6


    Strategia
    Questo sarà probabilmente il campo più difficile da valutare. Forse perché il combattimento non è stato particolarmente lungo, forse perché avevi di fronte un avversario capace di (utilizzando un linguaggio a me caro) counterarti efficacemente, forse per mille altri motivi, non sei riuscito a brillare eccessivamente, ma al tempo stesso è stata una prova molto particolare nel suo degenere. L'uso di abilità e di MP è stato abbastanza parco, ma il risultato è stato una battaglia corpo a corpo particolare e divertente, che mi ha fatto davvero immedesimare nelle lotte all'ultimo sangue per la salvezza del Pozzo. L'hai gestita in maniera realistica, rispondendo abilmente ai vari assalti del Deceiver e, anche se ho saputo troppo tardi che in teoria quello sarebbe dovuto essere il Giudice pensato per i principianti, sei/siamo riuscito/i a produrre un combattimento avvincente dal quale, com'è giusto che sia, sei uscito a testa alta. Tutte le reazioni fisiche erano studiate e plausibili, a partire dall'affondare la testa nelle spalle per proteggersi alla fine al modo in cui schivavi e contrattaccavi durante tutto il combattimento. Hai subito un po' troppo però, per i miei gusti, e per quanto io apprezzi e metta in pratica per primo la tattica del “subisci un colpo per darne indietro il doppio”, mi è sembrato che a tratti fossi troppo bloccato nella parte del ricevente e che il Deceiver abbia dominato per una buona metà del combattimento almeno, senza che Jack riuscisse a splendere quanto meritava.
    Sicuramente meriti un buon voto, ma mancano elementi particolari e imprevedibili capaci di stupirmi e mettermi seriamente in difficoltà anche a livello strategico, quindi più di tanto non me la sento di darti.
    Voto: 7.6


    Lealtà
    Qui ci risolleviamo xD fortunatamente, non avendo critiche negative da fare, riuscirò ad essere davvero breve questa volta. Il combattimento è divertente anche perché gestisci bene i danni inflittiti e quelli che infliggi. L'unica pecca è che, sebbene tu riconosca tutti i danni e li descriva di conseguenza, mi è sembrato che colpi come il calcio in pieno petto avessero un riscontro troppo marginale nelle tue azioni, non si riscontravano conseguenze tangibili. D'altra parte, parliamo di elementi secondari, per cui il voto si mantiene comunque ad un livello piuttosto buono.
    Voto: 7.9


    Totale: 24.1
    Media: 8.05


    Premi Ricevuti
    AP: 8
    Munny: 400
    Energia: aleslosh passa ad energia rossa
    Fama: //

    Come moderatore, io ricevo invece 4 AP e 400 munny.
    Alla prossima, sloshi ^^
     
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17 replies since 29/6/2013, 10:48   428 views
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