Votes taken by Ice_Varna

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    Grazie anche a voi ^^

    CITAZIONE (Angor-Kun @ 19/9/2014, 23:52) 
    Ehi Ice! Bentornato! Mi fa piacere ti sia ricordato di me, anche se sono leggermente scomparso dalla circolazione anche io xD E io che tipo un anno fa blateravo di nuovi pg a Lucca :v:

    *praise the Angor*
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    Risposta molto eloquente la sua, signore :oml:
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    CITAZIONE (~Drewan… @ 1/7/2013, 22:04) 
    CITAZIONE (AlexMockushin @ 1/7/2013, 20:12) 
    Anche la mia se sei a quei livelli :v:
    Hello, my name is Indigo Montoya. You killed my language. Prepare to die. :v:

    Perché nessuno crede nella superiorità assoluta della lingua italiana su tutte le altre? :v:

    Perché non è superiore a un bel niente :v:
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    ~L’Inutilità della Memoria


    Proseguiva lento, inesorabile, assorto in una contemplazione mistica di quel luogo così perfetto. Tutto era al suo posto, tutto aveva un perché, un andamento descritto da una funzione, e tutto era così dannatamente logico da non avere senso. Aeral camminò per alcuni minuti, perso in una sorta di trance.

    Così tanto da fare…


    Fu una voce a ridestarlo, delle parole riecheggianti, provenienti da ogni dove e da nessun luogo al tempo stesso. Ed ecco l’ennesima contradizione:

    Una funzione che è contemporaneamente nulla e infinita.


    La sua mente, pur vasta che fosse, si oscurò per alcuni istanti, incapace di comprendere la natura di quel fenomeno quasi onirico, quasi… divino.

    ... Così poco tempo… Fai con calma. La porta e ancora chiusa.


    Il corridoio subì una violenta scossa. Intensità 3.4… no, forse 3.5. Incredibile come il suo primo pensiero fu composto da numeri. La sua era più un’ossessione che un talento. Il Lannschmith proseguì, immerso in una specie di sonno cosciente, uno stato semicatatonico, una sensazione di confusione a lui sconosciuta. Nessun’uomo può rimanere illeso nella mente la prima volta che prova l’amaro gusto della sconfitta ed Aeral, seppur non un semplice uomo, non faceva eccezione. Quel luogo, quelle funzioni, quella Voce, erano semplicemente troppo per lui, un semplice mortale impotente davanti alle forze che regolano l’esistenza.

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    La brezza soffiava delicata, rinfrescando quella torrida giornata estiva. Ah… come vorrei che momenti come questo non terminassero mai… Il giovane dai capelli azzurri se ne stava rilassato sotto un gigantesco albero che troneggiava su una radura non troppo lontana dal suo cottage montano. Era beatamente sdraiato, Aeral, mani dietro la testa e occhi chiusi, a godersi il venticello che gli solleticava la pelle e gli smuoveva la chioma e l’ombra che lo ricopriva come un riparo sicuro, unici due sollievi da quella afa insopportabile. Heilà genio! Siamo arrivati! Il Lannschmith aprì gli occhi e si tirò su, appoggiandosi sulle mani, e rispose col suo solito sorriso che irradiava spensieratezza e affidabilità al tempo stesso. Buongiorno! Il Prodigio dei Numeri lanciò una rapida occhiata dietro al proprio interlocutore, notando la mancanza di una certa persona. Hey, ma dov’è Re-
    AAAAAAAAAAAAAHH!!!
    I due amici si scambiarono un rapidissimo sguardo d’intesa, avendo riconosciuto le grida dell’amica, e poi corsero a perdifiato nella direzione dalla quale provenivano le urla. Sfoggiando una corsa degna di un campione olimpico, Aeral si portò subito avanti, coprendo la distanza che li separava dalle loro preoccupazioni in pochi secondi. Giunti sul posto e constatata la situazione non poterono far altro che stamparsi una grossa manata in faccia. AIUTO!! TOGLIETEMELO DI DOSSO!! VUOLE UCCIDERMI!! AIUTOOOOO!!! Aeral scoppiò a ridere di gusto e poi si avvicino alla sorgente degli schiamazzi, che nel frattempo si stava agitando cercando di togliersi un mostruoso piccione da sopra la testa. Su, da bravo, ora lascia stare Resha. Il ragazzo allungò la mano dopo averci versato un po’ di mangime che teneva sempre in tasca. Di tutta risposta il pennuto aprì le ali e si precipitò sul braccio del padrone, cominciando a becchettare avidamente il cibo. Seriamente, devo ancora capire che problema abbia con me quel piccione. Disse Resha incrociando le braccia e gonfiando le guance. Sicura che non sia TU ad avere un problema coi piccioni? I due iniziarono a litigare. Meglio fermarli prima che-

    SLAP

    Troppo tardi… Una marcata impronta rossa a forma di mano comparve sulla guancia del poveretto di turno, che cadde rovinosamente a terra. Sei davvero… un demone… La ragazza girò il capo di lato con una smorfia, incrociando nuovamente le braccia. Vedi di non provocarmi la prossima volta!
    Come al solito quei due avevano litigato e, come al solito, era toccato al povero Aeral lo sporco lavoro di mediatore per far tornare la pace, un ruolo alquanto spinoso, ma che faceva con gioia e spensieratezza. Di fatti per lui ogni momento passato con quei due era un prezioso tesoro che custodiva nei cassetti più finemente lavorati della propria memoria. Un picnic sotto il cedro gigante, una passeggiata fra i boschi, una giornata passata a studiare insieme, ogni piccolo gesto del genere, per quanto banale, per quanto quotidiano e scontato, lo faceva sentire dannatamente bene, lo faceva sentire normale, dissolvendo i suoi tormenti interiori. Lui non si sentiva affatto il Prodigio del Numeri, lui avrebbe voluto essere solo Aeral Lannchmith, un ragazzo come tanti altri, semplice e non speciale. E per quanto potesse sembrare affidabile e affabile, la sua forza, ciò che lo sorreggeva, erano loro: i suoi migliori amici. In realtà Resha era qualcosa di più che una semplice amica per lui, ma teneva a freno i propri sentimenti per… perché? Non lo sapeva nemmeno lui. Forse era una sua paura inconscia, forse temeva di avere un rifiuto e conseguentemente di perderla, di perdere una delle sue colonne, il più grande appoggio che avesse mai avuto. Una sola cosa era sicura: senza di loro il ragazzo sarebbe piombato nella solitudine.

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    Parlami di te. Racconta. Raccontami di questo corridoio. Un invito spocchioso, provocatorio. Aeral lo raccolse. Vuoi davvero sapere di me? La sua voce aveva assunto uno strano tono, a metà fra il meravigliato e l’irritato. Be’ allora comincia dimenticando ciò che mi hai appena fatto rivivere. Sfortunatamente lui non era più quello di una volta: il bravo e buono Aeral Lannschmith, colui su cui tutti potevano fare affidamento, quello sempre disposto ad aiutare tutti, l’amante degli animali e dell’ambiente, la pappamolla senza un briciolo di spina dorsale per sfruttare al meglio la sua intelligenza, la merdina che aveva paura della solitudine di chi è troppo superiore agli altri, che non riesce a vivere senza un altrui appoggio e camuffa questo suo timore facendo l’altruista. Che. Schifo.

    Il paesaggio mutò d’improvviso: le pareti del corridoio tornarono bianche e si accesero come dei teleschermi, proiettando una natura sconfinata e selvaggia, costituita da foreste intricate, corsi d’acqua limpidissima e montagne innevate. Un mondo utopico, somigliante ad Arun prima che la demoniaca mano di quella stupida creatura chiamata uomo lo rovinasse. Sì, è vero che ad Aeral non importava più di “difendere l’ambiente” ma non poteva far a meno di odiare l’essere umano, così idiota da rovinare persino il suo stesso mondo. Come se fosse comandato dai pensieri del Lannschmith, il corridoio cambiò l’idilliaco paesaggio che stava mostrando, depauperandolo gradatamente. I fiumi si seccarono, l’erba appassì, gli alberi avvizzirono, le montagne si sgretolarono. Uno scenario apocalittico andava delineandosi, rivelando null’altro che terreno arido e riarso, estremamente assetato di vita.


    Here is no water but only rock
    Rock and no water and the sandy road
    The road winding above among the mountains
    Which are mountains of rock without water


    If there were water
    And no rock
    If there were rock
    And also water
    And water
    A spring
    A pool among the rock



    Ma non v’era fiume alcuno, né tantomeno una singola goccia d’acqua in quel deserto sconfinato. Solo terra brulla, per chilometri e chilometri. Essendo immagini nate dal subconsci di Aeral, esse potevano solo voler dire una cosa: la miseria della condizione umana. Ma non stronzate come povertà o disagio sociale. No, per il Lannschmith miseria era sinonimo di stupidità. L’uomo è una creatura stupida. E ne aveva avuto una notevole conferma. In questo senso quel terreno depauperato si sposava alla perfezione con l’aridità della mente umana, priva di ogni apertura possibile e radicata a convenzioni e tradizioni senza un minimo di flessibilità.

    Cosa rappresenta per te?
    Un’aspirazione?
    Un’utopia?
    Dove vuoi arrivare, Aeral?
    Dove PUOI arrivare?


    L’aruniano sorrise. Tutte le sue esperienze passate avrebbe anche potuto rinnegarle e tenersi solo ciò che aveva appreso durante la permanenza al laboratorio del vecchio Schuberg. In fondo LUI poteva arrivare dove nessun’altro si era mai spinto e, in parte, vi era già riuscito. Un piccolo flusso d’energia vitale scaturì dal Cuore di Aeral e andò a toccare il terreno. Lentamente comparve un minuscolo germoglio che poi sbocciò in una piccola piantina, nient’altro che un fragile stelo e due foglioline appena nate. L’energia teneva legato il petto del Prodigio dei Numeri alla base del vegetale, come a voler indicare un legame fra le due entità. Sul volto del giovane comparve un ghignò, deformando fino al parossismo il suo tatuaggio. Una risata sguaiata, maligna, di chi ha un egocentrismo spropositato dovuto ad una mente perversa. Per lui quel legame, quella piantina germogliata in mezzo al deserto che per chiunque avrebbe rappresentato un simbolo di speranza, per lui significava invece un segnale, un’indicazione che LUI era il prescelto. Colui che avrebbe superato la stupidità umana e sarebbe diventato qualcosa di più. LUI ce l’avrebbe fatta, ne era sicuro, quello era il SUO destino.

    Tuttavia

    Non aveva intenzione di rinnegare completamente quel corridoio, non ancora. Per compiere il suo incarico avrebbe necessariamente dovuto comprendere le leggi da lui viste, generalizzarle, risalire alla causa prima che le aveva generate. Solo allora sarebbe stato pronto a distaccarsi dal passato a patto di non provare rimorso.

    Non sei un Dio.
    Al contrario mio.


    La frase che lo cambiò istantaneamente. Non erano molte le entità da lui riconosciute, ma la Voce si era guadagnata di diritto un posto tra di esse. Sì, è vero, avrebbe potuto rispondere che molto presto avrebbe raggiunto anche lui l’apoteosi, ma anche l’egocentrismo dell’aruniano ha i suoi limiti e spesso tende a farsi sovrastare dal suo fascino per il divino. Un infinito interesse nacque in Aeral in quel momento. Avrebbe dovuto conoscere ogni cosa di quell’entità trascendente, la sua origine, la sua natura, ogni suo segreto. Lo stesso valeva per quel mondo onirico, quella dimensione magica che rispondeva ai suoi pensieri mutando di conseguenza. Il ragazzo dai capelli blu osservò di nuovo l’indifeso vegetale, scorgendovi un proprio riflesso.


    In un remoto recesso dell’inconscio, un piccolo lamento cominciò ad udirsi, rinchiuso a forza in uno spazio oscuro per non essere ascoltato. Urlava a squarcia gola per farsi sentire, sbraitava con tutte le sue forze per emergere, ma non v’era modo che ci riuscisse. Eppure era lì, come un monito che non ti permette il lusso di ignorarlo.



    Note: Anche qui un paio: Le citazioni son tratte da “The Waste Land” di T. S. Elliot, ergo i credits vanno a lui :v: Per il resto, a parte qualche delirio di onnipotenza qua e là ed un flashback semicomico, c’è di importante che Aeral comincia a provare un pizzico di nostalgia inconscia per la sua vecchia vita, comincia a titubare, seppur in maniera molto molto lieve e non ancora consapevole. Tuttavia le parole della Voce hanno piantato il seme del dubbio in lui, seme che forse potrebbe germogliare come la piantina, chissà? :v:


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    Allright, here we go: Avendolo già letto oggi pomeriggio non l'ho riletto... ma anche no, me lo sono riletto eccome xD Be', che dire? Essenzialmente sto commentando solamente per preservare i gioielli di famiglia perché sei un caro, vecchio amico :sese:
    Ok tornando seri. La shot è davvero stupenda, mi ha preso davvero molto e non ti nascondo che mi ha tenuto col naso incollato alo schermo dalla prima all'ultima parola xD Come al solito la tua abilità narrativa è impeccabile, peccato per alcuni errori sparsi qua e là, ma a mio parere impallidiscono di fronte al contenuto emotivo della shot. Non dovrei stupirmi di come interpreti Sariel ormai, ma questa shot mi ha fatto dire "Cazzo, che pg che è stata", insomma, sei riuscito a coinvolgermi molto più di quanto io stesso immaginassi xD
    Be', vorrai scusarmi se ho detto e non ho detto niente, ma sono alquanto stanco e non riesco a fare un commento decente xD Anyhow, ribadisco ceh la shot è stupenda, sia dal punto di vista dell'azione che soprattutto da quello emotivo, ergo continua così ù.ù

    A quando le mini-avventure? xD
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    Soul Calibur 4:
    CITAZIONE
    Priore: This is... JUSTICE!

    Anche questa è per pochi intenditori xD
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    OTHERS CANN'T TROLL THE FISH BUT SHULUTIAN CAN FISH! [cit.]
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    CITAZIONE

    Che vada a farsi inculare da un maiale appestato, Ray!


    Non ho saputo resistere xD
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    Benvenuto giovane Padawan °ç° Ti auguro buona permanenza e buon divertimento... oltre che una lenta degradazione verso la follia più pura, come tutti quelli che arrivano qui dentro xD
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    CITAZIONE (The Good Twin @ 10/8/2012, 10:22) 
    Io penso che Bleach ha ancora delle sorprese da farci

    *gli prende uno strano tic all'occhio*

    Ah sì, benvenuto xD

    Che dire? Mi stai simpatico :zizi: Forse perché quello che hai descritto del tuo carattere è uguale a ciò che scriverei io xD Ottima presentazione comunque ^^ Era un bel po' che non se ne vedeva una fatta così bene :zizi: E... be', comincia presto a ruolare che come detto dal mio collega qua sopra ci servono altri PG °ç°
    Cominciate a tremare, ora i Grammar-Nazi sono due
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    CITAZIONE (Dragona @ 5/8/2012, 19:14) 
    CITAZIONE (.:Strange:. @ 5/8/2012, 19:09) 
    Purtroppo, da quando siamo intervenuti io ed MD, questa non è più una giustificazione plausibile.
    Lo sappiamo tutti che Drew non è fine nel far notare gli errori (orrori direi, in questo caso) alla gente, ma se il caro Ena cercava gentilezza, gli è stata offerta più volte (io stesso mi sono preso la briga di dargli spiegazioni esaustive tramite MP).
    Quando imparerà a capire l'italiano ed a rendersi conto che in un posto simile non si può dare una sfogliata ai regolamenti e via, allora sarà di nuovo il benvenuto.
    Se invece li ha letti per bene e non li ha capiti ... amen, i limiti mentali degli altri non sono un problema dello Staff.

    Beh, a me dispiace però che un utente scappi così...

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    Epic n00b is epic :asd:
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    LA ZIA È MORTA!!



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    You spin me right round, baby
    Right round like a record, baby
    Right round, round, round

37 replies since 30/10/2009
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